mercoledì 29 febbraio 2012

Per non dimenticare


 A Chiara


Eravamo diverse, allora come ora, eppure ci siamo conquistate.
I miei quindici anni, uno in più dei tuoi, erano spavaldi come le mie minigonne, la mia aria emancipata da ragazzina che di periferia non voleva odorare, mi faceva apparire sicura, forse un po’ sfrontata; tenevo ben nascosti i miei timori e la sicurezza diventava stendardo.
I tuoi capelli ramati, la tua aria ingenua, le lentiggini intorno al naso ben disegnato, erano la tua inconsapevole forza.
Io avevo vinto da tempo la battaglia per le calze velate che a te erano concesse solo sotto  lunghi calzettoni, li toglievi prima della campanella mentre il bagno diventava per te anche sala del  trucco negato, invece io sfoggiavo liberamente il mio ombretto colorato.
Eppure la tua minor libertà appariva ai miei occhi come maggior attenzione di coloro che sicuramente volevano proteggerti dalla vita.
Eravamo amate in modo diverso ma la conquista di indipendenza, alla quale ero da sempre stata educata, in dei momenti risultava difficile.
Comunque crescere era inevitabile per entrambe.
Ti ponevi all’ombra della tua amica R., bella , superba con la sua treccia esageratamente lunga quanto ammaliante e le folte ciglia da bambola, eppure per me eri tu più affascinante, con il tuo sguardo di meraviglia, con la tua semplicità e la tua modestia.
Ecco perché ci tengo alla nostra amicizia che dura nel tempo.
                                                                                  
Da tempo mi avevi chiesto questa ricetta e come vedi  non dimentico!!
Schiacciata fiorentina
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SCHIACCIATA FIORENTINA
La vera schiacciata fiorentina è fatta con il lievito di birra, quindi presenta l’inconveniente di indurire in fretta, ecco perché sono nate molte varianti senza lievito di birra che ormai sono quelle più utilizzate.

Ingredienti:
300g di farina, 3 uova, 270g di zucchero, 1 1/2 busta di lievito , 2 arance (succo e scorza grattata), 60g d’olio di riso, 180g di latte, zucchero vanigliato q.b, cacao q.b

Varianti:
•         si può eliminare il latte utilizzando un bicchiere di succo d’arancia in tal caso si può diminuire o eliminare la scorza grattata
•         eliminare 50g di farina aggiungendo 50g di fecola

Sbattere poco le uova( fig.1), lavorare le uova con lo zucchero(fig.2), finchè lo zucchero non è ben sciolto, il composto non deve risultare troppo montato(fig.3).
Unire il succo delle arance e la scorza grattata(fig.4).
Setacciare la farina e il lievito, aggiungere alle uova, amalgamare con la frusta(fig.5).
Unire l’olio, mescolando adagio e anche il latte, poco per volta, fino ad avere un composto piuttosto fluido(fig.6 ).
Mettere in una teglia imburrata e infarinata(fig.7).
Infornare a 180°(statico).
Quando la schiacciata gonfia e comincia a prendere colore abbassare il calore a 160°. Cuocere in tutto per circa 30 minuti(fig.8). Lasciar raffreddare la schiacciata su una griglia(fig.9).
Procurarsi l’immagine del giglio fiorentino e ritagliare l’interno(fig.10)
Spolverizzare il dolce con lo zucchero vanigliato(fig.11), infine applicare sulla schiacciata la sagoma del giglio ritagliata(fig.12) e spolverizzare abbondantemente di cacao(fig.13), sollevare la carta(fig.14).
Decorare la schiacciata con stemmi grandi (fig.15) o piccoli (fig.16-fig.17).
Tagliare a fette e servire(fig.17).
Si mantiene soffice per vari giorni(fig.18).

domenica 26 febbraio 2012

Ancora ...sogni

Ai sogni di bambini  non si può che rispondere con qualche cibo che possa essere da loro  gradito. 
PIZZA DI CARNE

Ingredienti:700 g di carne macinata, 3 uova, 1 bicchiere di  pane grattugiato,1/2 bicchiere di latte, noce moscata o maraschino, origano, 300 g funghi champignon o altro tipo a piacere, 4 carciofini sott’olio, 2 fette di prosciutto cotto, 20 pomodorini o della passata di pomodoro, , 200g fontina o altro formaggio che fonde, 150 g di mozzarella, olio extravergine, 12 olive nere, 1 carciofo, 1 cucchiaio di  prezzemolo tritato, 1 spicchio  d’aglio.


