Per la mia
famiglia, da sempre, i tortellini in brodo fanno Natale.
Ormai da anni mi trovo a prepararli da sola; l'attività in
sé non mi dispiace, però mi intristisce la solitudine nella quale lavoro,
soprattutto perché mi viene da ricordare la festosità delle serate tortellino di ormai troppi anni fa.
Dopo una consueta cena, la vigilia di Natale la mamma
apparecchiava di nuovo la tavola con una linda tovaglia bianca.
Tirava fuori la spianatoia di legno e impastava farina e uova; intanto sul fuoco cuocevano gli ingredienti per il profumato ripieno. Quello
della noce moscata e della mortadella erano gli odori che preferivo, forse è
per questo ricordo piacevole che ancora oggi ne metto in
abbondanza.
La mamma tirava la sfoglia e la tagliava a dire il vero con poca
precisione in quadretti, ora mi sono chiari tanti errori, la pasta poco
elastica che non aveva riposato abbastanza , l'impasto troppo fresco e
bricioloso, ma in quei momenti le protagoniste eravamo noi,
quattro donne di età diverse attente a stringere e girare intorno alle dita i
piccoli preziosi anelli, serene, felici, unite. Andavamo avanti fino
oltre mezzanotte e racconti e risate si intrecciavano mentre la tovaglia si
popolava di tortellini fino quasi a sparire.
Il giorno dopo li avremmo gustati nel brodo fumante di cappone, ma
lì schierati come soldatini erano a dire il vero piuttosto bruttini,
diversi di misura come le nostre dita ma soprattutto chiusi veramente male
perché la mamma ci aveva insegnato una formatura impropria, ma questo l'ho capito
molti anni dopo.
Nessuna di noi faceva caso all'estetica, quello che contava era il sapore e il rituale in quell'atmosfera carica di famiglia, di voglia di stare insieme e collaborare, godere di quell'armonia che non sarebbe stata infinita.
Tutto è cambiato, più solitudine di affetti per le assenze o le lontananze.I miei tortellini sono più belli, ma intorno c'è silenzio e sulla piccola tovaglietta bianca, sembrano in attesa.Il brodo ci sarà , il gusto pure, ma a me manca il sapore di quelle antiche serate tortellini.
Nessuna di noi faceva caso all'estetica, quello che contava era il sapore e il rituale in quell'atmosfera carica di famiglia, di voglia di stare insieme e collaborare, godere di quell'armonia che non sarebbe stata infinita.
Tutto è cambiato, più solitudine di affetti per le assenze o le lontananze.I miei tortellini sono più belli, ma intorno c'è silenzio e sulla piccola tovaglietta bianca, sembrano in attesa.Il brodo ci sarà , il gusto pure, ma a me manca il sapore di quelle antiche serate tortellini.
Quest'anno ho avuto l'idea di insegnare a fare i tortellini e devo dire che vedere intorno ad un tavolo mani e volti intenti a maneggiare quei piccoli quadrati mi ha reso felice.Quella dei tortellini fatti in casa è una tradizione che va scomparendo e contribuire a far sì che in qualche famiglia rinasca mi ha commosso, così sono riaffiorati ricordi e spero che qualche bambina o giovane donna possa godere, come ho goduto io, le serate tortellini.
ADESSO COME OGNI ANNO ALCUNE PROPOSTE PER IL PRANZO DI NATALE
CAVOLFIORE
MANDORLE E MIRTILLI IN CESTINI DI PASTA KATAIFI
Ingredienti per 4 persone:pasta Kataifi 1 confezione
oppure circa 1/2 confezione di pasta
fillo, alcune cimette di cavolfiore bianco, verde, giallo, viola, 50g di
mandorle con la buccia, 1 confezione di mirtilli freschi, 100g formaggio
a piacere fontina dolce o anche primo sale, 1/2 bicchiere di aceto balsamico, 1
cucchiaino di maizena, olio extravergine,
Utilizzare la pasta kataifi per realizzare dei cestini croccanti per l'insalata altrimenti tagliare la pasta fillo con la macchina della pasta a vermicelli
sottili.
