Dolce ricordo quello del castagnaccio che preparava la mamma.
Su una mensola della cucina stava il vaso di terracotta dove si conservava la farina di castagne, veniva riempito all’inizio dell’inverno e mano a mano il contenuto scemava.
La cucina era fredda e umida , per fortuna nei giorni gelidi giungeva in aiuto col suo tepore la cucina economica… funzionava a legna ed era strutturata in modo da poter servire come stufa, scalda acqua, asciuga panni, per le cotture e possedeva anche una sorta di forno rudimentale, insomma una benedizione per quei tempi.
Quando la mamma dichiarava di fare il castagnaccio io e mia sorella felici, perché di cose dolci allora se ne faceva la voglia, ci disponevamo intorno al tavolo pronte a collaborare, schiacciare le noci, tagliuzzare i fichi secchi e mangiucchiare svelte, svelte di nascosto qualche pinolo .
Quando la mamma faceva cadere la farina di castagne nel setaccio, scendevano batuffoli provocati dall’umidità, noi catturavamo i più grossi e li mettevamo in bocca , la farina ci murava la bocca, si incollava al palato e i soffi delle risate la spingevano anche nel naso, quasi soffocavamo, poi la saliva giungeva in aiuto, inumidiva il boccone e finalmente il sapore di castagna invadeva la bocca, infine con le dita dovevi staccare dal palato l’ultima crosta.
Intanto la mamma continuava il suo lavoro ma senza insistere troppo con il setaccio, per lasciare alcuni grumi di farina in modo che noi potessimo deliziarcene e svelte le manine catturavano quelle rustiche caramelle.
La mamma stemprava la farina con l’acqua, ci tuffavamo le dita, mai sazie di quella golosità, poi la teglia spariva nel forno, l’odore del castagnaccio si mischiava a quello del fumo di legna e noi, accovacciate su delle piccole seggioline, impagliate dal babbo, ci mettevamo di guardia con i nasetti incipriati di farina dolce.
Su una mensola della cucina stava il vaso di terracotta dove si conservava la farina di castagne, veniva riempito all’inizio dell’inverno e mano a mano il contenuto scemava.
La cucina era fredda e umida , per fortuna nei giorni gelidi giungeva in aiuto col suo tepore la cucina economica… funzionava a legna ed era strutturata in modo da poter servire come stufa, scalda acqua, asciuga panni, per le cotture e possedeva anche una sorta di forno rudimentale, insomma una benedizione per quei tempi.
Quando la mamma dichiarava di fare il castagnaccio io e mia sorella felici, perché di cose dolci allora se ne faceva la voglia, ci disponevamo intorno al tavolo pronte a collaborare, schiacciare le noci, tagliuzzare i fichi secchi e mangiucchiare svelte, svelte di nascosto qualche pinolo .
Quando la mamma faceva cadere la farina di castagne nel setaccio, scendevano batuffoli provocati dall’umidità, noi catturavamo i più grossi e li mettevamo in bocca , la farina ci murava la bocca, si incollava al palato e i soffi delle risate la spingevano anche nel naso, quasi soffocavamo, poi la saliva giungeva in aiuto, inumidiva il boccone e finalmente il sapore di castagna invadeva la bocca, infine con le dita dovevi staccare dal palato l’ultima crosta.
Intanto la mamma continuava il suo lavoro ma senza insistere troppo con il setaccio, per lasciare alcuni grumi di farina in modo che noi potessimo deliziarcene e svelte le manine catturavano quelle rustiche caramelle.
La mamma stemprava la farina con l’acqua, ci tuffavamo le dita, mai sazie di quella golosità, poi la teglia spariva nel forno, l’odore del castagnaccio si mischiava a quello del fumo di legna e noi, accovacciate su delle piccole seggioline, impagliate dal babbo, ci mettevamo di guardia con i nasetti incipriati di farina dolce.
