Sembra
che il carrello intelligente per fare la
spesa sia semplicemente
un’utopia, poco male, chi ha fretta continuerà ad usare semplicemente il
salvatempo, forse, invece, occorrerebbe concentrare le ricerche per realizzare
il carrello repellente, che aiuti a rifiutare l’acquisto di cibi poco sani,
atmosfericamente trattati, trasformati, manipolati, quindi maggiormente soggetti ad
alterazioni e ad utilizzo di additivi e conservanti.
Mentre sono
in sosta forzata alla cassa, sempre ,viziosamente, mi scopro ad osservare il
contenuto dei carrelli vicini al mio, spesso abbondano i prodotti pronti, semi-
pronti, surgelati e non, poi
il mio sguardo si alza verso l’acquirente anche se so già chi mi troverò
davanti; la giovane coppia uscita dal lavoro che discute se arrostire o bollire i due grossi wurstel che sono
morbidamente appoggiati sul sacchetto d’insalata già lavata, mentre due barattoli di salse rotolano
scontrandosi allegramente; la mamma seguita da prole che nel tragitto fra la
palestra del figli e la propria ha sostato per acquistare velocemente la cena a
base di bastoncini di pesce pre-fritti e un sacchetto gigante di patatine fritte ; la pigra massaia stufa di cucinare che ha optato per qualcosa di surgelato da saltare
velocemente in padella; il giovanotto o la ragazza single che risolvono la cena con un pezzo di pizza
rinsecchita o un gommoso cellofanato panino
da hamburger che giace vicino all’italiana svizzerina, la quale non ha perso lo
smagliante colore rosso vivo neppure se da due giorni si abbronza sotto le luci
accese del reparto macelleria . Miracolo!? Direi di sì, visto che la mia carne macinata cambia colore
dopo poche ore.
Guardo le
povere materie prime raccolte nel mio carrello che è visibilmente più antiquato,
un pacco di farina, burro, uova, zucchero, uno di pasta di kamut, un cesto
d’insalata, dei topinambur, un sacchetto di verdi e terrosi spinaci, quattro
carciofi, un grosso pezzo di melino, mele e arance.
I colori
naturali dei prodotti che sto per pagare non possono competere con i lucidi e
colorati involucri dove saltano agli occhi ben note scritte
pubblicitarie e personaggi simpatici, buffi e famosi fanno capolino.
Decisamente
il mio carrello appare cromaticamente più mesto, ma penso alla pasta e ai
biscotti che conto di preparare, sorrido a quegli sconosciuti che non possono
capire con quale gioia accenderò forno e fornelli.
PASTA
DI KAMUT ALLA GERUSALEMME
Ingredienti per 4 persone: 360g di pasta di kamut,
4 carciofi, 2 o 3 topinambur, prezzemolo tritato q.b, 1 limone biologico, 40g
di ricotta salata o pecorino in scaglie, 2 spicchi d’aglio fresco, un
cipollotto bianco, olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Pulire i carciofi eliminando le foglie fibrose e i gambi.
Spuntarli abbondantemente e svuotarli dal fieno interno e porli
in acqua fredda e succo di limone. Sbucciare i topinambur e affettarli piuttosto sottilmente, asciugarli con della carta assorbente da cucina.
Mettere in una casseruola l’olio aggiungere i topinambur e farli
rosolare bene.
Scolare in un piatto e salare.
Mettere nell’olio due spicchi d’aglio interi, un cipollotto fresco tritato, far appassire unendo poca acqua.
Aggiungere i carciofi affettati.
Saltare i carciofi mantenendoli croccanti, se necessario
aggiungere poca acqua o brodo vegetale, regolare di sale e pepe, eliminare
l’aglio. Tritare finemente il prezzemolo e a parte anche la scorza
del limone biologico(parte gialla).
Lessare la pasta al dente in acqua salata, scolare nella padella con i carciofi,
mescolare.
Aggiungere le fettine di topinambur, la ricotta a scaglie,
il prezzemolo e la scorza di limone tritata.
Cookies
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Ingredienti:
burro salato 150g (o normale al quale aggiungeremo 1 cucchiaino raso di sale)
100g di zucchero semolato, 100g di zucchero di canna chiaro, 1 uovo, farina
300g , 1/2 cucchiaino di bicarbonato, 3
cucchiai di sciroppo d'acero, 150g di cioccolato tritato o in gocce, 150g di noci pecan o mandorle o anacardi o altra frutta secca
tritata grossolanamente.
In una ciotola montare il burro morbido con lo
zucchero semolato, fino a ottenere una crema chiara e morbida, aggiungere
sale e zucchero di canna, poi l'uovo e
lo sciroppo d’acero, infine la farina setacciata con il bicarbonato, senza
lavorare troppo(fig.1), per ultime unire le gocce di cioccolato(fig.2) e la frutta
secca(fig.3). Quando si avrà un composto sodo e leggermente appiccicoso, dividerlo in parti per formare dei cilindri di circa 4cm di diametro(fig.4). Avvolgerli con pellicola(fig.5)
e farli riposare nel frigo per almeno 5 ore, infine toglierli dalla
pellicola (fig.6 ), affettare i cilindri a fette spesse circa un centimetro(fig.7).
Riscaldare
il forno a 180°.
Porre i
biscotti crudi su una teglia rivestita con carta da forno, avendo cura
di lasciare un po' di spazio tra ogni biscotto(fig.8).
Cuocere per circa 15/20 minuti, fino a quando i biscotti
saranno dorati.
Far raffreddare su una griglia(fig.9- fig.10).
Questi biscotti si mantengono a lungo e sono
adatti per essere regalati in occasione di una ricorrenza speciale.
Dopo averti salutata dalla mia postazione di CASSIERA...leggo le tue impressioni sui "carrelli della spesa"...e non posso fare altro che condividere il tuo pensiero!
RispondiEliminaEvviva i carrelli antiquati!!!
Antonella P.
Grazie per la tua solidarietà!!
RispondiEliminaIvana