Ungere la pasta con olio, condire con un pizzico di sale.
Foderare con la pasta kataifi l'esterno di 4 stampi di qualsiasi forma desiderata. Schiacciare bene la pasta, sopratutto nel centro.
Infornare a 180° fino a
colorazione.
Lasciare raffreddare prima di sformare i croccanti cestini.
Lavare i 4 tipi di cavolfiore.
Tagliare il formaggio a piccoli cubetti.
Preparare la salsa all'aceto balsamico con aceto e maizena stemperata a freddo, scaldare fino ad ottenere una salsa leggermente densa ma ancora fluida.
Tagliare le cimette in piccoli pezzetti.
Tostare le mandorle e spezzettarle grossolanamente.
Unire gli ingredienti preparati in una ciotola condire con la salsa di aceto
balsamico e poco olio.
Aggiungere metà mirtilli e aggiustare di sale.
Per la maionese ai mirtilli
Frullare
con il minipimer i restanti mirtilli con
limone , olio e sale poi passare da un colino fitto.
Spennellareil piatto con la maionese ai mirtilli, poggiare al centro il cestino
di pasta kataifi e riempirlo con l'insalata.
SFORMATO
DI CARCIOFI CON SALSA DI ZUCCA E GAMBERI ALL'ARANCIA
Ingredienti per 4 persone:4 carciofi, 1 patata, 3 albumi, 1
limone,1 arancia, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine , sale, pepe,
maggiorana o nepitella, 3 cucchiai di besciamella densa, 1 cucchiaio di
formaggio parmigiano grattato (se gradito), 4 gamberoni, 200g di zucca, 2 arance, salsa teriyaki q.b.
Mondare
i carciofi eliminando solo le foglie più dure. Tagliare i gambi sfilando la parte fibrosa più dura.Tagliare il fondo e conservare il resto delle foglie. Tenere foglie, fondi e gambi in acqua acidulata con il succo di limone.
Tagliare a pezzetti i fondi e i gambi e metterli in padella con olio, poca acqua , lo spicchio d'aglio e l'aroma scelto.
Cuocere fino a diventare teneri .
Frullare con il minipimer.
Sbucciare la patata e tagliarla a fette , unire le foglie dei carciofi sale pepe e erba aromatica e cuocere anche in pentola a pressione
Passare tutto al passaverdura
Unire i due composti cremosi di carciofo amalgamando bene.
Aggiungere la besciamella. Aggiustare di sale e pepe.
Montare le chiare con un pizzico di sale a neve ben ferma. Unire al composto di carciofi senza smontare.
Mettere in stampi di silicone monoporzione spennelati con burro fuso
Cuocere a 180° per circa 25 minuti.
Sbucciare la zucca tagliarla a pezzetti e farla saltare in padella con olio ,sale e pepe. Frullare a crema con il minipimer condire con la salsa tariyaki e succo d'arancia.
Condire i gamberoni con olio,sale, pepe, succo d'arancia e spicchi d'arancia
tagliata a vivo.
Mettere la carta forno in una padella , far scaldare e cuocere i gamberoni sulla carta.
Togliere i gamberoni dallala carta
Aggiungere il fondo di cottura alla marinata
Porre in padella sul gas e farla addensare con una spolverata di maizena e poca salsa tariyaki .
Servire lo sformato sulla crema di zucca e accompagnare con i gamberi e la salsa all'arancia.
Tagliare a pezzetti i fondi e i gambi e metterli in padella con olio, poca acqua , lo spicchio d'aglio e l'aroma scelto.
Cuocere fino a diventare teneri .
Frullare con il minipimer.
Sbucciare la patata e tagliarla a fette , unire le foglie dei carciofi sale pepe e erba aromatica e cuocere anche in pentola a pressione
Passare tutto al passaverdura
Unire i due composti cremosi di carciofo amalgamando bene.
Aggiungere la besciamella. Aggiustare di sale e pepe.
