A tutti i miei ex alunni che dopo quaranta anni di lavoro sono davvero tanti.
Da tempo erano pensieri reali quelli che mi accompagnavano
al sonno e al risveglio.
Quando avevo smesso di sognare?
Quando avevo capito che i miei
desideri rubavano alla vita degli altri; non sognavo di me ma di coloro che più
amo, e i miei sogni rischiavano di apparire come aspettative da non deludere.
Seduta in aula, nel silenzio
dell’attesa per l’arrivo scalpitante dei miei alunni di quinta, affiorano i
ricordi del loro primo giorno di scuola. Cinque anni fa. Il primo giorno di quella
classe di bambini che credevo essere l’ultima per me.
Allora ero ignara del fatto che
avrei dovuto combattere per essere accettata e amata, per conquistare la
fiducia e la stima come insegnante, perché, fino a quel momento, tutto questo
era semplicemente sempre avvenuto.
Fu subito evidente come loro mi
vedevano.
Un biondino, che si era disegnato
con lo zaino sulle spalle all’ingresso della scuola, si avvicinò per chiedermi
quale colore potesse usare per i suoi capelli,
gli risposi, indicando le mie meches, che per i capelli biondi poteva
usare il giallo. Tornò poi a mostrarmi la testa del suo ritratto ben colorata
e, serio, mi comunicò:
-Tu non hai i capelli gialli come
me, i tuoi sono bianchi!
Il palese fallimento estetico per
coprire i miei capelli maturi fu uno dei tanti segni; altri episodi poi mi
diedero la consapevolezza di come loro mi vedevano, una vecchia signora.
Cominciai a percepire che non si
avvicinavano troppo, che mi osservavano con sguardo critico. Insomma, non piacevo…con
le rughe, gli occhiali sul naso…non potevo dar loro torto, era difficile
da accettare anche per me. Per superare questa distanza ho attivato la capacità
di mettermi in gioco; il mio modo di lavorare si è fatto, quindi, sempre più
appassionato, ho studiato per migliorare la metodologia di insegnamento, per
risvegliare l’interesse e per creare un gruppo coeso del quale anche io fossi
veramente parte.
Ho cominciato a sognare di nuovo
su di me attraverso loro.
Adesso so che questi ragazzini mi
apprezzano pur essendo consapevoli dell’età ancora più avanzata della loro
maestra, perché ogni giorno, insieme, ci impegniamo, scopriamo, ci divertiamo e
fatichiamo.
Quando, durante le vacanze
estive, incontro qualcuno di loro in giro per il quartiere, mi rendo conto che
quella corsa per salutarmi e quel: -Mi manchi!- pronunciato spontaneamente sono
la mia conquista.
Qualche tempo fa ho detto loro
che sarebbero stati i miei ultimi alunni perché, avendo raggiunto il
quarantesimo anno di insegnamento, sarei andata in pensione,.
La voce di M. prontamente ha
dichiarato:
-No, non farlo! Interrompi una
brillante carriera!
Non credo che la “carriera” di una maestra in questa
nostra società possa definirsi brillante, ma ho capito di aver realizzato il
mio sogno, il desiderio che fra l’insegnante e i suoi alunni nasca qualcosa che
semplicemente si chiama affetto ma magicamente diventa stima, esempio di vita,
voglia di imparare e curiosità di conoscere.
La pensione per ora è sfumata, ma
questo è il sogno che cercherò ancora di realizzare.
Per gli alunni della VB una divertente torta, offerta dalle insegnanti Antonella, Elena, Ivana e Laura, con il grande augurio che il loro
percorso scolastico e di vita possa continuare serenamente.
PASTA DI ZUCCHERO
Ingredienti: 500g di
zucchero a velo, 50 g di glucosio(si acquista in qualsiasi farmacia o in negozi
specializzati a Prato la trovi da Coleschi a Vergaio) si può sostituire con
miele di acacia o millefiori, 20/30 ml di acqua, 2 fogli e1/2 di colla di pesce
(5g), 15g di burro(facoltativo), coloranti alimentari in gel o in polvere o
liquidi con questi ultimi fare attenzione e tenere a portata di mano lo
zucchero a velo per ripristinare la densità.
La pasta di zucchero(fondant)
è una pasta modellabile, dalla consistenza simile alla plastilina, si ottiene con zucchero a velo, glucosio, colla
di pesce e acqua.
La pasta di zucchero viene utilizzata in cucina per decorare torte e dolcetti come ad esempio i famosissimi cupcake.
Al naturale si presenta come una pasta elastica dal colore bianco, ma può essere anche colorata con coloranti alimentari, è sufficiente aggiungere alla pasta di zucchero poco colorante alla volta, sempre impastando, finché non si sarà raggiunta la tonalità desiderata.
La pasta di zucchero viene utilizzata in cucina per decorare torte e dolcetti come ad esempio i famosissimi cupcake.
Al naturale si presenta come una pasta elastica dal colore bianco, ma può essere anche colorata con coloranti alimentari, è sufficiente aggiungere alla pasta di zucchero poco colorante alla volta, sempre impastando, finché non si sarà raggiunta la tonalità desiderata.
Preparazione:
Mettere la colla di pesce in ammollo in acqua fredda per farla ammorbidire (fig1).Mettere
il glucosio (o il miele )in un pentolino a fondo spesso insieme all’acqua,
strizzare quindi la colla di
pesce e aggiungerla allo sciroppo con il glucosio, unire anche il burro, scaldare
a bagnomaria senza però portare a bollore (è fondamentale non far bollire il composto)(fig.2).