Sbattere 3 uova con  il latte e il  sale, unire il pangrattato,  amalgamare e far riposare almeno 10 minuti, si otterrà un impasto denso.
Alla carne macinata aggiungere la noce moscata o il  maraschino, origano, sale e  l'impasto di pane, lavorare il miscuglio(fig.1).
Unire se serve altro uovo sbattuto. Far riposare.
Stendere il composto su una tortiera di 28/30cm oliata e se si vuole una pizza più croccante spolverizzata di pangrattato, alzando leggermente il bordo (fig.2), sulla carne mettere i pomodorini a metà salati o la passata (fig.3), sopra i funghi crudi o cotti, tagliati a lamelle e salati (fig.4),  condire con un filo d’olio e infornare a 170°/180° per 20 minuti.
Tagliare i carciofini a fettine, il prosciutto cotto a listarelle e snocciolare le olive(fig.5).Togliere dal forno la pizza e farcire con olive nere, carciofini a fettine(fig.6 ),  prosciutto cotto a listarelle (fig.7) fontina e mozzarella( fig.8).Infornare ancora per 10 minuti nella parte bassa del forno(fig.9).

Per completare come piatto unico:
Saltare le fettine sottili di carciofo in padella con aglio intero, olio e sale, spolverare di prezzemolo e metterle sulla pizza. 

La pizza di carne si può condire anche come una pizza classica con pomodoro, sale, pepe, olio, origano, capperi, mozzarella e infornare 15 minuti a 180°, in ultimo aggiungere la mozzarella e farla fondere. 


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PROVA...
VARIANTE PIZZA DI CARNE IN PADELLA
CIAMBELLINE DI KAMUT AL FORMAGGIO

Ingredienti(con questa dose si otterranno circa 30 ciambelline): 500g di farina integrale(questa dose di farina basta per tutti gli impasti compresa la pasta acida), 200g di farina di Kamut, la pasta acida, 1 cucchiaio di strutto o di burro(25/30g), circa 10/15g di cumino, 25g lievito di birra, cubetti di formaggio Gouda o altro tipo, pari al numero delle ciambelline ottenute, 15g di sale, 1 cucchiaino raso di zucchero.

Per la pasta acida: 100g di farina integrale, 60g d’acqua, 5g di lievito di birra, 3g di sale.
In una ciotola sciogliere il lievito nell’acqua, unire gli ingredienti ed impastare(fig.1), proteggere con pellicola e lasciar riposare per 80 minuti(fig.2) prima di porre in frigorifero per 20 ore( la pasta acida può fermentare fino a 48 ore).
Primo impasto (panetto lievitato): in una ciotola versare 100g di farina integrale e 5g di lievito sciolto in 100g d’acqua con un cucchiaino raso di zucchero(fig.3). Impastare, coprire con pellicola e lasciar riposare per 60 minuti per ottenere un panetto lievitato(fig.4).
Secondo impasto: in una ciotola mettere le farine rimaste, il restante lievito sciolto in circa un bicchiere d’acqua di circa 200g (fig.5) impastare con la pasta acida e  il panetto lievitato(fig.6 ), lo strutto ( o il burro), il cumino e i 15g di sale sciolti in  circa 100g d' acqua (1/2 bicchiere) (fig.7). Si deve ottenere una pasta  morbida (se necessario aggiungere ancora poca acqua) che dovrà lievitare altri 60 minuti coperta con pellicola.
Trascorso il tempo di lievitazione(fig.8), lavorare di nuovo la pasta, dividere in porzioni da circa 30g, arrotondarle e  adagiarle su carta forno in una leccarda, ponendole distanziate fra loro(fig.9).
Proteggere con canovaccio e far lievitare per 30 minuti.
Dopo la lievitazione con il manico di un cucchiaio di legno, incidere un incavo al centro di ogni porzione di pasta in modo da formare una ciambellina(fig.10).
Infilare al centro di ogni ciambellina un bel cubetto di formaggio(fig.11), coprire nuovamente con un canovaccio e lasciar lievitare per altri 12/15 minuti.
Cuocere in forno statico a 200° per circa 20 minuti(fig. 12).
Raffreddare su una gratella e servire(fig.13).
Le ciambelline potranno arricchire il cestino del pane o si potranno presentare in un buffet farcite in vario modo.
Si possono congelare e sono adatte per uno spuntino.





