La cicala e la formica
C’era una volta un’estate calda calda, e una giovane donna a cui non piaceva né sudare né far fatica. Le piaceva fare shopping, andare in palestra e dall'estetista, uscire con gli amici, ascoltare musica, viaggiare.
Nel suo condominio, abitava un'altra giovane donna sempre indaffarata a lavorare, pulire casa , fare spesa e cucinare.
Le due donne erano all'opposto, le persone che le osservavano le avevano soprannominate la cicala e la formica per prenderle in giro nei loro eccessi.
Si conoscevano di vista,si salutavano cortesemente scambiando qualche parola, non erano curiose o invidiose della vita l'una dell' altra.
Alla signorina cicala era capitata a fine estate la possibilità di un viaggio omaggio per due persone, ma tutte le sue amiche si erano già organizzate. Le venne in mente di proporre alla signorina formica di occupare il secondo posto libero per il viaggio e quando la intravide scendere a gettare un bidone colmo di immondizia prese il suo piccolo sacchettino di scarti e la raggiunse.
Grazie mille per l’invito –signorina cicala– sono già stata in vacanza e in questi ultimi giorni di ferie sono molto indaffarata a mettere via provviste per l’inverno e a sistemare la mia casetta prima di rientrare nel pieno del lavoro, faccio orari impossibili e il più delle volte non ho tempo per fare la spesa o pulire, così mi organizzo, per questo mi vedi così indaffarata in questo periodo.
– Ma l’estate è ancora lunga – continuò la cicala – e l’inverno ancora lontano. Se fossi te non mi preoccuperei così tanto.
La formica scosse un po’ la testa e declinò di nuovo l'invito.
– Fai come vuoi, formicuzza mia. Io intanto mi godo questo viaggio imprevisto.
Ma i giorni e poi i mesi passarono veloci, ed ecco che, puntuale, arrivò l’inverno, con le lunghe giornate di lavoro.
La cicala rientrava molto tardi arrabattandosi come poteva, recuperando al volo in qualche negozio bangla qualcosa da mangiare.
Vagando vagando, una sera in cui il buio era sceso molto presto non trovò negozi aperti e a casa la aspettava il triste freddo deserto del suo frigorifero e il disordine che regnava perenne.
Cicala e formica casualmente si incontrarono.
La formica la invitò per un aperitivo da lei. La porta si aprì mostrando una casa piccola ma ordinata,dall’interno si sentiva arrivare un bel calduccio e un odorino di cibo molto invitante.
La signorina cicala infreddolita apprezzò il conforto di quelle mura e del buon cibo preparato tanto velocemente attingendo alle scorte. Forse doveva rivedere qualcosa nella sua vita.
Passarono la serata a sgranocchiare biscotti e a guardare le foto del viaggio della cicala. La formica pensò che anche lei doveva rivedere qualcosa nella sua vita, in fondo aveva perso una bella occasione.Morale: chi non fa nulla, non ottiene niente, è per questo che bisogna impegnarsi ma non troppo perchè è vero anche che ogni lasciata è persa .
C’era una volta un’estate calda calda, e una giovane donna a cui non piaceva né sudare né far fatica. Le piaceva fare shopping, andare in palestra e dall'estetista, uscire con gli amici, ascoltare musica, viaggiare.
Nel suo condominio, abitava un'altra giovane donna sempre indaffarata a lavorare, pulire casa , fare spesa e cucinare.
Le due donne erano all'opposto, le persone che le osservavano le avevano soprannominate la cicala e la formica per prenderle in giro nei loro eccessi.
Si conoscevano di vista,si salutavano cortesemente scambiando qualche parola, non erano curiose o invidiose della vita l'una dell' altra.
Alla signorina cicala era capitata a fine estate la possibilità di un viaggio omaggio per due persone, ma tutte le sue amiche si erano già organizzate. Le venne in mente di proporre alla signorina formica di occupare il secondo posto libero per il viaggio e quando la intravide scendere a gettare un bidone colmo di immondizia prese il suo piccolo sacchettino di scarti e la raggiunse.
Grazie mille per l’invito –signorina cicala– sono già stata in vacanza e in questi ultimi giorni di ferie sono molto indaffarata a mettere via provviste per l’inverno e a sistemare la mia casetta prima di rientrare nel pieno del lavoro, faccio orari impossibili e il più delle volte non ho tempo per fare la spesa o pulire, così mi organizzo, per questo mi vedi così indaffarata in questo periodo.
– Ma l’estate è ancora lunga – continuò la cicala – e l’inverno ancora lontano. Se fossi te non mi preoccuperei così tanto.
La formica scosse un po’ la testa e declinò di nuovo l'invito.
– Fai come vuoi, formicuzza mia. Io intanto mi godo questo viaggio imprevisto.
Ma i giorni e poi i mesi passarono veloci, ed ecco che, puntuale, arrivò l’inverno, con le lunghe giornate di lavoro.
La cicala rientrava molto tardi arrabattandosi come poteva, recuperando al volo in qualche negozio bangla qualcosa da mangiare.
Vagando vagando, una sera in cui il buio era sceso molto presto non trovò negozi aperti e a casa la aspettava il triste freddo deserto del suo frigorifero e il disordine che regnava perenne.
Cicala e formica casualmente si incontrarono.
La formica la invitò per un aperitivo da lei. La porta si aprì mostrando una casa piccola ma ordinata,dall’interno si sentiva arrivare un bel calduccio e un odorino di cibo molto invitante.