Setacciare lo zucchero a velo in una ciotola o frullarlo nel
robot per eliminare eventuali grumi (fig.3)e aggiungere lo sciroppo(fig.4),
quindi azionare il robot per pochi secondi(si può impastare anche a mano fino a far assorbire completamente lo
zucchero a velo)(fig.5).Non appena l’impasto comincia a diventare una palla, spegnere il robot.Trasferire
il composto su di una spianatoia spolverizzata con zucchero a velo e continuare a lavorare
aggiungendo zucchero a velo fino a che l’impasto sarà liscio ed omogeneo e non
si appiccicherà più alle mani.L'impasto
diventerà di un perfetto bianco
candido(fig.6 ), ma se si desidera ottenere
una pasta di zucchero colorata, dividerla in panetti e
aggiungere il colorante desiderato(fig.7). Continuare a lavorare energicamente
il panetto fino a che il colorante si sarà assorbito e il colore sarà uniforme
e se si desidera un colore più intenso si deve aggiungere altro colorante poco
alla volta(fig8).
Conservazione:
Infine
avvolgere la pasta di zucchero con della pellicola trasparente
e conservarla in un sacchetto ben sigillato in un luogo fresco e asciutto fino
al momento di utilizzarla.Si conserva
fino a 2 mesi.
Uso :
Al momento dell’utilizzo il
panetto di pasta di zucchero naturalmente sarà duro e quindi di difficile
lavorazione, si dovrà scaldare pochissimi secondi nel forno a microonde oppure
vicino ad una qualunque fonte di calore.Appena si può modellare procedere a dare le forme desiderate (ved.presentazione).Per incollare le decorazioni fra
loro usare uno sciroppo di acqua e zucchero a velo ottenuto mescolando a freddo
i due ingredienti.
Per decorare le torte con decorazioni di pasta di
zucchero basta incollarle sulla superficie con ghiaccia reale.(ved. Indice delle ricette: Torta lievitata alla crema)
Per la
ghiaccia:
150/200g di zucchero a velo, 25g di chiaro d’uovo, poche gocce di limone.
Prima sciogliere con una forchetta lo zucchero con
il chiaro, poi montare con il frullino.Il limone serve a rendere la glassa più lucida.Anche la glassa si conserva ben sigillata, basta
rimontarla con un frullino per averla di nuovo morbida ed utilizzabile. PANDISPAGNA CLASSICO ALLA CREMA E CIOCCOLATA
Per il pandispagna ved. ricetta nell'indice:Pandispagna
CREME PER LA FARCITURA CREMA PASTICCIERA
Ingredienti: 1 uovo
e 1 tuorlo, 100 g. di zucchero, 10 g. di zucchero vanigliato o aroma di
vaniglia, 3 cucchiai di amido di frumento(frumina), ½ litro di latte caldo.
Montare le uova con lo zucchero e l’aroma di vaniglia in
un tegame che possa andare sul fuoco, unire l’amido di frumento continuando a
montare infine unire il latte bollente.Mettere sul fuoco
moderato e mescolare con una frusta finchè la crema non raggiunga
l’ebollizione.Lasciar cuocere cinque
minuti continuando a mescolare.Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire mescolando ogni tanto.Mettere un foglio di pellicola da cucina a contatto con la
superficie della crema e far raffreddare.Si consiglia di preparare la crema con un giorno
d’anticipo conservandola in frigo. Prima di utilizzarla montare per qualche
minuto con il frullino elettrico poi aggiungere qualche cucchiaiata di panna
montata e frullare.
CREMA DI CIOCCOLATA
Unire 100/200 g. di cioccolata fondente tritata
finemente alla crema pasticciera calda (ved. ricetta sopra ), appena tolta dal fuoco, e mescolare
velocemente con una frusta.
Se si
desidera una cioccolata dal sapore intenso aumentare la dose della cioccolata.Lasciar intiepidire
mescolando ogni tanto.Mettere un foglio di pellicola da cucina a contatto con la
superficie della cioccolata e far raffreddare.Si consiglia di preparare la crema di cioccolata con un
giorno d’anticipo conservandola in frigo.Prima di utilizzarla montare per qualche minuto con il
frullino elettrico.
Copertura di
cioccolato
Far fondere il cioccolato a bagnomaria.Spalmarlo tiepido su un pezzo di pellicola della
misura della torta, cercando di fare uno strato di cioccolato di qualche millimetro. Attendere qualche minuto
poi capovolgere e far aderire bene la
pellicola ovunque sulla torta modellando
a piacere con le mani o con una spatola.Se la torta non è completamente coperta si può ripetere il procedimento di copertura con
altri pezzi di pellicola.La copertura di cioccolato potrà essere più spessa
aumentando lo spessore di cioccolato fuso.I più inesperti potranno le prime volte ottenere
una copertura con pieghe casuali comunque con un gradevole effetto decorativo.Chi volesse volutamente
ottenere una copertura grettata potrà mantenere la pellicola, invece che stesa,
leggermente raggrinzita
Ivana!! Sono la Martina è bellissima la torta e è vero Ti vogliamo tanto tanto bene!
RispondiEliminaGrazie Martina, ricambio con tutto il cuore il tuo affetto.Un bacione.
RispondiEliminaIvana
Il sogno più bello è quello dei tuoi alunni quando da adulti penseranno a te che ti godi la pensione ^-^
RispondiEliminaBella torta Maestra con le meches ;)
Simona
Mi sono iscritta a nome del ns blog collettivo. Spero non ti disturbi
Speriamo di godersela...la pensione!
EliminaRicordati sono in attesa della ricetta dei bomboloni!!Un abbraccio
Ivana