Ci importava poco del freddo ma aspettavamo con impazienza
la neve.
La mamma ci svegliava con insolita allegria nella voce e ci invitava a guardare dalla finestra.
Mentre il naso restava appiccicato ai freddi vetri e gli occhi rubavano quell'incanto di bianco i nostri piedi scalpitavano e le nostre mani si preparavano al gelido contatto.
Non avevamo tessuti impermeabili da indossare quindi la mamma ancora prima di svegliarci aveva già messo in caldo vicino alla stufa un cambio di indumenti, sapeva per esperienza che saremmo rientrati bagnati fino alle mutande.
Le battaglie con le palle di neve, gli sci improvvisati con canne e tavolette di legno, l'omino di neve, riempivano le ore dei giochi finché il gelo e l'umidità assorbita non ci facevano mollare. Tristemente sapevamo che il giorno dopo tutto sarebbe cambiato, il candore scomparso in una fangosa poltiglia o ridotto a immobile ghiaccio.
Senza abiti adatti e attrezzatura noi godevamo di quel tempo nevoso. La sera a tavola i nostri volti arrossati dal freddo si affacciavano su una minestra fumante, ottimo antidoto per tutto il freddo incamerato.
Adesso la morsa del freddo è chiamata colpevole annunciando il dramma dei senza tetto o dei terremotati. Tutti siamo sinceramente toccati e dispiaciuti per i disagi che queste persone devono patire ma il freddo non ha colpa, piuttosto è l'incuria dell'uomo, la sua incapacità di affrontare i problemi con soluzioni in tempi appropriati. L'inverno è la stagione del freddo che ogni tanto si fa eccezionale e questo non lo definirei tanto anormale, sono gli uomini semplicemente imprevidenti e socialmente inadeguati.
La mamma ci svegliava con insolita allegria nella voce e ci invitava a guardare dalla finestra.
Mentre il naso restava appiccicato ai freddi vetri e gli occhi rubavano quell'incanto di bianco i nostri piedi scalpitavano e le nostre mani si preparavano al gelido contatto.
Non avevamo tessuti impermeabili da indossare quindi la mamma ancora prima di svegliarci aveva già messo in caldo vicino alla stufa un cambio di indumenti, sapeva per esperienza che saremmo rientrati bagnati fino alle mutande.
Le battaglie con le palle di neve, gli sci improvvisati con canne e tavolette di legno, l'omino di neve, riempivano le ore dei giochi finché il gelo e l'umidità assorbita non ci facevano mollare. Tristemente sapevamo che il giorno dopo tutto sarebbe cambiato, il candore scomparso in una fangosa poltiglia o ridotto a immobile ghiaccio.
Senza abiti adatti e attrezzatura noi godevamo di quel tempo nevoso. La sera a tavola i nostri volti arrossati dal freddo si affacciavano su una minestra fumante, ottimo antidoto per tutto il freddo incamerato.
Adesso la morsa del freddo è chiamata colpevole annunciando il dramma dei senza tetto o dei terremotati. Tutti siamo sinceramente toccati e dispiaciuti per i disagi che queste persone devono patire ma il freddo non ha colpa, piuttosto è l'incuria dell'uomo, la sua incapacità di affrontare i problemi con soluzioni in tempi appropriati. L'inverno è la stagione del freddo che ogni tanto si fa eccezionale e questo non lo definirei tanto anormale, sono gli uomini semplicemente imprevidenti e socialmente inadeguati.
LENTICCHIE E CAVOLO NERO IN BRODO DI CURCUMA
Ingredienti per 4 persone:1 mazzetto di foglie di cavolo nero
private della costa centrale, 300g di lenticchie secche, 1 radice di curcuma fresca o 1 cucchiaio abbondante di curcuma in polvere,
sale, pepe, 1 piccola carota, 1 piccola
cipolla, 1/2 costa di sedano(o due cucchiai di preparato per brodo vegetale),
olio extravergine di oliva.
Fare un trito finissimo con carota, cipolla e sedano.
Mettere il trito nella pentola a pressione con 2 cucchiai d'olio, far
leggermente appassire.
Lavare bene il cavolo nero sfilarlo eliminando la costa centrale e tagliarlo a strisce.
Sciacquare le lenticchie.
Mettere in pentola 1 litro circa d'acqua.
Sbucciare la radice di curcuma, grattugiarla aggiungerla all'acqua.
Aggiungere sale, le lenticchie ed il cavolo nero.
Cuocere in pentola a pressione 15 minuti circa, in una normale pentola circa il
doppio del tempo.
Servire il minestrone ben caldo con olio crudo e pepe macinato.
MINESTRA
DI PATATE E CARCIOFI IN BRODO MATTO
Ingredienti per 4 persone: 2 patate, 3 carciofi, 1 mazzetto di
prezzemolo, 3 spicchi d'aglio, olio extravergine, sale, pepe, 2 o 3 baccelli di
cardamomo, curry q.b, 150g di avena integrale, 50g di grano Khorasan, semi di
sesamo e olio di sesamo q.b.
Tritare finemente aglio e prezzemolo.
Mettere nella pentola 1 litro e mezzo d'acqua, aggiungere 4 cucchiai d'olio, il
trito e il cardamomo, salare e far bollire il brodo per almeno 20 minuti.
Tostare il sesamo con poco olio di sesamo e sale.
Lavare avena e grano Khorasan e lessarli in acqua.
Mondare i carciofi eliminando le foglie più dure, tagliare i gambi togliendo la parte fibrosa più dura. Aprire a metà i carciofi, eliminare l’eventuale fieno all’interno e affettarli e tenerli in acqua acidulata con il succo di limone.
Sbucciare le patate, tagliarle a fette di circa 1,5 cm e quindi a cubetti ,
metterle in acqua.
Aggiungere al brodo le patate, e a pochi minuti dalla loro cottura anche i
carciofi.
Completare con il curry e con i grani cotti, aggiustare di sale.
Scaldare bene e servire cospargendo di sesamo tostato.
Questa ministra può essere preparata anche con pasta all'uovo
tipo quadrucci, o riso, o orzo, in tal caso i cereali vanno cotti direttamente
nel brodo di prezzemolo insieme alle patate e ai carciofi.
QUINOA
E PORRI IN BRODO DI FAGIOLI
Ingredienti per 4 persone:2 porri interi, 300 g di fagioli
toscanelli, 1 rametto di salvia, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine, sale,
pepe, 200 g di quinoa, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro(facoltativo).
Sciacquare i fagioli e cuocere in acqua con salvia, l'aglio
intero e 3 cucchiai d'olio.
Appena cotti salare e scolare i fagioli.
Affettare i due porri finemente, far appassire leggermente in olio, tenerne da
parte 4 cucchiai ancora croccanti perla decorazione.
Aggiungere ai rimanenti la quinoa ben
lavata, tostarla leggermente infine unire il brodo dei fagioli, anche
arricchito con un po' di fagioli passati. Cuocere per circa 20 minuti, dopo 10'
unire il concentrato di pomodoro se gradito.
Diluire con altro brodo di fagioli passati , secondo la consistenza desiderata.
Servire aggiungendo nei piatti alcune fettine di porro stufato e fagioli
interi.
Condire con un filo d'olio crudo e pepe macinato fresco.