Aveva cercato di capire ed anche
chiedere cosa fosse sopraggiunto a cambiare il sapore e l’aspetto che ben
conosceva, però da quei giovani, della
stessa età dei suoi figli, aveva avuto rassicurazione che tutto era come prima;
il suo messaggio di infelicità era caduto in un’ annoiata risposta:
-Sei l’unica che trova il pane
diverso.
Si sarebbe voluta convincere, ma
si può non conoscere il pane che mangi da quasi una vita? Masticarne un boccone
e non coglierne il sapore perfetto, la consueta giusta umidità.
Avrebbe voluto credere, ma non
vedeva più la gente che riempiva il piccolo negozio, non c’era più l’usuale
fila davanti al banco.
Mentre tagliava la solita bozza pratese, la tovaglia si riempì di briciole di crosta che insolitamente si
frantumava , provò una certa sofferenza, pensò che magari era davvero tutto
come prima ma forse non la passione; l’amore
per quella professione di famiglia esisteva davvero in quei giovani cuori?
Pensò che tali ingredienti non si
possono ereditare, non si cedono come un’attività, si conservano gelosamente e
si tramandano solo a coloro che sono pronti per riceverli.
Negare un’abitudine è difficile, provò
ad insistere ancora per mesi, poi le offrirono della pasta madre e così si incamminò
sul percorso del pane fatto in casa, strada difficile, fatta di tentativi, prove
più o meno riuscite, ma sentiva nascere in sé una fresca passione ed in bocca
un sapore genuino che le ricordava la sua infanzia.
BOZZA PRATESE e SCHIACCIATA
Ingredienti: : 250 g di licoli meglio se rinfrescato 2 volte o 15 g di lievito di birra fresco o 7.5 g di lievito di birra liofilizzato., 1 litro d'acqua,
circa 1kg e 1/2 di farina 0( se si vogliono utilizzare farine meno raffinate si
può diminuire la farina 0 al 50% o addirittura eliminarla, il pane naturalmente risulterà meno soffice).
Mettere in una ciotola 250 g di licoli con 750 ml (500ml se con minor idratazione ) d'acqua a temperatura ambiente, sciogliere poi aggiungere 500 g di farina setacciata, mescolare.
Coprire e far lievitare a temperatura ambiente o comunque sui 22°/25 gradi fino alla formazione di bolle in superficie. Se si usa il lievito di birra i tempi si accorciano molto basteranno 1 o 2 ore.
Aggiungere 250 ml d'acqua (500ml se il primo impasto è stato fatto con minor idratazione), unire 1 Kg di farina
setacciata e impastare inizialmente in ciotola poi sulla spianatoia leggermente
infarinata ;l'uso della planetaria renderà più veloce l'impastatura, a mano
occorreranno circa 10 minuti, l'impasto risulterà poroso ma comunque elastico e
malleabile.
Effettuare 3 serie di pieghe a distanza di almeno 10 minuti, pirlare l'impasto
sul piano di lavoro dandogli forma rotonda e levigata.
Lasciare l'impasto
nella ciotola sigillata per circa 5 o 6 ore( se si usa lievito di birra 1 o 2 ore) a temperatura ambiente(dopo 1 ora
si può mettere in frigo se si prevede di ritardare la formatura, tenendo poi a
temperatura ambiente le ore indicate).
Mettere l'impasto sul piano da lavoro infarinato e formare un filone detto baco.
Cospargere
un telo di semola formando una canaletta con le pieghe del telo.
Disporre il baco sulla semola, spolverizzandolo abbondantemente di farina 0. Coprire
il filone con i lembi della tovaglia.
Lasciar lievitare.
Lasciar lievitare.
Poiché i tempi la lievitazione variano secondo la temperatura esterna, idratazione, forza della farina e del lievito per essere sicuri sul tempo esatto di lievitazione si può usare questo sistema antico ma infallibile.Prelevare una noce di impasto e metterla in una caraffa d'acqua a temperatura naturale.
Quando la pasta salirà in superficie la lievitazione è giusta e si può infornare il pane.
L'impasto di sarà gonfiato e si vedranno delle larghe crepe.
Con un tarocco tagliare l'impasto ormai lievitato in forme irregolari come le classiche bozze toscane. Sollevare le bozze che si staccheranno agevolmente per l'abbondante strato di semola su cui si trovano.
Adagiare le bozze sulla teglia da forno che avremo coperto con carta forno.
Porre in forno statico ben caldo a 200° e cuocere per circa 50/60 minuti.
La crosta deve risultare dura.
L'interno ben lievitato.
Si mantiene bene anche se surgelato, far scongelare a temperatura ambiente, per riprendere fragranza basta metterlo qualche minuto nel forno caldo.
Una parte di impasto dopo la lievitazione prima di formare il baco , potrà essere utilizzata per fare la schiacciata.Stendere su carta forno allargando la pasta di pane con le mani, coprire con telo umido e far lievitare.
Condire con olio extravergine,salare, fare con i polpastrelli le classiche fossette. Cuocere per circa 25'/30' a 220°/250° in forno statico, se si desidera una schiacciata più colorita e croccante aumentare calore e tempo di cottura.
Si possono fare anche i filoncini dando la forma all'impasto prima della lievitazione che sarà di circa 2 o 3 ore, infatti i filoncini, a differenza della bozza, devono lievitare già con la loro forma, per questo avranno la crosta più sottile e si potranno fare con vari diametri anche come gli sfilatini da crostini, invece per avere un filoncino più rustico bisogna procedere come per la bozza, solo dando all'impasto tagliato con il tarocco la forma più allungata.
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