A trentacinque anni finalmente avevo firmato il tanto atteso contratto di lavoro a tempo indeterminato, quindi avevo preso la folle ma saggia decisione di comprarmi un piccolo appartamento, dopo aver stipulato un mutuo che avrei estinto invecchiando.
L’appartamentino l’avevo scelto in periferia per una questione di prezzo, avvicinandomi al luogo di lavoro, rinunciando alla movimentata, ma per me piacevole, vita del centro.
La mia piccola, sudata tana si trovava al primo piano di un palazzo, proprio sopra ad un forno. Che coincidenza! Io amavo i prodotti da forno e quel piccolo negozio mi era sembrato un segno positivo, facendomi decidere nell’acquisto. I lieviti e gli impasti da sempre mi affascinavano e manipolare quelle morbidezze mi rilassava.
Fu piacevole ed insolito scoprire che il primo profumo che il mio odorato avrebbe percepito ogni mattina al risveglio, non era quello consueto del caffè ma del pane appena sfornato.
Così iniziava un nuovo capitolo della mia vita.
Presto scoprii anche di avere come vicino un giovane uomo, dallo sguardo intenso, con abitudini piuttosto insolite, quando rientravo a tarda ora dopo una serata con amici lo incrociavo sul pianerottolo con il colletto rialzato, sostenuto da una sciarpa di lana di quelle che solo le mamme sanno confezionare, pronto ad uscire. Un sorriso accattivante, qualche parola di circostanza e un saluto.
Mi ero così abituata a quegli incontri fugaci che quando non avvenivano restavo delusa, rimanevo in attesa qualche momento per capire se ero in ritardo o in anticipo. Quelle uscite mi incuriosivano, sembrava un tipo tranquillo, in anticipo per il lavoro… in ritardo per lo svago…
I giorni passavano, ero diventata cliente del negozio sotto casa, una gentile signora dietro il banco rispondeva con calma alle esigenze di tutti, mi piaceva il suo modo di fare e poi il suo sguardo sembrava familiare; l’avevo sentita parlare con una cliente, era rimasta vedova e cercava di condurre l'attività con l’aiuto del figlio, ricercatore universitario, che era momentaneamente senza lavoro. Appena avessero ricevuto un’offerta interessante avrebbero ceduto l’esercizio. Avevo ascoltato pensando che da sempre avrei desiderato modellare pane e biscotti invece che stare seduta davanti a un freddo computer.
Solo la domenica il mio risveglio non si insaporiva di pane.
Quella particolare domenica indugiavo nel tepore delle lenzuola, inseguendo i pensieri, il suono del campanello mi scosse, lentamente guardai dallo spioncino, eccolo il sorriso, lo sguardo, un tuffo al cuore aprendo la porta. Un vassoio con due tazzine di caffè fumante e due profumate brioches.
Io e mio marito,ex ricercatore universitario, adesso gestiamo insieme il forno di suo padre, sotto casa nostra.
Sciogliere il lievito nel latte e acqua, mettere nel robot 2/3 della farina, unire lo zucchero e il burro morbido, unire il resto della farina e il sale, lavorare l’impasto per 10 minuti. Si può impastare a mano oppure utilizzare l’impastatrice o il robot.
Dare all’impasto una forma liscia e semi sferica per aiutare la lievitazione. Mettere l’impasto in una ciotola e far lievitare coperto con un canovaccio umido per circa 2 ore.Se si utilizza il lievito madre i tempi di lievitazione raddoppieranno abbondantemente.
Asciugare bene la mozzarella con lo scottex, tritarla e tamponare ancora con la carta da cucina.Estrarre la teglia da forno un attimo per aggiungere la mozzarella asciugata e tritata.
Far fondere il formaggio per qualche minuto e poi sfornare. Sfornare le pizzette.
L’appartamentino l’avevo scelto in periferia per una questione di prezzo, avvicinandomi al luogo di lavoro, rinunciando alla movimentata, ma per me piacevole, vita del centro.
La mia piccola, sudata tana si trovava al primo piano di un palazzo, proprio sopra ad un forno. Che coincidenza! Io amavo i prodotti da forno e quel piccolo negozio mi era sembrato un segno positivo, facendomi decidere nell’acquisto. I lieviti e gli impasti da sempre mi affascinavano e manipolare quelle morbidezze mi rilassava.
Fu piacevole ed insolito scoprire che il primo profumo che il mio odorato avrebbe percepito ogni mattina al risveglio, non era quello consueto del caffè ma del pane appena sfornato.
