Noi bambini che giocavamo sull’aia, dove si affacciavano le nostre case, eravamo figli di tessitori, a parte qualche eccezione.
In casa la stoffa non mancava, grezza, ruvida, odorante di grasso di telaio.
Le mamme, arrangiandosi, cucivano abiti di Carnevale con quei tessuti non rifiniti, per lo più diventavamo clowns, indiani, pirati, cowboys. Qualche anno accadeva di dover indossare costumi che erano stati di figli di parenti o di conoscenti,infatti se capitavi nella taglia giusta la scelta era obbligata e a niente valevano desideri o proteste.
Io sognavo un abito da dama di tessuto elegante e leggiadro, con ampia gonna sostenuta dal classico cerchio. Quell’anno arrivò, di seconda o forse anche di terza mano, scovato, non so dove, da Iolanda la mamma del mio più caro amico d’infanzia.
Attesi con grande trepidazione il momento di mascherarmi, cappellino, guanti , vestito, tutto perfetto… compreso l’ombrellino orlato di pizzo.
Ogni anno noi mascherine fra scherzi e risate, spingendoci abbastanza lontani dalle nostre case, guidati dai più grandi del gruppo, andavamo a bussare alle porte; gli adulti stavano al gioco facendo finta di non riconoscerci, ci offrivano dolcetti e qualcuno (assurdo, ma vero) un bicchierino di vinsanto.
Quell’anno i “ vinsantini” furono davvero troppi.
La piccola dama tornò a casa barcollando e inciampando più volte nell’abito un po’ scomodo per correre dietro al gruppo, che via via si era fatto più allegro e chiassoso.
Il vestito pestato e strappato, il cerchio in mano, il fragile ombrellino deformato, sul piccolo viso cristalli di zucchero e qualche lacrima.
L’anno seguente mi mascherai da contadinella.
Io la damigella e Carlo il cowboy il mio più caro amico d'infanzia
Le nostre mamme che ci sistemano con gli ultimi ritocchi al travestimento.
L'allegra compagnia prima dei vinsantini. Carlo, il cawboy, mi ha ricordato che suo fratello Aldo(nella foto il primo a sinistra) non voleva vestirsi da tirolese, ma quello era l' abito a disposizione della sua misura; infine aveva capitolato patteggiando la possibilità di avere però una pistola, il tirolese infatti mostra soddisfatto allacciata in vita una pistola nella sua fondina.
BUON CARNEVALE A CHI AMA FESTEGGIARLO E QUALCHE IDEA PER STARE ALLEGRI ANCHE IN CUCINA.
RISOTTO ALLA GRANNY SMITH
300g di riso carnaroli, 1 cipolla bianca, 2 mele verdi Granny Smith, olio d'oliva extra-vergine, brodo vegetale q.b, formaggio parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata o cannella, sale e pepe bianco, ½ bicchiere di vino bianco.
Portate a ebollizione il brodo.Lavate le mele e asciugatele con un canovaccio, privatele dei torsolo e tagliatene una a dadini, l’altra sbucciarla e frullarla(conservare la buccia per la decorazione).Mettetere in un tegame la cipolla tritata con olio e brodo vegetale,farla appassire a fuoco dolce; unire la mela a dadini, il riso e il vino bianco, far evaporare, occorreranno circa 2 minuti. Versare il brodo vegetale poco alla volta, e continuate la cottura per 20 minuti circa, mescolando di tanto in tanto.Quasi a fine cottura del riso unire la polpa di mela e mantecare.A cottura ultimata togliete il risotto dal fuoco, unitevi il formaggio grana grattugiato, il pepe bianco appena macinato e la noce moscata o la cannella (se gradite).Mescolate, lasciate riposare il riso qualche minuto a tegame coperto e servitelo ben caldo.Per decorare i piatti preparare delle roselline con la buccia della mela e porre al centro del tuorlo d'uovo sodo.
Varianti:
-Insieme alla mela si può aggiungere dello speck a dadini e profumare con bacche di ginepro e alloro, eliminandole dopo l’evaporazione del vino.
-Ungere col burro una pirofila, disporvi il risotto (cotto solo con la mela frullata) a strati alternati con fontina a fettine e dadini di mele passati in padella con lo speck. Passare sotto il grill caldo per circa 5 minuti, poi servire.
MAIALINI DI PASTA LIEVITATA
Queste curiose tortine salate possono essere preparate in stampi monoporzione del diametro di 7 o 8 cm o anche in una tortiera dal diametro di 26cm circa.
Ingredienti per 10 -12 stampini del diametro di 7cm e con un bordo alto 2cm.
Per la pasta:
500g di farina 0, 25g di lievito di birra, 20cl di latte tiepido, 60g di burro, 1 uovo, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di zucchero, noce moscata grattata, 1 tuorlo e un po’ di acqua o latte per spennellare.
Versare la farina in una terrina e formare una fontana al centro. Sbriciolatevi il lievito, unite lo zucchero e scioglieteli con il latte tiepido, formare un impastino prendendo un po’ di farina ai bordi, cospargere con abbondante farina il piccolo impasto ottenuto, coprire con un canovaccio e far lievitare per circa 20 minuti.
Nel frattempo far fondere il burro, unire l’uovo e il sale sbattere bene, incorporare all’impasto e lavorare bene finché la pasta si staccherà dalla terrina e avrà un aspetto liscio. Coprire con il canovaccio e lasciar riposare ancora per 25-30 minuti.