domenica 19 febbraio 2012

A CARNEVALE OGNI... SOGNO VALE


ovvero
I BAMBINI SOGNANO…
o meglio sognare  in VB

Io  ho  un  sogno che  si  sta  avverando,  quello  di  fare
“l’elettricista”  perché mi  piace collegare  i cavi e  sapere  sempre  cose nuove di elettricità.
Dalla prima  volta  che ho  visto un  impianto elettrico ho sentito che  ci  sarei andato d’ accordo.
Tanto mi  piace questo argomento che  ho  scritto anche  una  poesia.

Circuiti

Cavi e cavi,
viti e viti
        contatti  e contatti.
L’ elettricità  vaga  per  la  stanza
sembra fare una  danza.
Se la luce  accendi
la meraviglia si  avvera
elettroni che  van  di qua  e di là
e nessuno li  fermerà.
                                                          
                                                    Mario

A scuola  abbiamo fatto tantissimi esperimenti, fin dal primo mi si è accesa una stella  che sta diventando sempre più luminosa,  infatti, ho deciso che da grande diventerò uno SCIENZIATO.
Uno dei motivi è che diventerò molto famoso ma non è quello principale, il motivo che mi interessa maggiormente è che potrei scoprire e ideare migliaia di nuove invenzioni.
Avrei anche un altro desiderio da realizzare cioè diventare pittore, creare nuove tecniche per disegnare e fare quadri che se qualcuno li vede li  compra anche ad alto prezzo, perché sarò bravo.
                                                                                    
                                                     Alam                                                        

Da grande io vorrei fare il matematico ed essere miliardario, questo è sempre stato il mio sogno!
Un giorno ho proprio sognato ad occhi aperti di essere un matematico di aver fatto mille scoperte ed ero felice. Ogni volta che mi annoiavo mi dedicavo ad altri studi.
Dopo aver fatto tante scoperte ero diventato ormai abbastanza ricco ma la matematica era sempre il mio “passatempo” preferito .
Oggi a scuola la matematica é la mia materia preferita e se diventerò bravo davvero farò il professore o il matematico.
Ma il mio  sogno più importante è quello di essere immortale perché è pauroso morire e  vorrei vivere per sempre.
I sogni sono sogni, non esistono davvero però forse possono avverarsi, per ora i miei sono solo dei desideri.
                                                                                    YE

 Dopo le medie vorrei frequentare l’istituto Alberghiero infatti vorrei diventare cuoco, per sfamare i più bisognosi, per dare loro cibi nutrienti, preparati con il cuore.
Vorrei anche diventare il campione mondiale di judo, per difendere la mia famiglia ed i più deboli; questo sogno pian, piano lo sto realizzando, perché sono cintura blu e ho vinto molte gare regionali.
Vorrei anche un lemure dalla coda ad anelli, il mio animale preferito, purtroppo per ben due motivi non posso averlo, il primo è che il lemure è in via di estinzione, il secondo, mia madre è allergica agli animali con il pelo.
Un giorno sognai di  realizzare i tre desideri.
Vinsi il torneo e divenni il campione mondiale di judo.
Andai a comprarmi un lemure dalla coda ad anelli. Ero contentissimo, finalmente lo avevo.
Ormai sicuro di me mi lanciai verso un concorso per cuochi.
Cucinai molti piatti italiani, bistecca alla fiorentina, lasagne, uova, pici all’aglione, brutti ma buoni, lo zuccotto di fragole, arrivai in finale…per l’ ultimo pasto realizzai un piatto molto semplice “ il pan dei poveri”, pane tuffato nell’uovo e poi fritto.
L’ altro concorrente fece una pasta al ragù spettacolare.
I giudici decisero a bassa voce il vincitore, poi lo comunicarono:
    - Lorenzo, hai vinto !!!
    - Non credevo alle loro parole.
    - Bene ora sei un cuoco!
Anche questo sogno si era realizzato, ero mega-commosso.

                                                                                      Lorenzo


Dobbiamo aiutare i bambini a sognare e a coltivare i loro sogni  perché rappresentano  il nostro futuro.
Ecco tanto fritto... in omaggio a questo ultimo giovane aspirante cuoco
FRITTELLE DI POLENTA

Ingredienti per 6-8 persone: 250g di salsiccia, 500g di polenta cotta, 1 tuorlo d’uovo, 100g di parmigiano, 3 cucchiai di farina di frumento o maizena, olio di arachidi per friggere.

