La storia dell'omino secco secco e piccino piccino
Melania Rossi
Il giorno della
performance di Jan Fabre, un mese fa circa, in piazza della Signoria c'era uno strano
personaggio. Un signore piccino piccino, secco secco, con giubba e cappello da
poliziotto, un orecchino con finto brillante e degli occhiali da sole a goccia.
Un accento indecifrabile. La pelle scura e spessa di chi sta sempre all'aria
aperta.
Mi chiese cosa Jan
stesse facendo e io glielo spiegai.
Non era una guardia, era
evidente, con quel fisico e quegli strani leggings non avrebbe intimorito
nessuno. Ma nonostante ciò, capìta l'importanza di quell'azione artistica
apparentemente assurda (ma per lui niente affatto assurda), quel signore
piccino piccino e secco secco vestito da poliziotto iniziò a controllare che
nessuno disturbasse la performance.
Ad un certo punto,
giuro, lo vidi partire con passo svelto, anzi sveltissimo per quelle gambette
esili e storte, verso il fondo della piazza, bloccando un gruppo di giovani
inglesi ubriachi stavano avanzando con fare minaccioso.
Quel signore si chiama
Ferdinando ed è ancora lì, in Piazza della Signoria, ogni giorno e ogni
notte.
Oggi è vestito da finto
alpino, piccino piccino e secco secco, con una bella piuma bordeaux sul
cappello.
Ha deciso di stare di
guardia alla tartaruga, perché a volte i turisti si siedono sul basamento per
mangiare un panino o cercano di toccarla. Lui sta lì a proteggerla tutto il
tempo e fa disegni molto belli di pesci volanti, di barconi guidati da
tartarughe, di mari in tempesta con sfondi psichedelici. E poi li regala alle
persone che sono più gentili con lui e che rispettano quella signora di
bronzo.
Racconta storie sulla
tartaruga ai turisti, aggiungendo ogni volta nuovi aneddoti: lei si chiama
Patricia e viene dal Beglio, è venuta a nuoto fino a qui. Mangia gli squali e
molte altre cose. Ma soprattutto gli squali, ne è ghiotta. Vedete perché la
parte sinistra è un po' storta? Perché dentro quell'involucro dorato c'è
davvero una tartaruga gigante, viva, che si sta ancora assestando per stare più
comoda.
Ferdinando ha imparato anche
il nome di Jan Fabre, e adesso lo dice a tutti.
Ieri ho raccontato la
storia a Jan e siamo andati a conoscerlo e a ringraziarlo per il servizio
importantissimo che sta facendo. Chiedendogli però la cortesia, insieme anche
agli organizzatori del Comune, di togliere le transenne che nella notte aveva
rubato non so dove e con cui aveva recintato la tartaruga, perché c'era una
manifestazione e lui faceva fatica a tenere sotto controllo la situazione.
All'inizio si è offeso,
era stato un duro lavoro mettere tutte le transenne per bene.
Poi però gli abbiamo
detto che per noi bastava lui, che ci fidiamo del suo controllo e che la
tartaruga è più bella e felice senza quelle sbarre d'acciaio.
Lui si è inorgoglito e
ha capito.
"Però ora le levate
voi eh, ci ho messo sei ore a metterle tutte!".
L'arte crea anche
questo...Viva l'arte! Viva l'arte! Viva l'arte! Viva l'arte!
POLPETTE
DI AMARANTO E FAGIOLI AL CURRY E
MAGGIORANA
MAGGIORANA
L'amaranto (come la quinoa ed il grano
saraceno)non è un cereale, ha un alto contenuto di proteine di alta qualità,
ferro, fibre e non ha glutine. Grazie alle fibre
di cui è ricco agevola le funzioni dell’intestino, in particolare aiuta
il colon; rafforza il sistema immunitario grazie alla notevole presenza di
ferro; contiene calcio, ferro, fosforo, magnesio, vitamina C, vitamina A e vitamine del gruppo B.
Ingredienti
per 4 persone: 2 tazze di amaranto, 2 spicchi d'aglio, 200 g di fagioli bianchi
secchi, 2 rametti salvia, 3 cucchiai di olio extravergine , olio di semi di
arachide, pane grattugiato e farina di mais finissima in parti uguali, curry o
cumino, sale, pepe, 1 uovo, maggiorana q.b.
Lavare i fagioli e lessarli in acqua con 3 cucchiai d'olio, la
salvia e 2 spicchi d'aglio. Appena cotti salarli e successivamente scolarli.
