martedì 28 giugno 2016

Sulla terra

Vado a fare la spesa senza troppa convinzione perché dopo aver visto varie inchieste e letto molti articoli non so più se il cibo ovvero ciò che mangiamo e beviamo per il nostro sostentamento fisico abbia davvero tale funzione.
Passo in rassegna carne e pesce e non riesco a mettere niente nel carrello.
Mio marito si è alzato dicendo:- Voglio diventare vegetariano.
Non posso accettare di rinnegare i bei piatti di pesce o di carne che amo cucinare.
Inoltre non c'è certezza che i vegetali siano esenti da strane o nocive contaminazioni; il  terreno, l' acqua, l' aria e la mano dell'uomo possono violare anche loro, basti pensare alla "terra dei fuochi".
Non serve solo il coraggio di denunciare occorre punire  ed infine sostenere quei produttori che si impegnano in modo corretto pensando non solo al profitto ma alla salute di tutti.
Chi sono?Dove si trovano?Chi li sta aiutando contro i  potenti che controllano il mercato?
Sono uscita dal supermercato praticamente a mani vuote e con la testa colma di dubbi.
A pochi chilometri da casa vedo sventolare le bandiere gialle della Coldiretti, mi fermo per acquistare almeno verdure di stagione, così mio marito sarà contento. Domando la provenienza, mi trattengo a parlare per capire se sono davvero di fronte a qualcosa che mi può dare fiducia o ad una commercializzazione  modaiola per sfruttare la crisi di coloro che, come me, vorrebbero poter cucinare qualcosa di sano.
Una signora acquista due cesti d'insalata e chiede cosa sia quella cosa marrone sulle foglie. L'ortolana risponde che è terra perché la notte è piovuto e le foglie esterne si sono sporcate. L' inesperta  massaia conclude leggermente contrariata:-Allora dovrò lavarla!
I miei occhi incontrano quelli della venditrice e non osiamo commentare.
A quelli della mia generazione veniva detto che i bambini nascono sotto i cavoli. Credo di non averci mai creduto e una volta ricordo di aver affermato: Non è vero perché nessun neonato è  sporco di terra!
Torno a casa e cucino vegetariano.


http://12alle12.it/perche-si-dice-che-bambini-nascono-sotto-cavoli-23114

Una tra le storie più celebri che venivano raccontate ai bambini quando chiedevano come erano nati, era quella dei cavoli, e più precisamente dei piccoli che nascevano proprio sotto le foglie di questi ortaggi. Per molti secoli, nelle regioni dell’Europa centrale, il cavolo era l’unico alimento che durante l’inverno garantiva vitamine e minerali. Da sempre simbolo di fecondità e di vita, veniva raccolto dopo nove mesi dalla semina, ovvero da marzo a settembre, proprio come il tempo di gestazione dei bambini. La piantagione e la raccolta dei cavoli erano affidati alle donne che venivano chiamate levatrici, proprio come quelle che aiutavano la futura mamma durante il parto, perché le contadine avevano il compito di recidere il “cordone ombelicale” che legava il cavolo alla terra; da qui la leggenda che i bambini si trovavano sotto ai cavoli. 
                                                                                                            Di Sergio Sabau



TAGLIATELLE CROCCANTI DI PASTA FILLO CON ZUCCHINI TRIPPATI
Ingredienti per 4 persone: 120 g di pasta fillo, 5 o 6 zucchine, 10 pomodorini, 4 uova, prezzemolo q.b, olio extravergine, sale, pepe, 4 spicchi d'aglio, basilico q.b.

Lavare e spuntare le zucchine, tagliarle a pezzetti.
 Metterle in padella con olio, aggiungere aglio(intero o tritato), salare, pepare e lasciar cuocere per circa 10 minuti
Aggiungere i pomodorini tagliati in quarti ed il basilico.Lasciar cuocere mantenendo le zucchine al dente, aggiustare di sale .
 Tritare il prezzemolo, affettare finemente i due spicchi d'aglio.Sbattere le uova , salare, pepare ed aggiungere il trito di prezzemolo e l'aglio.
  Cuocere la frittata

 Arrotolare le estremità verso il centro,tagliare a metà per il lungo e poi  fare delle striscioline tipo trippa.
Aggiungere alle zucchine e mescolare.

