domenica 10 febbraio 2019

Il segreto di pulcinella


Le due donne erano arrivate a Napoli in tarda sera e una volta sistematesi  nel  B&B e  fatta una doccia si erano rese conto  che era quasi mezzanotte e non avevano cenato.
La zona in cui si trovavano era piuttosto centrale ed i locali dove poter mangiare erano molti,  come avevano potuto vedere consultando tripadvisor, il problema era l'ora tarda e i locali erano in chiusura.
Scendendo da una scalinata si erano inoltrate in una strada sulla quale si affacciavano vari ristoranti con i tavoli ormai quasi tutti  vuoti , si sentivano in imbarazzo a chiedere di mangiare a quell'ora. Voltato un angolo c'era una trattoria/ pizzeria i cui locali si aprivano sotto il livello stradale come una sorta di scantinato, sulla strada erano sistemati  alcuni tavolini addossati al muro,  allungando un braccio si sarebbero potute sfiorare le macchine che passavano, l'idea di mangiare pizza e respirare benzina non le entusiasmava ma un cameriere le accolse con un ampio sorriso e alla domanda  timorosa:-Possiamo mangiare?
Con naturalezza e cortesia rispose:- Siamo qui per questo!
La risposta ebbe un effetto rilassante sulle due donne affamate e si sedettero fuori perchè l'aria condizionata all'interno faceva davvero  effetto  cantina, mentre fuori  il fresco naturale dell'aria notturna era gradevole e il transito  di macchine  a quell'ora inesistente. Mangiarono un'ottima pizza, migliore di quella che avevano gustato in altre occasioni in  pizzerie storiche nominate.
Dopo di loro si sedette una famiglia spagnola, accolta con la stessa gentilezza,    che ordinò pesce,  alla vista invitante.
Nonostante il cameriere proponesse altri piatti le due donne temendo bevute notturne e insonnia per digerire quella pizza dell'ultima ora rifiutarono, annunciando che sarebbero tornate per assaggiare altri piatti. Ma all'insistenza del cameriere sul dolce, anche per ricambiare la disponibilità accettarono di assaggiare una porzione di torta caprese al limone, a suo dire molto buona fatta dalla moglie dello chef.
La torta in verità era squisita e di una morbidezza unica, con il sentore giusto di limone.
Il giorno dopo a pranzo le due donne mantennero la promessa ed entrarono nella trattoria frigorifero, il sole e il traffico rendevano zona proibita i tavoli all'esterno. Chiesero un tavolo lontano dal condizionatore e ordinarono ad una giovane signora dei piatti di pesce. In attesa come entrée, omaggio dello chef, servì loro  un piatto di pasta di vari formati  in un gustoso  brodo cremoso di fagioli .Le donne mangiarono con avidità tutto e non seppero resistere ad una nuova porzione di torta caprese al limone, scoprendo che la bionda cameriera era la moglie dello chef e quindi la torta era opera sua. Le donne chiesero la ricetta ma la donna pur mostrandosi contenta degli apprezzamenti positivi fece capire che la ricetta era segreta.
Da una ricerca su internet si aprirono varie pagine di blog con la ricetta della torta in questione ormai di pubblico dominio, la sua  storia e il pasticciere primo  ideatore; insomma la signora deteneva  il segreto di Pulcinella.

Ecco la ricetta di Salvatore De Riso che circola sul web con qualche mia modesta variazione.
CAPRESE AL LIMONE E CIOCCOLATO BIANCO

Ingredienti per uno stampo da 20/ 22cm: 200 g di mandorle pelate, 100 g di zucchero a velo, 1/2 baccello di vaniglia, 30 g di scorzette di limone candite(facoltative), 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata, 180 g di cioccolato bianco, 50 g di fecola di patate, 5 g di lievito per dolci, 5 uova, 60 g di zucchero semolato, 70 ml di olio di riso, zucchero a velo q.b, 1 bicchierino di limoncello, 1 pizzico di sale.
Grattugiare finemente il cioccolato bianco. 
In un mixer tritare le mandorle e lo zucchero a velo in modo da ottenere una farina molto fine.

  Lavare il limone e grattugiare la  parte gialla  della scorza. Setacciare la fecola di patate insieme al lievito in una ciotola. Nella ciotola della farina aggiungere le mandorle, la scorza grattugiata, i semi del baccello di vaniglia,il cioccolato bianco e i canditi(ridurre la scorza di un limone a pezzettini piccoli e cuocerli una decina di minuti insieme a 2 cucchiai di acqua e a 3 cucchiai di zucchero oppure tritare le fette di limone se le avete candite per la decorazione). Mescolare con cura.
 Separare i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale.
 In una  ciotola versare i tuorli insieme allo zucchero semolato, montare con le fruste elettriche, finché  il composto risulti bianco e spumoso, unire poco per volta l'albume montato continuando a montare finché il volume sia triplicato e il composto risulti gonfio e spumoso .
Aggiungere  agli ingredienti secchi il limoncello e anche l’olio versandolo a filo, mescolare dolcemente il composto,  infine  amalgamare la montata di uova al resto con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto per non sgonfiare il composto. L’impasto risulterà abbastanza liquido e granuloso.

 Imburrare e spolverare di fecola lo stampo e versare dentro l’impasto livellando . Infornare  a forno caldo a 160°/ 170°  e cuocere per 40'/45'.
  Durante la cottura prestare attenzione per verificare che la torta non si colori troppo se  dovesse accadere coprire la superficie  con un foglio di carta alluminio. Verificare se all’interno la caprese sia asciutta inserendo nella parte centrale uno stuzzicadenti, altrimenti allungare i tempi di cottura di qualche minuto. Sfornare la torta e lasciar raffreddare per 1 ora nello stampo. 
Poi su una gratella. Per avere una torta perfettamente liscia e piatta capovolgerla.
Mettere un piattino al centro della torta e  decorare spolverando il bordo con dello zucchero a velo, infine disporre al centro fette di limone leggermente candite.
 Naturalmente la torta all'interno avrà un aspetto umido sia per la presenza del cioccolato e delle mandorle  che  per la scarsa quantità di farina. La torta caprese al limone può essere conservata a temperatura ambiente. E’ possibile congelare la torta, senza zucchero a velo.

 Fette di limone candite: lavare ed affettare 2 limoni con la scorza edibile  eliminando le due estremità. Le fette dovranno avere lo spessore di circa 1/2 cm, eliminare i semi.
Far bollire un miscuglio composto da  una parte d' acqua e due di zucchero per ottenere uno sciroppo caldo 
 Si consiglia di preparare le fette di limone candito qualche giorno prima  e di  ripetere l'immersione delle fette di limone nello sciroppo caldo per alcuni giorni per accentuare l'effetto canditura.
Si conservano nello sciroppo o sgocciolate da esso .Si possono mettere sotto vuoto in vaso, Coprire con sciroppo bollente e poi capovolgere il vasetto fino a raffreddamento per il sottovuoto. Una volta usate le fette con lo sciroppo, che avrà aroma di limone, si potranno dolcificare tea, tisane o altre  bevande.


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