mercoledì 7 dicembre 2011

LA TAVOLA SEDUTA

Nel ’61 andammo a vivere nella nuova casa che il babbo era riuscito a comprare con grandi sacrifici, contava di pagarla a rate, sulla fiducia che il costruttore gli concedeva, cosa incredibile a pensarla oggi, ma allora fra la gente onesta usava così e di mutui non se ne parlava nemmeno.Non avevamo mobili di valore (la loro fine già vi è nota) che ci potessero degnamente seguire nella nuova dimora, a parte due camere matrimoniali, quella dei miei genitori, cimelio della loro unione, e quella storica per noi tre figlie che dormivamo da sempre in un unico lettone.La nuova casa, quindi, era da arredare ed in un sol colpo furono acquistati tutti i modesti mobili necessari.

Il babbo si recò, da alcuni parenti che avevano un negozio di arredamento, portò con sé, mia sorella maggiore, incaricata di scegliere cucina, ingresso e salotto. La mamma non ebbe voce in capitolo come molte volte accadeva alle mogli allora.

Mi ricordo che mia sorella tornò molto arrabbiata perché il babbo, in realtà, le aveva fatto scegliere ben poco, imponendosi su tutto in modo piuttosto autoritario, era un bravo padre, ma, uomo dei suoi tempi, concedeva poco spazio alle donne della sua casa, anche se eravamo in maggioranza, cosa che più avanti negli anni facemmo valere e devo dire che in seguito fu capace di adattarsi alle femmine determinate dalle quali si trovò circondato, figlie, nipoti e bisnipoti e neppure mostrò mai preferenze nei confronti dei nipoti maschi che nacquero in famiglia.

Quando arrivarono i nuovi mobili io rimasi molto colpita, la cucina di lucida formica, l’armadio multi funzione per l’ingresso, la sala da pranzo, il soggiorno con poltrone di cinz stampato a colori vivaci , accolsi tutto con grande stupore e gioia del nuovo ma …
L'accessoriato mobile dell’ingresso, con specchio, attaccapanni, porta ombrelli, cappelliera, cassetto svuota tasche, si capovolse letteralmente su di me mentre cercavo di appendere qualcosa, rimasi sotto, per fortuna incolume perché si creò una sorta di ponte e quindi non fui schiacciata da quella pesante struttura che, nonostante la sua mole, rivelò avere un appoggio molto incerto; fu subito fissato al muro, dopo il grande spavento "per la scampata tragedia" come dichiarò, con aria drammatica, la mamma.
La cucina in solida formica si mostrò piuttosto inadeguata alla stanza per via del colore celeste che la rendeva “pissera” come si direbbe oggi in gergo moderno, ovvero meglio adatta alla casa di Barbie.
Le poltrone si dimostrarono anatomicamente delle vere e proprie rovina schiena, fredde in inverno e da sauna in estate, per via del tessuto gommato. Ultima perla, il salotto, che nel tempo si svelò l’acquisto peggiore, con mobili color mogano dalle zampe sottili che ben presto cominciarono a cedere al peso, mentre la verniciatura iniziò a screpolarsi, ma quel Natale era tutto nuovo e fiammante; la grande tavola ovale, coperta di marmo rosso bordò venato di bianco, ci accolse ufficialmente per la prima volta. Il pesante piano era sorretto da due grandi zampe che si diramavano in altre tre più piccole.
Mentre eravamo seduti a tavola per consumare il pranzo natalizio, cominciammo ad avvertire qualche strano scricchiolio e piano piano senza urti, direi perfino dolcemente, la tavola si sedette sulle nostre ginocchia facendo tintinnare le stoviglie. Non ci furono danni né alle persone né al cibo, ma, superato lo stupore, ci dovemmo trasferire sul tavolo della cucina per consumare quello che fu il nostro celestiale pranzo di Natale nella nuova casa.


Sicuramente il vostro tavolo è ben solido, quindi, vi godrete senza scosse il pranzo di Natale; io cercherò di collaborare alla sua riuscita con i suggerimenti di alcune sicure ricette.
CESTINI VERDI ALL’HUMMUS
Ingredienti per 6 persone.
Per cestini verdi e grissini: 250g di farina, 60g di parmigiano grattato, 110 g di burro, 1 uovo, 300g di spinaci, ,sale, pepe.
Lavare gli spinaci, tritarli grossolanamente e saltarli in padella con poco burro o olio, frullarli con il minipimer e 30g di burro morbido per ottenere una crema consistente come una mousse.

Impastare la farina con 80g di burro morbido a pezzetti, l’uovo, il parmigiano e l’ acqua ben fredda q.b. per ottenere una pasta malleabile.

Lasciare riposare la pasta in frigo per 30’ poi stendere e ritagliare le forme.

Foderare gli stampini.

Infornateli a 180°, per circa 15’, sformare e lasciar asciugare su una griglia.

Con lo stesso impasto formare dei grissini, adagiarli su carta forno e cuocerli in forno come i cestini.