Montare le chiare con un pizzico di sale a neve ben ferma. Unire al composto di carciofi senza smontare.
Mettere in stampi di silicone monoporzione spennelati con burro fuso
Cuocere a 180° per circa 25 minuti.
Sbucciare la zucca tagliarla a pezzetti e farla saltare in padella con olio ,sale e pepe. Frullare a crema con il minipimer condire con la salsa tariyaki e succo d'arancia.
Mettere la carta forno in una padella , far scaldare e cuocere i gamberoni sulla carta.
Togliere i gamberoni dallala carta
Aggiungere il fondo di cottura alla marinata
Porre in padella sul gas e farla addensare con una spolverata di maizena e poca salsa tariyaki .
Servire lo sformato sulla crema di zucca e accompagnare con i gamberi e la salsa all'arancia.
Per la besciamella densa
1/4
di latte, 3 cucchiai di farina, 20 g di burro, sale.
Far fondere in una
casseruola il burro, unire la farina e poco latte mescolando fuori dal fuoco
energicamente con una frusta, quando il composto si presenta liscio e denso
unire poco per volta il resto del latte.
Portare la besciamella a cottura mescolando regolarmente, salare, far bollire, infine togliere dal fuoco.Aggiustare di sale e pepe.
Portare la besciamella a cottura mescolando regolarmente, salare, far bollire, infine togliere dal fuoco.Aggiustare di sale e pepe.
Per evitare che si formi la crosta infilare un pezzetto di burro su una forchetta e passare sulla superficie oppure mettere della pellicola a contatto con la superficie calda.
La besciamella si può fare anche nel forno a microonde utilizzando una potenza bassa.
PACCHERI RIPIENI DI PATATE AL BASILICO SPADELLATI CON POMODORI PACHINO GIALLI
Ingredienti per 4 persone:
24 o 30 paccheri cotti al dente
(si consiglia di lessarne qualcuno in più perché alcuni possono rompersi in
cottura), 4 patate medie, 2 o 3 cucchiai di salsa cremosa al basilico, 50 g di burro,250
g di pomodori pachino gialli( anche
quelli in barattolo), olio extravergine q.b., 2 cucchiai di besciamella densa o ricotta,
parmigiano grattato se gradito..
Per la salsa cremosa al basilico
Scottare in acqua bollente per circa 5
minuti le foglie di un bel mazzo di basilico. Scolare e
versare in acqua ghiacciata a raffreddare per fissare il colore. Scolare
di nuovo e strizzare delicatamente. Frullare il basilico cotto con l'aiuto del minipimer,
aggiungendo poco olio extravergine per ottenendo
una salsa cremosa e profumata.
Lessare i paccheri in acqua salata
in pentola o in pentola a pressione sul cestello ma immersi in abbondante
acqua( cottura circa 12minuti).
Scolarli e ungerli con olio extravergine. Conservare un po' di acqua di cottura
della pasta.
Lessare le patate a vapore
con la buccia. Schiacciare le patate con lo schiacciapatate.
Amalgamare.
Nel caso il composto fosse troppo denso aggiungere un po' besciamella densa o di ricotta, aggiustare di sale e pepe.
Riempire i paccheri con il
ripieno preparato mantenendo il ripieno di qualche millimetro all'interno
.Questa operazione si potrà fare in anticipo.
Mettere in padella abbondante olio e i pomodorini , far saltare per
qualche minuto aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta,
Unire in
padella i paccheri ripieni e mantenendo il sughetto abbondante farli scaldare
bene, aggiungendo acqua di cottura della pasta se occorre. In ultimo far ritirare il sugo in modo che non sia acquoso.
Servire i paccheri irrorando con il sughetto e parmigiano se gradito.
Spolverizzare con polvere di bucce dpomodoro giallo
In alternativa si potranno preparare i paccheri in pirofila con besciamella euna spolverata di parmigiano. Condire con lo stesso sugo di
pomodori gialli facendo scaldare in forno.
Nessun commento:
Posta un commento