Tagliare la pasta fillo  in formato tagliatelle e condirle con un filo d'olio.

 Formare i nidi di tagliatelle utilizzando degli stampi o coppa pasta.Premere bene la pasta sul fondo per dare consistenza al cestino.
 Cuocere in forno ventilato a 150°/170° facendo colorire bene in modo che la pasta diventi croccante. 
I cestini si possono preparare in anticipo ma vanno riempiti poco prima di essere serviti.
 Si possono fare anche più grandi prevedendone uno a persona.
 Riempire i nidi con le zucchine trippate.

 Volendo spolverizzare di parmigiano. 
Questa ricetta  può costituire un secondo o un antipasto se i nidi saranno più grandi.
PAËLLA VEGETARIANA
Ingredienti per 6 persone:  480 g riso, 1 costa di sedano, 1 carota, 250 g di piselli, 150 g di fagiolini, 1 cipolla di tropea, 1 peperone rosso, 1 peperone giallo, 10 asparagi (facoltativi), 2 zucchine, germogli di soia q.b, 150 g di mais in scatola, 2 pomodori maturi,  origano fresco e maggiorana q.b, 1 peperoncino rosso, 2 spicchi d’aglio, 1 bustina di zafferano in polvere o pistilli, 1 cucchiaino di curcuma , olio, sale, brodo vegetale, 30 pomodorini,sale , pepe, olio extravergine, zucchero q.b.


Preparare il brodo vegetale.
Tagliare le zucchine a cubetti. 
Pulire gli asparagi eliminando le fibre con un pelapatate e tagliarli a pezzetti.
Tritare sedano e carota grossolani.Mettere in una ciotola il peperoncino, l’origano e la maggiorana, l’aglio tritato, 2 cucchiai d’olio e un poco di sale, cospargere sedano e carota con questa mistura e lasciare  insaporire. Sbucciare i peperoni con un pela patate, tagliarli a strisce e saltarli in padella con olio.








Cuocere a vapore molto  al dente, i piselli e i fagiolini tagliati a tronchetti. 




Sbucciare i pomodori, dopo averli immersi in una pentola d’acqua in ebollizione per pochi istanti. Tagliarli a pezzetti e condirli con olio e sale.
Mettere lo zafferano in una tazza di acqua tiepida o brodo vegetale.

 Affettare la cipolla
Se non si dispone della classica teglia da utilizzarne una larga e capiente, metterci l’olio unire la cipolla 
 Far stufare con le verdura marinate ,unire   asparagi e zucchine  farli saltare leggermente.
Aggiungere il riso.

 Dopo pochi istanti irrorare a coprire abbondantemente con il brodo vegetale caldo.
Unire l'acqua profumata con lo zafferano e la curcuma. Durante la cottura del riso aggiungere brodo se occorre. 

Unire  piselli e fagiolini. Aggiustare di sale. 

Cinque minuti prima della fine della cottura del riso aggiungere i pomodori a pezzetti e il mais

 Infine i peperoni  


e in ultimo i pomodori confit e i germogli di soia.  


Pomodori confit
Tagliare a metà i pomodorini. Sistemarli , su carta da forno, in una teglia, disponendo la parte interna del pomodoro verso l'alto, salarli, peparli (pochissimo), cospargerli di poco zucchero (che accentuerà la caratteristica nota dolciastra del pomodoro), condirli con un filo d’olio.
 Infornare a 120°/ 130°  (forno ventilato) per circa 1 ora. Il tempo è così lungo e la temperatura così dolce perché i confit devono cuocersi con dolcezza, al fine di restare succosi dentro. 

1 commento:

  1. "Torno a casa e cucino vegetariano"
    Io sono con te! E i pomodori confit mi sa che li provo subito subito!

    p.s.: ti ho invitata a un giochino divertente, ci stai? ;)

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