La signorina cicala infreddolita apprezzò il conforto di quelle mura e del buon cibo preparato tanto velocemente attingendo alle scorte. Forse doveva rivedere qualcosa nella sua vita.
Passarono la serata a sgranocchiare biscotti e a guardare le foto del viaggio della cicala. La formica pensò che anche lei doveva rivedere qualcosa nella sua vita, in fondo aveva perso una bella occasione.Morale: chi non fa nulla, non ottiene niente, è per questo che bisogna impegnarsi ma non troppo perchè è vero anche che ogni lasciata è persa .
Io sono più formica che cicala e dedicarmi alla mia dispensa mi diverte, l'estate è forse il momento più idoneo per conserve e provviste che certamente rendono più organizzata la mia cucina.Una delle cose che preferisco fare oltre a essiccare aromi, preparare conserve o confetture, è congelare alcuni prodotti quali ad esempio i pomodori in modo da poterli gustare anche in inverno senza comprare i costosi e scipiti prodotti di serra.
Questa preparazione si può fare con qualsiais tipo di pomodoro ciliegino, pachino, datterino roma, sconsiglio i datterini gialli per i quali trovo migliore questa conservazione http://cucinarestorie.blogspot.com/2018/08/fresca-verita.html poichè altrimenti perdono il loro bel colore.
Pomodori canditi da inverno
Scottare per qualche minuto in acqua bollente i pomodori.
Scolare e far raffreddare recuperando l'acqua di colore bianco che rilasciano( si potrà utilizzare per preparare una gelatina ved. ricetta che segue) .
Spellare.Consevare le bucce e far scolare i pomodori spellati .Conservando di nuovo l'acqua che sarà rossa( si potrà utilizzare per preparare un condimento profumato per zuppe ved. ricetta che segue).
Mettere i pomodori su carta forno e tenere un'ora a 55°/60° in forno ventilato con lo sportello leggermente aperto o in essiccatore sulle apposite stuoie.
I pomodori si asciugheranno mantenendo colore vivo e aspetto lucido.
Per conservare mettere in vaschette e congelare.
O ancora meglio congelare in vassoio foderato di pellicola ed una volta induriti conservare i pomodori in sacchetti.
In questo modo non si attaccheranno fra loro e potranno essere usati singolarmente.Adatti per essere saltati in padella per la preparazione di primi o altri piatti.
Olio alla polvere di pomodoro
Far essiccare le bucce in forno ventilato 55°/60° o in essiccatore.
Tritarle più finemente possibile.
Mettere in un vasetto 3 cucchiaini di polvere di bucce e coprire con olio extravergine.Lasciare in infusione per alcuni giorni sciabordando il vasetto ogni tanto.Condire con questo olio la pasta e profumare con basilico e/o peperoncino.
Gelatina di acqua di pomodoro
Sciogliere a freddo nell'acqua di pomodoro la maizena mettere al fuoco finchè non si otterrà una gelatina abbastanza fluida e trasparente.
Sciogliere a freddo nell'acqua di pomodoro la maizena mettere al fuoco finchè non si otterrà una gelatina abbastanza fluida e trasparente.
Contenitori di pomodoro da farcire
Spellare i pomodori,
Scavare con un dito all'interno in modo da far uscire i semi.
Mettere i pomodori su carta forno e tenere un'ora a 55°/60° in forno ventilato con lo sportello leggermente aperto o in essiccatore sulle apposite stuoie.
I pomodori si asciugheranno mantenendo colore vivo e aspetto lucido.
Condire con sale , pepe, olio extravergine e aromi e conservare in frigorifero.
Questi piccoli contenitori di pomodoro si conservano fino a una settimana in frigorifero e vari mesi in congelatore.Si possono riempire a piacere con creme mousse o altri ingredienti facendoli diventare un contorno o un finger da aperitivo.
Acqua di pomodoro aromatizzata .
Condire l'acqua di pomodoro filtrata con foglie di basilico spicchi d'aglio interi sale, pepe, olio extravergine.
L'acqua di pomodoro(parte rossa) ottenuta dallo sgocciolamento dei pomodori spellati si puo usare come base di zuppe o come salsa fredda di accompagnamento immergendo piccole mozzarelle e dadi di pane arrostito e condito insomma potrà essere utilizzata con fantasia non solo in cucina ma anche nella preparazione di cocktail.
Zuppa di pesce all'acqua di pomodoro
Ingredienti per 6 persone: 1 polpo. 1 limone , 1 piccola, cipolla, i carota , 1 costa di sedano, 1/2 kg di vongole veraci, 1/2 kg fi calamari, 4 o 5 friselle, basilico, 2 spicchi d'aglio, sale pepe, olio extravergine , acqua di pomodoro.
Far cuocere il polpo in pentola a pressione per circa 30' con gli odori, 1/2 limone a fette e acqua a coprire.
Far raffreddare nell'acqua di cottura.
Saltare velocemente per alcuni minuti i calamari in padella con olio.
Condire con prezzemolo tritato e 1 cucchiaio di succo di limone
Far aprire le vongole in poco olione lla stessa padella di cottura dei calamari.
Raccoglie il fondo di cottura e filtrare.
Spezzare le friselle nei contenitori dove si servirà la zuppa
Condire le friselle con qualche cucchiaio di acqua di cottura Adagiare le vongole.
I calamari e un tentacolo di polpo.
Irrorare abbondantemente con l'acqua di pomodoro aromatizzata dalla quale si sarà eliminato basilico e aglio e servire la zuppa.