Per l’hummus: 300g di ceci secchi, 1 pugno di sale grosso, 2 cucchiai di farina, 1 o 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di tahina, il succo di un limone, olio extravergine q.b., sale, pepe bianco, paprika, prezzemolo.
Sfregare bene i ceci con il sale grosso, unire i due cucchiai di farina, aggiungere acqua fino a coprire abbondantemente i ceci e tenere a bagno una notte. Lessare i ceci in acqua, aggiungendo 2 spicchi d’aglio e facendo sobbollire piano, se si userà la pentola a pressione si ridurranno i tempi di cottura, in tal caso coprire i ceci con sole 2 o 3 dita d’acqua e cuocere per circa 30/35 minuti. Scolare ceci e aglio e far raffreddare.
Frullare i ceci con poco olio e l’aglio, aggiungere la salsa tahin o tahina e il succo di limone. Si dovrà ottenere una purea. Aggiustare di sale, pepe e olio.

Il Tahin o tahina è una pasta a base di semi si sesamo, si può comprare nei supermercati più forniti, nei negozi bio o in erboristeria ma si può fare anche in casa : prendere 250g di semi di sesamo, tostarli per qualche minuto in padella e frullarli ancora caldi aggiungendo gradualmente olio di riso e un pizzico di sale(facoltativo) fino ad ottenere una crema. Si conserva in frigo anche per un paio di mesi.


Mettere la purea nei cestini aiutandosi con una saccapoche, spolverizzare di paprika e prezzemolo tritato. Accompagnare con i grissini verdi.


MILLEFOGLIE DI COTECHINO ALLA CREMA DI ZUCCA
Ingredienti per 6 persone: 1 cotechino, 400g di zucca, 1 cipolla bianca o la parte bianca di un porro, 30g di burro, olio extravergine q.b., sale, pepe bianco, un rametto di timo, un cucchiaio di parmigiano (facoltativo).
Lessare il cotechino, far raffreddare e tagliare a fette abbastanza sottili ma consistenti.Togliere la buccia alla zucca, tagliarla a dadini.Tritare la cipolla e metterla in una padella con un filo d’olio extravergine e la zucca, portare a cottura con il coperchio, salare, pepare, poi scoprire e lasciar ritirare bene.La zucca deve diventare morbida e asciutta.Usando il minipimer frullare il tutto a crema con il burro morbido, se gradito aggiungere un cucchiaio di parmigiano.Aggiustare di sale.

Comporre la millefoglie con 3 fette di cotechino alternate con la crema di zucca, terminare con una rosellina di crema di zucca e qualche fogliolina di timo e/o una goccia di aceto balsamico ridotto.

GNOCCHI ALLA PARIGINA
Ingredienti per 4 persone: 250g di latte, 125g di farina, 50g di burro, 3 uova, 70g di grana grattugiato, noce moscata, sale.

Portare il latte a ebollizione con un pizzico generoso di sale, uno di noce moscata e 50g di burro a pezzetti(fig.1). Togliere dal fuoco ed unire in una volta sola 125g di farina setacciata, mescolare vigorosamente il composto con il cucchiaio di legno fino a quando diventa bello liscio. Rimettere sul fuoco e continuare a cuocere per qualche minuto sempre mescolando, il composto è cotto quando si stacca dai bordi della pentola con facilità(fig.2).
Togliere dal fuoco, lasciare intiepidire l’impasto quindi incorporare il primo uovo intero(fig.3) lavorando con le fruste elettriche(fig.4), aggiungere il secondo uovo sempre lavorando(fig.5), poi il terzo; completare con il formaggio grana grattato, amalgamare bene il tutto(fig.6).
Far bollire abbondante acqua salata in una casseruola larga e non troppo alta.
Trasferire il composto degli gnocchi in una tasca da pasticceria con bocchetta grossa e liscia del diametro di circa un centimetro e mezzo 
(fig.7)e con l' aiuto di un coltello o di una forbice tagliare a raso della bocchetta degli gnocchetti lunghi 2-3cm, questa operazione sarà più veloce e facile bagnando di tanto in tanto la  lama in acqua calda, far cadere gli gnocchi nell'acqua bollente(fig.8). Cuocere gli gnocchi per pochi minuti dopo la ripresa del bollore, fino a quando non si sono rassodati ed anche gonfiati. Scolare con una schiumarola e stenderli su di un canovaccio bagnato(fig.9). Continuare questa operazione fino ad esaurimento del composto.
Trasferire gli gnocchi in una pirofila o in piccole pirofile individuali imburrando bene il fondo e coprire con la salsa mornay .Distribuire in superficie qualche fiocchetto di burro, una spolverata di gruyère, quindi gratinare in forno a 180° per circa 20 minuti, finché gli gnocchi si gonfiano e prendono un bel colore dorato. Per permettere una doratura uniforme  si può attivare verso fine cottura un minuto il grill. 
Servire subito.
SALSA MORNAY

50g di burro, 50g di farina, 500g di latte, 200g di panna, 50g di gruyère

grattugiato, 20g di parmigiano, 2 tuorli d’uovo , 2 cucchiai di burro, sale, 

pepe bianco, noce moscata.

In una casseruola far sciogliere il burro, unire la farina e lavorare con una frusta stemprando con poco latte freddo, sciogliere bene in modo che non si formino grumi, unire il resto del latte, salare e portare ad ebollizione mescolando con la frusta(fig.10), a fine cottura togliere dal fuoco, unire due tuorli d'uovo leggermente battuti con qualche cucchiaio di panna, infine aggiungere la restante panna, i formaggi e per ultimo e facoltativo il burro, mescolare molto bene(fig.11).


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