Questa pasta lievitata può essere congelata sia cotta che cruda.
Per la farcia:
80g di cipolle, 80g di costole di sedano, 450g di carne di maiale, 100g di fegato di maiale, sale, pepe, paprica dolce in polvere, ½ cucchiaino di maggiorana, ½ cucchiaino di timo, 1uovo.
Sbucciare e tritare le cipolle. Tritare il sedano a piccoli dadini.
Tritare finemente la carne di maiale e il fegato.
Rosolare in olio le cipolle e il sedano per 3- 4 minuti, unire la carne tritata e il fegato, salare, pepare e unire le spezie, mescolare, togliere dal fuoco e incorporare l’uovo.
Stendere la pasta lievitata ad uno spessore di 4-5mm.
Foderare gli stampi, premere la pasta sui bordi lasciando fuoriuscire 1cm la pasta. Distribuire il ripieno di carne lisciando la superficie, ripiegare i bordi di pasta verso l’interno. Preparare dei dischi di pasta per coprire le tortine.
Per il grugno del maiale, ritagliare dei piccoli dischetti dove inciderete due fori per le narici. Ritagliate le orecchie.
Sbattere un tuorlo con acqua o latte e spennellare la superficie delle tortine, sistemare naso e orecchie e spennellare anche questi.
Lasciar riposare le tortine per 15-20 minuti.
Far cuocere nel forno preriscaldato a 200° per 20-25 minuti. ( per una torta grande occorreranno 35-40 minuti).
Dopo la cottura tagliate delle fettine di albume sodo per gli occhi, per le pupille utilizzare pezzetti di olive nere o capperi.
FRITTELLE SCHERZOSE
Questa è una rivisitazione dei churros, tipici dolci spagnoli, che per scherzo diventano un finto piatto di pasta al pomodoro.
Ingredienti:
300g di farina 00, 500g d’acqua, un pizzico di sale, 25g di olio extravergine, 2 uova, 100g di latte, 1 cucchiaio di zucchero semolato, 30g di burro, zucchero a velo q.b., olio di semi di arachidi, marmellata di ciliegie o di fragole, liquore q.b., una tavoletta di ciccolato bianco.
Mettere in una ciotola 500g d’acqua con il latte, l’olio extravergine, lo zucchero semolato, un pizzico di sale e portare a ebollizione.
Setacciare la farina ed unirla tutta insieme mescolando energicamente finché il composto non si staccherà dai bordi della casseruola.
Far intiepidire il composto poi unire le uova, una per volta, mescolando per incorporarle bene.
Riempire con il composto una siringa o una tasca da pasticciere con la bocchetta dentellata e formate dei bastoncini facendoli cadere direttamente in una padella con abbondante olio.
Friggere le simpatiche frittelle su ciascun lato per meno di un minuto e scolarle su carta da cucina.
In un pentolino sciogliere la marmellata con un po’ di liquore e scaldare leggermente.
Spolverizzare le frittelle con lo zucchero a velo e accompagnare con la marmellata tiepida.
Per una presentazione scherzosa mettere poche frittelle in una scodella, porre sopra un cucchiaio di marmellata tiepida e spolverizzare con cioccolato bianco grattato come se fosse un piatto di pasta, tipo sedani, al pomodoro con parmigiano. Servire una porzione per ogni commensale.
300g di farina 00, 500g d’acqua, un pizzico di sale, 25g di olio extravergine, 2 uova, 100g di latte, 1 cucchiaio di zucchero semolato, 30g di burro, zucchero a velo q.b., olio di semi di arachidi, marmellata di ciliegie o di fragole, liquore q.b., una tavoletta di ciccolato bianco.
Mettere in una ciotola 500g d’acqua con il latte, l’olio extravergine, lo zucchero semolato, un pizzico di sale e portare a ebollizione.
Setacciare la farina ed unirla tutta insieme mescolando energicamente finché il composto non si staccherà dai bordi della casseruola.
Far intiepidire il composto poi unire le uova, una per volta, mescolando per incorporarle bene.
Riempire con il composto una siringa o una tasca da pasticciere con la bocchetta dentellata e formate dei bastoncini facendoli cadere direttamente in una padella con abbondante olio.
Friggere le simpatiche frittelle su ciascun lato per meno di un minuto e scolarle su carta da cucina.
In un pentolino sciogliere la marmellata con un po’ di liquore e scaldare leggermente.
Spolverizzare le frittelle con lo zucchero a velo e accompagnare con la marmellata tiepida.
Per una presentazione scherzosa mettere poche frittelle in una scodella, porre sopra un cucchiaio di marmellata tiepida e spolverizzare con cioccolato bianco grattato come se fosse un piatto di pasta, tipo sedani, al pomodoro con parmigiano. Servire una porzione per ogni commensale.
Stasera mi cimento nel risotto alle mele. Con l'aggiunta di speck. Speriamo bene!!!
RispondiEliminaM.
Cara Ivana il tuo blog e' bellissimo
RispondiEliminaChiara
Carissima Chiara,
RispondiEliminait tuo risotto al polpo era squisito sei una brava cuoca, ma troppo modesta, non sottovalutarti!! Tanti vorrebbero cucinare come te!
Ivana