mercoledì 14 agosto 2024

Applicazioni tecniche

Quando nel 1963 iniziai la scuola media era stata riformata quell'anno: "media unificata o unica", non sapevo perché avessero scelto quel nome in realtà fu un cambiamento importante tra cui il rafforzamento dell’uguaglianza delle opportunità di accesso, assicurando a ragazze e ragazzi diritti fino a quel momento negati. La riforma  cercava di mettere in pratica ciò che sanciva la Costituzione  La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”. Mi fermo a queste importanti considerazioni senza entrare in merito alle materie scolastiche  o altre indicazioni didattiche. Nel corso della mia professione ho vissuto molte riforme nella scuola non sempre migliorative ma questa della quale ero inconsapevole è stata fondamentale per la società.

Inaugurai la riforma e anche la scuola del mio quartiere, una scuola prefabbricata che crebbe in pochi mesi, di colore verde, con grandi finestre, un ampio giardino ed una grande palestra. L'edificio si presentava moderno, luminoso, accogliente ed io ero molto emozionata, dentro di me pensavo che era  un passo verso l'essere adulti.
La scuola esiste ancora e siccome dopo una breve assenza dal quartiere ci sono tornata a vivere e ci vivo tutt' oggi, anche i miei figli hanno frequentato la stessa scuola media, un po' mal ridotta ma ancora funzionante.
Le classi erano finalmente miste, escluso nell' ora di applicazioni tecniche in cui maschi e femmine venivano separati. I  maschietti  esercitavano i muscoli con seghetto e compensato, il professore  faceva loro progettare e costruire  cose che mi parevano divertenti, mentre noi femmine guidate da una professoressa, ci dedicavamo, al ricamo, lavoretti decorativi  per la casa, cose che io odiavo; però ero affascinata dall' insegnante, una signora fiorentina , elegante , distinta, sempre ben vestita e curata che si ornava con gioielli , molto diversa dalle donne che conoscevo.
Non distoglievo gli occhi dalle sue mani, unghie ben curate, anelli   vistosi, tanto diverse da quelle di mia madre che  erano mani da lavoro  sia in casa che al telaio. Una donna nuova che mi incuriosiva, parlava sistemando  le labbra sempre rosso fuoco. Non le stavo simpatica perché ero una piccola contestatrice e mostravo chiaramente che le  attività proposte proprio non mi andavano a genio.
Un giorno arrivò dicendo:-Oggi si cucina!
Ci mise al lavoro, aveva portato degli ingredienti per preparare dei pomodori freddi ripieni. Forse vide un lampo di interesse  nei miei occhi, dovuto al fatto che quell'esperienza  a scuola era nuova, un' alternativa più moderna, non che avessi già la passione per la cucina almeno che fosse, senza consapevolezza, latente già allora, ma mi dedicai con interesse ed entusiasmo, del resto le novità ancora mi appassionano; il mio pomodoro fu tra i migliori sia come presentazione che come sapore .
A casa ripetei la ricetta che piacque molto e per un po' feci fare la cura dei pomodori ripieni, anche perché mia madre non vedeva l'ora di passare il mestolo,  poi qualcuno si ribellò. Non ho mai dimenticato la preparazione.
Per anni non ho utilizzato la ricetta  ma nell'occasione di presentare tutti piatti a base di pomodoro  per una trasmissione televisiva l'ho rispolverata.
A proposito la professoressa da quel giorno mostrò di aver compreso qualcosa di me, del mio carattere, delle mie esigenze e il seghetto comparve anche tra noi. Realizzai un quadretto in legno compensato, rivestito di velluto rosso scuro contornato da un  cordoncino in oro, al centro del quale attaccai una rosa di ceramica, una delle tante bomboniere che la mamma conservava, nella  vetrina. Alla professoressa l'idea piacque e  mi aiutò a realizzarla, fu il primo regalo per  la mamma fatto con le mie mani, è rimasto appeso in casa per tanti anni poi fu spostato nella casa in collina.
Non so che fine abbia fatto ma nella mia memoria è saldamente appeso.

POMODORI FREDDI RIPIENI

Ingredienti: 3 pomodori canestrini, la mollica di un fetta di pane, 1 o 2  acciughe salate diliscate, 1 cucchiaio di capperi sott'olio o sottaceto, 1 cucchiaio di aceto balsamico o di mele, sale , pepe, un ciuffo di basilico, 150 g di tonno sott'olio, 1 cucchiaio di maionese.


Sminuzzare la mollica, condirla con l'aceto balsamico e unire le acciughe a pezzettini.
Togliere ai pomodori la calotta 
e una prima fetta. Svuotare i pomodori

conservando la polpa
Salare l'interno dei pomodori e capovolgerli per far perdere un po' della loro acqua.
Unire alla polpa il basilico , i capperi 
e il tonno 
e tagliare a coltello
Unire  la maionese , aggiustare di sale e pepe.

Farcire con il composto i pomodori.
Chiudere con le fette tenute da parte.

Guarnire con cucunci o capperi e basilico
Conservare al fresco, poi tenere per circa 10 minuti a temperatura ambiente  fino  al momento di servire.
Un piatto semplice che possono fare anche i ragazzini/e di scuola media😊

DATTERINI CON CREMA DI FORMAGGIO

Ingredienti: alcuni pomodori datterini, 150 g di ricotta di mucca o di pecora, 2 o 3 cucchiai di parmigiano, sale, pepe, 1 cucchiaio o 2 di  olio extravergine, capperi sott'olio e polvere di pomodoro per decorare

Tagliare i datterini a metà. Lavorare la ricotta con sale, pepe, olio extravergine unendo anche il parmigiano per ottenere una crema piuttosto densa dosando quindi  l'olio.
Mettere il composto in una saccapoche e farcire i piccoli pomodori, spolverare di pepe fresco, polvere di pomodoro e guarnire con il cappero


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