Questo dolce non è il vero castagnaccio, la cui ricetta mi sembra abbastanza scontata, ma è un dolce ugualmente di facile esecuzione che ha negli ingredienti la farina di castagne, il suo sapore ricorda vagamente quello del castagnaccio.
L'ho gustato qualche anno fa, preparato dalla signora Maria, nonna di due fratelli miei alunni in periodi diversi, la quale mi ha gentilmente passato la ricetta, ad onor del vero lei l'ha intitolata dolce brutto buono. A me è piaciuto, quindi vi propongo la ricetta, alla quale ho apportato qualche leggera modifica.
DOLCE CASTAGNACCIO
Ingredienti: 120 g di farina di castagne, 80g di farina tipo 00, 60g d’olio di riso, 110 g di zucchero, 2 uova intere, 2 yogurt ai cereali , 1 cucchiaino scarso di bicarbonato, 1 cucchiaino scarso di lievito per dolci, 1 pizzico di sale, 30g di pinoli, 30g di scaglie di cioccolato.Mescolare zucchero e olio fino a formare un po’ di schiuma(fig. 1).
Aggiungere le due uova(fig.2) e montare(fig.3), poi lo yogurt(fig.4), il pizzico di sale, unire poi i due tipi di farina setacciati insieme al lievito e al bicarbonato(fig.5) e amalgamare con cura (fig.6 –fig.7 ).
Aggiungere all’impasto 2/3 dei pinoli interi o sminuzzati grossolanamente e la cioccolata (fig.8), cospargere la superficie con i rimanenti(fig.9).
Imburrare e infarinare la tortiera o foderarla con la carta da forno, preriscaldare il forno a 170°/180° e cuocere per circa 30 minuti(fig.10)
Sformare e far raffreddare su una gratella poi servire(fig.11).
Questo dolce, grazie alla farina di castagne, resta morbido a lungo (fig.12).
Si può sostituire la cioccolata con uvetta e si possono utilizzare anche noci e fichi secchi proprio come un comune castagnaccio.
Dolce castagnaccio from Cucinare Storie
QUESTA INVECE LA RICETTA DEL CASTAGNACCIO COME LO PREPARAVA LA MAMMA CON QUALCHE PICCOLA VARIAZIONE APPORTATA DA ME.
QUESTA INVECE LA RICETTA DEL CASTAGNACCIO COME LO PREPARAVA LA MAMMA CON QUALCHE PICCOLA VARIAZIONE APPORTATA DA ME.
CASTAGNACCIO
Ingredienti per una teglia 30x22: 500 g circa di farina di castagne, 1 cucchiaio di zucchero(facoltativo), 1 pizzico di sale. acqua q.b, 2 cucchiai di pinoli, 8 noci, 5 fichi secchi, 4 cucchiai di olio extravergine, 2 rametti di rosmarino, 1/2 cucchiaino di lievito per dolci .
Preparare l'olio al rosmarino.Lavare il rosmarino e farlo asciugare bene.Scaldare appena il rosmarino in olio poi lasciar raffreddare più riposa più si aromatizza l'olio.
Io tengo sempre pronta una bottiglia con olio aromatizzato.
Setacciare la farina per eliminare i classici grumi.
Tagliare a pezzetti i fichi secchi, le noci sgusciate ed unire i pinoli interi.
Aggiungere alla farina di castagne poca acqua fredda per volta fino ad ottenere una pastella piuttosto densa ma comunque fluida. Unire lo zucchero , il pizzico di sale ed il lievito.
Aggiungere alla pastella la frutta secca e versare in una teglia imburrata e infarinata.
Condire a filo con l'olio aromatizzato al rosmarino.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.
Se desidera un castagnaccio meno unto allora lasciate che si formi una leggera crosta in forno e ungetelo dopo con l'olio al rosmarino spennellandolo sulla superficie.Quando cuoce si formeranno le classiche crepe.
Il castagnaccio è al meglio del suo sapore se gustato tiepido.
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