Eccoci sotto l’ombrello con due primi in mano, due vassoi in
bilico mentre cerchiamo di riparare dalla pioggia più loro che noi.
Ho meditato per giorni tra “caldi” o” freddi” vagliando
crêpes, lasagne, pasta fredda, cous cous; stendando ad addormentarmi o svegliandomi
la notte con l’incubo di questa cena, consapevole di essere accolta, per la
prima volta, dagli amici dello scapolo
irriducibile che ho catturato, questo sicuramente pensano di me i compagni ammogliati
che vedevano nel mio uomo la proiezione di loro stessi se…non avessero
pronunciato quel ”sì”.
Io responsabile per la caduta di un mito, io adescatrice
quarantenne neppure giustificabile giovane preda da mostrare con orgoglio,
messa alla prova almeno come cuoca di primi piatti per una cena che non sarà
più in giardino e le mie scelte ponderate con ansia diventano troppo fredde per
il clima di questa serata temporalesca e ventosa.
Arriviamo primi… appunto… come per confermare il nostro
contributo alla tavola.
La padrona di casa si mostra cortese ma traspare dal suo
volto una certa irritazione, non voglio pensare sia rivolta a me, infatti
mentre sistema in cucina i miei due
vassoi mi confessa che la coppia che doveva portare gli antipasti non potrà
venire per un imprevisto, colgo l’occasione per tranquillizzarla e mettere pace
anche alla mia angustia, dicendole che il farro con il pesce che ho portato,
può sostituire tranquillamente l’antipasto; colgo il suo sguardo pieno di
gratitudine, ho già un’alleata e ho messo al sicuro la sensazione di freddo del
farro, che mi preoccupava.
Guardando intorno nella graziosa cucina cerco avidamente il
forno a microonde, lo vedo e mi sento scaldare il cuore, prendendo confidenza con l’ormai conquistata
padrona di casa le propongo di scaldare leggermente i testaroli, mi guarda perplessa,
non per gelosia nei confronti del suo microonde ma semplicemente perché capisco
che non conosce questo primo, altro bel
colpo, non ci saranno confronti.
Finalmente riprendo vigore, i miei piatti sono apprezzati, riesco a mostrarmi quale sono, la donna
brillante e simpatica che ha fatto innamorare l’ultimo scapolo della compagnia.
Ingredienti per 4
persone:250 g . di farro, 1 confezione di pomodori
ciliegia, 300 g .
di calamari, 500g. di cozze, 1 cipolla fresca (facoltativa), 1 cuore di sedano(facoltativo),
aglio, prezzemolo, sale, vino bianco q.b, 200g di gamberetti , per decorare si possono aggiungere a piacere 8 gamberi di media grandezza o 4 gamberoni.
Lessare
il farro in acqua salata e a fine cottura freddarlo stendendolo in un vassoio.
Pulire
i calamari, tagliarli ad anelli, cuocerli in olio, aglio, prezzemolo e vino
bianco salandoli quanto basta, si può utilizzare anche la pentola a pressione.
Taglire i pomodorini a quarti.
Fare un trito abbondante di prezzemolo e aglio soffriggerlo un poco, poi unire i pomodorini facendoli appena insaporire.
Far cuocere in poco olio e vino bianco i gamberi.
Mescolare al farro le verdure crude tagliate a piccoli dadi, poi condire con i calamari e il condimento di pomodori, infine unire le cozze sgusciate.
Aggiustare di sale e pepe poi mettere il farro in un vassoio decorando con le cozze lasciate nel guscio condite con il loro fondo di cottura. i gamberi e i pomodorini.
Si può sostituire il farro con il riso o con il couscous.
Si possono utilizzare le vongole veraci al posto delle cozze o eventualmente usarle entrambe.
TESTAROLI AL”TOCHIN” DI POMODORO
I
testaroli sono un piatto dalle origini antichissime, sembra
che siano addirittura la più antica "pasta asciutta" di cui vi è
notizia. Questo delizioso piatto è tipico della "Lunigiana"
Ingredienti per 4 persone: 250g
di farina bianca, 50g di semola di grano
duro, 1 o 2 cucchiaini di sale, 2 o 3 cucchiai d’olio extravergine, circa 3
bicchieri d’acqua, prezzemolo tritato q.b(facoltativo).
Setacciare le farine e mescolarle con acqua tiepida, aggiungendola
poca per volta, ottenendo una pastella liscia e molto morbida.
Unire il sale,
l’olio e il prezzemolo tritato.
Lasciare riposare per 10 minuti circa. Scaldare
il testo sul fuoco (si possono cuocere anche in una padella antiaderente),
ungere il fondo, versare la pastella.
Fino a raggiungere lo spessore di 3 o 4
mm. facendola scorrere su tutta la superficie della teglia.
Lasciare cuocere 5
minuti per lato.
Far raffreddare, impilarli a due o tre per volta
e tagliarli con una rotella tagliapasta a strisce
e poi a losanghe.
Immergere i testaroli in acqua
calda salata (l'acqua non deve bollire) e lasciare rinvenire alcuni minuti.
Mettere nel piatto di servizio un po’ di condimento. Scolare
i testaroli e condire a strati.La ricetta classica prevede il condimento di pesto
e formaggio parmigiano grattugiato.
Potrete condire i testaroli con questa semplice salsa di
pomodoro che a Pontremoli chiamano tochin
Tochin di pomodoro
1 spicchio d’ aglio, 1/2 carota, 1/2 cipolla,maggiorana, olio
extravergine,origano fresco, pepe, 300 g di pomodori maturi, prezzemolo, rosmarino, sale
Tritate uno spicchio d'aglio, tagliate
a piccoli dadi 1 carota e 1 cipolla,
fate soffriggere il trito in olio extravergine d'oliva, aggiungete ,
origano, prezzemolo, rosmarino e maggiorana tritati e 300 g di pomodori maturi
spellati e tagliati a pezzetti, sale, pepe e cuocere per 20-25 minuti.
Ho fatto questa variante,utilizzando per i pomodorini il procedimento della ricetta del farro con il pesce poichè i pomodori non hanno ancora il profumo e la polpa soda dell'estate, ho tagliato in quarti i pomodorini.
Li ho messi su carta forno in una leccarda. li ho salati e li ho fatti cuocere in forno ventilato a 150° per circa un'ora.
Hanno perso l'acqua e acquistato sapore, la buccia si è attaccata alla polpa ed è cotta perfettamente, poi , come da ricetta, li ho aggiunti al trito profumato facendoli insaporire per qualche minuto; il risultato è stato eccezionale sia per il sapore che per la consistenza.
Li ho messi su carta forno in una leccarda. li ho salati e li ho fatti cuocere in forno ventilato a 150° per circa un'ora.
Hanno perso l'acqua e acquistato sapore, la buccia si è attaccata alla polpa ed è cotta perfettamente, poi , come da ricetta, li ho aggiunti al trito profumato facendoli insaporire per qualche minuto; il risultato è stato eccezionale sia per il sapore che per la consistenza.
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