Fare la polenta(fig. 1).

Spellare la salsiccia e rosolarla in una padella antiaderente, sgranandola bene con una forchetta, far raffreddare(fig. 2).
Amalgamare alla polenta fredda la salsiccia(fig. 3), il tuorlo d’uovo, la farina e  il parmigiano, mescolare con cura finché gli ingredienti siano ben amalgamati(fig. 4).
Lasciar riposare l’impasto in frigorifero.
Dal composto ottenuto prelevare delle frittelle un po’ più grosse di una noce, immergere  in una padella con abbondante olio di semi d’arachide caldo(fig. 5).
Friggere fino a quando saranno dorate.
Sgocciolare con una ramina, adagiare su carta assorbente da cucina per eliminare l’unto in eccesso(fig. 6 ).
Disporre le palline a piramide in un piatto da portata, cospargere con abbondante grana grattugiato(fig. 7) e servire calde come aperitivo o come antipasto(fig. 8).

Frittelle di polenta
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BOMBOLINE DI PATATE
Ingredienti: 300g di patate, 250g di farina, un cubetto di lievito di birra, 3 uova, un pizzico di sale, scorza di limone a piacere, olio di semi d’arachide per friggere.

Lessare le patate a vapore con la buccia (si possono cuocere anche nel microonde, bucherellando la buccia e avvolgendole nella pellicola).
Pelare e passare calde con lo schiacciapatate montato con il disco a fori piccoli.
Unire la farina, alternando con le uova, da aggiungere una per volta e la scorza grattata di limone se piace.
Incorporare il lievito di birra, sciolto in poca acqua, salare e impastare per ottenere un composto morbido(fig. 1), coprire la terrina con la pellicola.
Lasciar lievitare un’ora.
Scaldare l’olio in una padella e calare il composto a piccole porzioni aiutandosi con un cucchiaino
L’impasto si gonfierà formando delle bomboline che dovranno dorare(fig. 2).
Sgocciolarle su carta assorbente da fritto(fig. 3).
Salare le bomboline con sale grosso(fig. 4)oppure con sale nero di Cipro (fig. 5)  e servire calde(fig. 6) con affettati e formaggi.
Restano morbide anche fredde.
Saltare in padella le puntarelle con olio aglio e acciughe sotto sale(fig. 7), servire le bomboline salate con le puntarelle (fig.8) .
Si possono farcire con mousse o creme salate, con l’aiuto di una tasca munita di una bocchetta liscia.

Variante:
Aggiungere nell’impasto 40g di zucchero e aromatizzare con scorza di limone, friggere e spolverizzare di zucchero a velo(fig. 9 ).
Dopo fritte, farcire con creme varie, marmellata  o Nutella e spolverizzare di zucchero a velo.

Bomboline di patate
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CASTAGNOLE
Ingredienti: 2 uova intere, 85g di zucchero( 4 cucchiai rasi), 40g di burro morbido( si può sostituire con 30g d’olio di riso ), un pizzico di sale, 30g di liquore a piacere, circa mezzo bicchierino (rum, anice, vinsanto, strega…), scorza di arancia e/o limone grattata, 1/2 bustina di lievito, circa 300g di farina, zucchero a velo o miele q.b.

Le castagnole sono un dolce tipico della gastronomia dell’Emilia Romagna, preparate soprattutto nel periodo del Carnevale.
Nonostante la loro paternità Romagnola, le castagnole, così chiamate per la loro forma che ricorda vagamente quella di una castagna, vengono preparate e gustate in molte regioni d’Italia anche se con nomi differenti.