Lavare
l'amaranto sotto l'acqua corrente e cuocerlo nell'acqua di cottura dei
fagioli(2 tazze abbondanti);occorreranno circa 35 minuti (la metà del tempo in
pentola a pressione). Far intiepidire coperto 10 minuti, per dare ai chicchi la possibilità di terminare
di gonfiarsi.
Aggiungere la purea di fagioli all'amaranto, aggiungere la spezia
scelta e la maggiorana, aggiustare di sale.
Preparare un mix di farina di mais fioretto e pangrattato.
Formare con le mani delle piccole polpette , passarle nell'uovo e nel mix di
pane e farina di mais.Si possono friggere in olio di arachidi
o cuocere in forno a 200° ventilato per circa 15/20 minuti girandole a metà cottura, devono apparire dorate.
Sono buone , tiepide , calde o fredde da abbinare ad un'insalata o su un soffice letto di germogli di barbabietole rosse.
Accompagnare con maionese di soia(http://cucinarestorie.blogspot.it/2014/02/per-magia.html).
POLPETTE
DI GRANO SARACENO E AMARANTO CON
CAROTE ZUCCHINE E CIPOLLOTTO
CAROTE ZUCCHINE E CIPOLLOTTO
Il grano saraceno non contiene glutine è
ricco di lisina e vitamina P che facilitano il microcircolo. Non contiene
colesterolo. Sembra avere un ruolo fondamentale per la protezione della
prostata.
Ingredienti
per 6 persone: 250 g di grano saraceno, 50 g di amaranto, 2 carote, 2 zucchini,
1 cipollotto o 1 cucchiaio di cipolla essiccata, erba cipollina q.b, curcuma
q.b., sale, pepe, pangrattato integrale, 1 uovo, olio di semi d'arachide.
Lavare abbondantemente il grano saraceno e l'amaranto e cuocerli
in acqua salata per circa 35 minuti (metà tempo se in pentola a pressione).
Lasciarli raffreddare coperti.
Tritare grossolanamente nel robot cipollotto e carote. Ugualmente tritare anche le zucchine.Aggiungere le verdure ai grani cotti, aggiungere curcuma , sale e pepe.
Tagliare finemente l'erba cipollina ed aggiungerla al pangrattato.
Sbattere l'uovo con poco sale.
Formare con l'impasto delle polpette schiacciate passarle nell'uovo e nel mix di pane.
Tagliare finemente l'erba cipollina ed aggiungerla al pangrattato.
Sbattere l'uovo con poco sale.
Formare con l'impasto delle polpette schiacciate passarle nell'uovo e nel mix di pane.
Friggere le polpette in olio di arachidi
o disporle su carta forno e cuocere a
200° in forno ventilato per circa 15 minuti girandole a metà cottura per farle
dorare su entambe i lati.
Servire con cruditès, insalata di stagione o germogli di ravanello rosso.
Si possono accompagnare con una salsa allo yogurt.
POLPETTE
DI MELANZANE GUSTO MEDITERRANEO
Per 4
persone: 2 melanzane tonde(circa 800 g), prezzemolo e basilico q.b., 1 piccolo
spicchio d'aglio, 1 cucchiaio di capperi dissalati, 40g di olive nere, 2
cucchiai di pinoli, pangrattato q.b, 1 uovo, sale, pepe, 3 o 4 cucchiai di parmigiano grattato, 3 o 4 cucchiai
di pecorino, olio di semi d'arachide.
Lavare le melanzane e cuocerle intere con la buccia. La
cottura può essere fatta in forno o nel microonde. Per la cottura in forno si
consiglia di avvolgerle ben strette nell'alluminio. Cuocere finché non saranno
tenere e si potranno bucare con una forchetta. Lasciarle intiepidire
poi spellarle
tagliarle a pezzetti e metterle in una terrina.
Aggiungere aglio, basilico e prezzemolo tritati.
Dissalare i capperi e tritarli.
Tritare le olive.
Sminuzzare i pinoli.
Aggiungere capperi , olive, pinoli e i due tipi di formaggio grattugiato.
Tritare le olive.
Sminuzzare i pinoli.
Aggiungere capperi , olive, pinoli e i due tipi di formaggio grattugiato.
Lavorare con le mani il composto. Se risulta troppo morbido aggiungere poco pan grattato o pane bagnato e strizzato. Assaggiare per aggiustare di sale e pepe.
Formare con le mani le polpette , passarle nell'uovo sbattuto leggermente salato e nel pangrattato.
Schiacciarle leggermente e friggere in olio di semi di arachide
oppure adagiare le polpette su carta forno e metterle in forno caldo ventilato a 200° per circa 15 minuti girandole a metà cottura in modo da far fare la crosta croccante su entrambe i lati.
Servire con insalata di stagione o germogli di rafano.
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