Così iniziava un nuovo capitolo della mia vita.
Presto scoprii anche di avere come vicino un giovane uomo, dallo sguardo intenso, con abitudini piuttosto insolite, quando rientravo a tarda ora dopo una serata con amici lo incrociavo sul pianerottolo con il colletto rialzato, sostenuto da una sciarpa di lana di quelle che solo le mamme sanno confezionare, pronto ad uscire. Un sorriso accattivante, qualche parola di circostanza e un saluto.
Mi ero così abituata a quegli incontri fugaci che quando non avvenivano restavo delusa, rimanevo in attesa qualche momento per capire se ero in ritardo o in anticipo. Quelle uscite mi incuriosivano, sembrava un tipo tranquillo, in anticipo per il lavoro… in ritardo per lo svago…
I giorni passavano, ero diventata cliente del negozio sotto casa, una gentile signora dietro il banco rispondeva con calma alle esigenze di tutti, mi piaceva il suo modo di fare e poi il suo sguardo sembrava familiare; l’avevo sentita parlare con una cliente, era rimasta vedova e cercava di condurre l'attività con l’aiuto del figlio, ricercatore universitario, che era momentaneamente senza lavoro. Appena avessero ricevuto un’offerta interessante avrebbero ceduto l’esercizio. Avevo ascoltato pensando che da sempre avrei desiderato modellare pane e biscotti invece che stare seduta davanti a un freddo computer.
Solo la domenica il mio risveglio non si insaporiva di pane.
Quella particolare domenica indugiavo nel tepore delle lenzuola, inseguendo i pensieri, il suono del campanello mi scosse, lentamente guardai dallo spioncino, eccolo il sorriso, lo sguardo, un tuffo al cuore aprendo la porta. Un vassoio con due tazzine di caffè fumante e due profumate brioches.
Io e mio marito,ex ricercatore universitario, adesso gestiamo insieme il forno di suo padre, sotto casa nostra.
PIZZETTE
Ingredienti per la pasta : 750 g di farina di grano tenero 00, 15 d di di lievito di birra o 150 g di lievito madre rinfrescato 2 volte, 25 g di burro o olio di riso,1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale, 2,5 dl di latte, 2,5 dl di acqua, salsa di pomodoro q.b, origano, qualche cappero, 1 o 2 mozzarelle, sale, pepe, olio evo.Sciogliere il lievito nel latte e acqua, mettere nel robot 2/3 della farina, unire lo zucchero e il burro morbido, unire il resto della farina e il sale, lavorare l’impasto per 10 minuti. Si può impastare a mano oppure utilizzare l’impastatrice o il robot.
Dare all’impasto una forma liscia e semi sferica per aiutare la lievitazione. Mettere l’impasto in una ciotola e far lievitare coperto con un canovaccio umido per circa 2 ore.Se si utilizza il lievito madre i tempi di lievitazione raddoppieranno abbondantemente.
Riunire sul piano di lavoro l'impasto e procedere per 2 volte con le pieghe a libro.
Raccogliere la pasta lievitata sul piano da lavoro.
Stendere con le mani in un rettangolo
Formare le pieghe a libro.
Piegare di nuovo a libro.
Ripetere da capo l'operazione. Poi formare delle palline di circa 50 g facendo la pirlatura che consiste nel piegare la pallina in mano a libro finché la superficie non appaia liscia e tesa. Disporre le palline ben distanziate sulla carta forno coperte con un canovaccio umido. Far lievitare circa 1 ora, si vedranno piccole bolle in superficie o comunque il volume sarà aumentato.Se si utilizza il lievito madre i tempi di lievitazione raddoppieranno abbondantemente.
Appiattire delicatamente con le mani.
Condire la passata di pomodoro con olio extravergine, origano, sale e pepe;mescolare e disporre quella necessaria su ogni pizzetta, lasciando leggermente libero il bordo.
A piacere arricchire le pizzette con qualche cappero.
Trasferire la carta sulla leccarda e mettere in forno statico caldo a 180° per circa 10/15 minuti.
Far fondere il formaggio per qualche minuto e poi sfornare. Sfornare le pizzette.
Si mantengono morbide anche raffreddandosi.
Se si condiscono solo con olio e sale , praticando con i polpastrelli le consuete fossette si possono ottenere morbide e dorate schiacciatine da mangiare anche farcite.