Mettere gli ingredienti in una terrina, usando solo 250g di farina e amalgamare (fig.1).
Poi continuare ad impastare sul piano da lavoro aggiungendo la farina rimasta fino ad ottenere un impasto omogeneo adatto per fare i classici cilindrini da gnocchi.
Far riposare l’impasto per 30 minuti, se potete.
Prelevare piccole porzioni di impasto, formate i cilindri di circa 1cm di diametro, tagliare a piccoli tocchetti, farli rotolare fra le palme delle mani formando piccole palline(fig.2).
Friggere le castagnole in abbondante olio ben caldo, devono gonfiare tanto da capovolgersi e assumere una colorazione dorata e uniforme(fig.3).
Farle scolare su carta assorbente(fig.4) poi passarle nello zucchero a velo(fig.5) in modo che ne siano completamente coperte(fig.6 ), oppure disporle nel piatto di portata colando sopra il miele(fig.7).
Servire calde o fredde.
Si possono fare di varie dimensioni, nella cicerchiata vengono fatte molto piccole condite con miele e confettini colorati e disposte come una grande ciambella(fig.8).
Si possono cuocere anche in forno.


sabato 11 febbraio 2012

SGUARDI FURTIVI

Quella piccola innocente ossessione l’accompagna da molto tempo, le piacerebbe interrogare uno strizza cervelli per comprenderne il senso.
Le luci, quelle luci morbide dentro le case la spingono a guardare, che sia  a piedi o in automobile o su qualsiasi altro mezzo comunque cerca di inviare uno sguardo furtivo dentro una casa; in quei fugaci attimi cosa può cogliere?
Un quadro, una lampada, la cima di una pianta, qualche pensile della cucina, la parte alta di una libreria eppure quei particolari le danno un senso di benessere e la voglia di conoscere qualcosa di più, ma non troppo perché quel guardare clandestino non vuole spiare persone , solo captare cose che appartengono a qualcuno, un arco piuttosto che una porta squadrata, un contro soffitto sopra una parete colorata.
Il gioco ogni volta si ripete quasi involontariamente e nei tratti usuali lo sguardo cade sui soliti particolari delle solite case inanimate, ormai note, mentre i  nuovi inquilini attaccano nuovi quadri e tendine e lampadari.
Lo sguardo fuggevole si contenta di briciole di visioni immobili , pacate, e il senso di quiete la rilassa, non importa se dietro quei vetri si vivono tragedie, amori o gioie, la appaga il calore che la casa emana.
Adesso sorride pensando che qualcuno dalla strada, assetato di quiete , osservi per un attimo le sue finestre, per cogliere un minimo segno delle sue cose o di lei, così come è ora pazientemente immersa nella preparazione delle olive all’ascolana, proprio mentre esegue un  taglio a spirale nella polpa di quelle  grosse olive .

OLIVE ALL’ ASCOLANA
Ingredienti per 6 persone: 500g di olive ascolane, 200g maiale, 200g di pollo, 1 costa di sedano, 1 piccola carota, ½ cipolla, 50g parmigiano,  25gpecorino,  1 uovo, noce moscata q.b. , 2 cucchiai di pangrattato, vino bianco q.b. , latte q., sale, pepe, olio extravergine, buccia di limone.

Per impanare e friggere: 200 g farina,  200 g pangrattato, 2uova intere sbattute, olio di semi di arachide.

Mettere poco olio extravergine in una padella,mettere il trito di sedano,cipolla e carota e la carne a fette, cuocere,salare, pepare, aggiungere la scorza di limone ed una spruzzata di vino.
Eliminare la scorza di limone.
Frullare la carne nel robot.
Unire l’uovo intero, parmigiano, pecorino, pangrattato e noce moscata.
Aggiustare di sale e se l’impasto fosse troppo duro aggiungere poco latte.

Usare delle belle olive ascolane, grosse e tenere, snocciolarle con un taglio elicoidale attorno al nocciolo senza spezzarle,

 Riempire le olive con il composto ottenuto, devono diventare grandi e ben farcite.
                                                                 Passarle nella farina

                                                                       nelle uova sbattute 
                                                  e infine nel pane grattugiato.

Friggerle in una padella con abbondante olio di semi caldo e, quando saranno pronte, scolarle facendole riposare su un foglio di carta assorbente.
                                                                     Servire calde.

domenica 5 febbraio 2012

E pizza sia !


Una pizza mette d’accordo tutti.
Cuciniamo una pizza.
Ci vediamo per una pizza.
Prendiamo una pizza.
Ma sì, dai, una pizza!
Usciamo per una pizza.
Mi va una pizza.
Mentre la pensi la vuoi, non resisti.
L’idea si insinua, il gusto ti prende.
Sempre uguale e diversa.
Stessi ingredienti, ricetta speciale.
Antichi sapori protetti da frammenti di lievito e tempeste di farina.
Codici inesplorati di abili cotture.
Mano ferma di giocoliere, caduta leggera di disco volante.
Tradizionale o originale,
condita, scondita, mordace…
audace pizza verace
PIZZA

Per la biga: 5g di lievito, 250g di farina, 125g  circa d’ acqua.

