La mia terza
gravidanza era extrauterina , fui ricoverata in ospedale per valutare la situazione.
Non ero mai entrata nel reparto di ginecologia, solo in ostetricia al piano di sotto
.
Due rampe di scale, e tutto cambiava, si passava , dai sorrisi, fiocchi e
fiori a stanze di dolore e
preoccupazione, dove gli stessi organi che al piano sottostante partorivano nascite
e felicità al piano di sopra generavano sgomento.
Ero in attesa che la mia
situazione venisse valutata, oggi
nella maggior parte dei casi si tratta di sottoporsi ad un’operazione non
invasiva effettuata in laparoscopia, ma sto raccontando di più di trenta anni fa, quindi mi preannunciarono
la possibilità di un intervento di asportazione totale o parziale della tuba
dove si era annidato per errore l'ovulo fecondato, e così fu, avevo già due
figli piccoli e non era il caso di rischiare.
Fra diagnosi, intervento e decorso post operatorio mi trovai a passare i
giorni in compagnia di altre degenti, tutte più anziane di me.
Sofferenza, preoccupazione e le noiose ore da far passare ci univano, ognuna
raccontava la propria storia e nonostante tutto in qualche momento ci facevamo delle sonore
risate. Un giorno fu ricoverata nel letto libero una giovane donna che ci disse
di essere in attesa del primo figlio. Stava molto male, si dibatteva fra vomito e diarrea ormai da
varie settimane , dimagriva ed era in
uno stato visibile di debolezza e avvilimento. Con il marito si appartava nel corridoio ,erano
tristi, lei piangeva e spesso si
contorceva per i dolori addominali. I medici si alternavano al suo letto, da
quello che si percepiva dubitavano che quella gravidanza fosse desiderata, pensavano ad una sorta di rifiuto psicologico. La donna fu affidata per qualche seduta ad una psicologa
che sicuramente valutò che come la
giovane diceva: la gravidanza era stata cercata e felicemente accolta.
Finalmente una mattina si presentò una
dietista che le prescrisse una dieta eliminando completamente il glutine, non so sulla base di quali esami ,si sta parlando di anni
in cui della celiachia non si sentiva parlare. Nell'arco di una settimana la
futura mamma cominciò a riprendersi lasciandoci immerse nelle nostre
problematiche e nei nostri letti, ma
felici per lei.
Fatalità anni dopo la incontrai per caso nel suo luogo di lavoro, in ottima
forma, mi disse che nel frattempo aveva avuto due maschietti e il secondo figlio
soffriva di celiachia come lei.
Oggi la celiachia non è più una
sconosciuta e chi ha intolleranza al glutine trova in commercio tanti prodotti che ne sono privi sia nei preparati che nelle materie prime.
Questo ed altri episodi mi hanno reso sensibile alla necessità che hanno alcune
persone di cucinare senza glutine. Spesso mi piace mettermi ai fornelli e
cimentarmi in piatti in cui il glutine sia assente, così mi sono resa conto che si possono
utilizzare prodotti alternativi senza
nulla togliere alla bontà e alla varietà
delle preparazioni.
Una deliziosa torta con pandispagna senza glutine, namelaka alla nocciola, cremoso al gianduia, croccantino al riso crispies, inserto gelée ai lamponi.
PANDISPAGNA SENZA GLUTINE
Ingredienti per uno stampo da 18/20 cm: 3 uova, 120 g zucchero semolato, 60 g farina di riso finissima gluten free,40 g fecola di patate certificata gluten free, 20 g di amido di mais, 1/2 cucchiaino di cremor tartaro, 3 cucchiai di acqua bollente.
Ingredienti per uno stampo da 24/26 cm:5 uova ,200 g zucchero semolato 100 g farina di riso finissima gluten free,30 g amido di mais, 70 g fecola di patate gluten free,1 cucchiaino di cremor tartaro, 5 cucchiai di acqua bollente.
Ingredienti :50 g di pasta di nocciola, 100 g di latte intero, 200 g di panna fresca, 170g di cioccolato bianco, 4 g di gelatina, 20 g di acqua
Idratare la gelatina con l' acqua.
In una casseruola portare il
latte a ebollizione. Inserire la gelatina nel latte.
Tritare il cioccolato
bianco.
Unire la pasta di nocciola e
versare sopra il latte caldo, nel bicchiere del minipimer
Mescolare il composto e versare la panna fredda.
Emulsionare il tutto con il minipimer.
Lasciare cristallizzare in frigorifero per circa 7/8 ore ( si può congelare).
FONDO CROCCANTE ALLA NOCCIOLA E RISO CRISPIES
Ingredienti:100 g cioccolato bianco, 50 g riso soffiato crispies , 10 g burro, 20 g pasta di nocciola
Fondere a bagnomaria o al microonde il cioccolato bianco con il burro.
Unire la pasta di nocciola ,
Aggiungere il riso soffiato.
Mescolare.
Formare un disco( se il pandispagna è rotondo) del diametro del pandispagna sopra un pezzo di carta da forno
Lasciare riposare in frigorifero per circa 15 minuti ,oppure in congelatore.
INSERTO DI GELÉE DI LAMPONI
200 g di lamponi( in alternativa si potranno utilizzare fragole o altra purea di frutta), 60 g di acqua, 80 g di zucchero, 2 cucchiai di amido di mais.
Appena addensa togliere dal fuoco e far leggermente raffreddare.
Versare in un contenitore( a misura del diametro della torta) di silicone o su pellicola distribuendo in modo uniforme e lasciar raffreddare in frigorifero.
CREMOSO AL GIANDUIA
Ingredienti:100 g di ricotta di mucca o di mascarpone, 100 g di cioccolato gianduia, 250 g di panna fresca, 2 cucchiai di zucchero a velo.
BAGNA PER IL PANDISPAGNA
Bollire un bicchiere d'acqua con mezzo bicchiere di zucchero per circa 10 minuti, si potrà usare la bagna neutra o aromatizzata con liquore o succo della frutta utilizzata per l'inserto.
COMPOSIZIONE DEL DOLCE
Preparazioni:
ll pandispagna senza glutine
La namelaka alla nocciola
Il fondo croccante alla nocciola
L'inserto di gelatina di lamponi
Il cremoso al gianduia.
Tagliare il pandispagna in due o tre strati, disporre il primo nello stampo di cottura foderato con pellicola e pennellare con la bagna.
Spalmare 1/3 di cremoso al gianduia sul pandispagna, appoggiare sopra il fondo croccante alla nocciola, spalmare sopra tutto il cremoso, inserire un sottile strato di pandispagna spennellato con la bagna(facoltativo) , adagiare il gelèe al lampone e spalmare un po' di Namelaka, mettere l'ultimo strato di pandispagna bagnato
Finire con la namelaka in modo da rendere compatti i vari strati,a questo punto si può surgelare o mettere in frigorifero.
Al momento di servire decorare creando degli effetti decorativi mediante le varie bocchette e con lamponi e croccante di riso tagliato con forme a piacere.
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