CALZONI NAPOLETANI
(PANZEROTTI)
Ingredienti:1kg di farina 00 (oppure metà grano tenero e metà grano duro), 15 g di lievito di birra o 200 g di lievito madre rinfrescato 2 volte, 1 cucchiaio di sale, 1 cucchiaio di zucchero, 2 o 3 cucchiai d’olio, circa ½ litro d’acqua .Per la farcia:
250g di ricotta, 300g di prosciutto cotto, 250g di mozzarella, 250g di pomodori ciliegini, origano, sale, pepe, olio extravergine, olio di arachide per friggere.
Setacciare la farina.
Sciogliere il lievito di birra in un bicchiere dell’ acqua preparata, versare in una ciotola o nella planetaria, unire una parte della farina, lo zucchero, amalgamare , poi unire sale, olio, lavorare bene e a mano a mano incorporare tutta la farina, aggiungendo acqua se necessario. Si deve ottenere un impasto elastico, malleabile, non appiccicoso, al quale si darà una forma liscia e semi sferica per aiutare la lievitazione.
Far lievitare per circa 1 ora coperto con un canovaccio umido.Se si utilizza il lievito madre i tempi di lievitazione saranno di circa tre ore.
Impastare un poco formare un filoncino, tagliare a pezzetti formare delle palline e far lievitare su un canovaccio infarinato, coprire e tenere lontano da correnti d’aria.
Tagliare in quattro spicchi ogni pomodorino, condire con poco olio e origano.Spianare le palline in dischi, spalmare con un po’ di ricotta, mettere una fettina di prosciutto cotto, dei dadini di mozzarella e dei pezzetti di pomodoro ciliegino, sale, pepe. Chiudere il panzarotto a mezza luna, sigillando bene i bordi.
Friggere in olio caldo, girando una sola volta sui due lati. Sgocciolare su carta assorbente per fritti. Servire tiepidi.
Varianti per la farcia:
- pomodori, capperi, origano mozzarella ed un filetto d’acciuga.
- salsiccia (anche piccante se piace) ricotta, mozzarella, olive denocciolate.
- Peperoni o zucchine saltati in padella, mozzarella, pomodorini.Infine fatevi guidare dai vostri gusti e dalla fantasia………….
Torta di rose con cipolle caramellate e speck
Versare la farina in una terrina e formare una fontana al centro. Sbriciolatevi il lievito, scioglietelo con il latte, formare un impastino prendendo un po’ di farina ai bordi, cospargere con abbondante farina il piccolo impasto ottenuto, coprire con un canovaccio e far lievitare per circa 15 minuti, se si sarà usato il lievito madre 45 minuti.
Nel frattempo far fondere il burro, unire l’uovo e il sale sbattere bene, incorporare all’impasto e impastare con tutta la farina, lavorare bene finché la pasta si staccherà dalla terrina e avrà un aspetto liscio. Coprire con il canovaccio e lasciar riposare ancora per circa 30 minuti , un'ora e mezzo se si sarà utilizzato il lievito madre.
Per la farcia:
250 g di speck o pancetta, 2 cipolle. 1 spicchio d’ aglio, 2 cucchiai di prezzemolo tritato e 2 di erba cipollina, zucchero mascobado o di canna grezzo..
Tagliare a striscioline lo speck e passarlo velocemente in padella.
Affettare sottili cipolle e aglio e stufare in olio e poca acqua ,coperte finché non diventano trasparenti poi scoprire aggiungere 1 cucchiaio raso di zucchero mascobado e far caramellare dovranno essere trasparenti e lucide. Unire cipolle e speck, aggiungere le erbe aromatiche, mescolare e far raffreddare.
Stendere la pasta su un piano infarinato, ottenere una sfoglia di cm 50x40, lasciar riposare alcuni minuti quindi tagliare nel senso della lunghezza per ottenere due sfoglie di cm 50x20.
Distribuire sulle sfoglie il miscuglio di cipolle e arrotolare ogni striscia per il lungo.
Dai due rotoli ottenuti ritagliare delle fette dello spessore di 4 cm.
Imburrare e infarinare una tortiera e porre le fette con il lato tagliato verso l’alto.
Far riposare le chiocciole 20’/30’ (il volume deve aumentare in m odo consistente).
Pennellare con il tuorlo sbattuto.
Cuocere in forno statico preriscaldato a 200° per circa 40/45 minuti.
Servire la torta tiepida o fredda.
una storia bellissima, davvero. Grazie di averla raccontata.
RispondiEliminaPrego...i racconti nutrono le nostre vite.Grazie a te per averlo letto.Ivana
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