Impastare in una ciotola gli ingredienti(fig.1), coprire con la pellicola, lasciar riposare per 80 minuti(fig.2) prima di porre in frigorifero per  circa 20 ore, fino ad un massimo di 48 ore, passato questo tempo la biga dovrà essere rinfrescata con acqua quanto pesa la pasta, più il doppio di farina rispetto al peso dell’acqua(si può congelare tagliando via via i grammi necessari, altrimenti dura una settimana).

Pasta per la pizza: 1 litro d’ acqua, 1,700 Kg circa di farina 00, 10/15g di lievito di birra(senza biga 1 cubetto di lievito di birra) 50g di sale, la biga ( pasta acida, crescito…)che va preparata il giorno prima, 2 o 3 cucchiai d’olio extravergine a piacere.

Sciogliere il lievito  nell’acqua (fig.3), aggiungere la biga (fig.4) e unire la farina poca per volta (fig.5), lavorare a mano o con l’impastatrice, mettere il sale ed altra farina (fig.6 ), fino ad ottenere una pasta morbida (fig.7) , alla quale aggiungere altra farina (fig.8) se gradito aggiungere l’olio e lavorare ancora (fig.9) aggiungendo farina e lavorando finchè potremo trasferire la pasta sul piano da lavoro (fig.10).
Lavorare un po’ a mano dando la classica rotondità (fig.11), premendo la pasta con un dito  essa  affonderà tornando di nuovo a recuperare volume.
Mettere in una ciotola, coprire con pellicola (fig.12) e far riposare per non meno di 30’ o  porre in frigo se si desidera una lenta lievitazione, dando poi il tempo di riprendere la lievitatura a temperatura ambiente.
Rimaneggiarla per ottenere una forma allungata (fig.13)adatta per fare le porzioni (fig.14).
Piegare i lembi di ogni porzione verso l’interno(fig.15), produrre con i palmi ed il dorso delle mani la rotazione necessaria per formare la pallina (fig.16) di circa 200/250 g (fig.17), che si metterà a lievitare da 6 a 8  ore (fig. 18) , in un contenitore chiuso o coperto da pellicola( fig.19). L’impasto dovrà essere al riparo da ogni corrente d’aria o sbalzo di temperatura per lievitare(fig.20-fig.21), è pronto quando si formeranno le caratteristiche bolle (fig.22).
In caso di cottura nel forno a legna o in fornetti da pizza, stendere ogni pallina di  pasta con i  polpastrelli (fig.23), aiutandosi con farina fino ad allargarla (fig.24) alla misura desiderata (fig.25) e procedere nel condirla a piacere ( fig.26-fig.27), cuocere (fig.28)ricordando di mettere la mozzarella quasi a fine cottura(fig.29), farla fondere(fig.30). Servire(fig.31)


Per il condimento:
Il pomodoro deve essere di buona qualità e non troppo liquido, se si utilizzano  pomodori pelati farli sgocciolare bene in un colino, poi frullarli.
Condire il pomodoro con sale, pepe ed origano (fig 32).
La mozzarella deve essere tritata (fig.33) e ben asciutta (fig.34), avvolgere in carta da cucina cambiando più volte la carta se bagnata (fig.35).
Nel caso si utilizzino cipolle o altre verdure affettate è meglio dare una prima leggera cottura nel microonde.

Per la cottura:
-          il forno a legna dovrà raggiungere la temperatura di 360° e le pizze dovranno essere ruotate per porgere alla fiamma ogni parte
-          nei fornetti scaldare bene prima la pietra e poi trovare la giusta regolazione mantenendola  costante per l’intero tempo di cottura

-          per la cottura nel forno statico occorrono 250°. 

                                             Infarinare bene la teglia.

                                      Stendere nella teglia la pasta e far lievitare 
                        senza condimento coperta da pellicola per circa 30 minuti.
                                                     Mettere in forno per 5 minuti.
                                          Estrarre e condire, cuocere  circa altri 8 minuti.
                                             Poi mettere la mozzarella
                                           e continuare la cottura per altri 5 minuti.
                                                            Servire.