lunedì 31 agosto 2015

Vacanze italiane

"Gli italiani in vacanza al mare  o in montagna, per sconfiggere l'afa di questa estate 2015, che resterà nella storia dei record di grande e lunga  calura, superando e scalzando dalla prima posizione in classifica quella del 2003."
Quali italiani in vacanza? -pensava Elisa- non certo quelli che come me sono senza lavoro.
Ormai da mesi inviava e consegnava curricola  vitae senza alcun risultato, poi a sfinirla ci si era messo anche il caldo.
L'unico refrigerio  che poteva  percepire sulla pelle proveniva non da una qualsiasi brezza marina o ombroso luogo di montagna ma dai getti dell'aria condizionata dei centri commerciali.
Metteva gli infradito e  verso le dieci scendeva al supermercato sotto casa così come si scende in spiaggia ma non doveva dimenticare il leggero golfino perché davanti ai frigoriferi le ossa si intirizzivano come per il freddo di alta montagna. Se non fosse stata molto depressa per via del "non " lavoro avrebbe potuto godere di più di quei momenti in cui spingendo il carrello poteva trovare specialità di ogni luogo italiane e ed estere proprio come se viaggiasse. Viaggiare...una delle cose che amava di più e nei momenti in cui il suo stipendio giungeva in banca si era potuta permettere qualche bella esperienza turistica. Quando le ruote del carrello si inceppavano smetteva di sognare  o ricordare e le sue imprecazioni a bassa voce non riguardavano solo la momentanea difficoltà. Molti prodotti in offerta proponevano partecipazione a  concorsi e dopo l'acquisto si poteva ottenere alla cassa una cartolina dove oltre al regolamento compariva un azzurro  mare o una verdeggiante valle, spesso prodotti inutili che lei ovviamente doveva evitare.
Quando si era trovata davanti ad una confezione di pane  carasau immediatamente l'aveva pervasa la nostalgia della Sardegna, la regione che in assoluto le aveva offerto sole e mare indimenticabili, il carrello aveva accolto le sfoglie di pane fragranti e poi aveva puntato in direzione del pesce, naturalmente surgelato, per risparmiare; si sarebbe concessa una frittura di calamari sperando di riuscire così a rievocare quella del ristorante tipico sopra la piccola baia nelle cui acque turchesi si era tuffata per giorni.
I calamari la guardavano gelidamente e il lettore salvatempo indicava già che aveva raggiunto il budget del giorno, per il resto doveva utilizzare ciò che aveva in casa. Indugiava verso la cassa poiché temeva l'onda di calore che l'avrebbe avvolta appena fuori e poi i trenta gradi di casa sua.

    PASTICCIO DI PANE CARASAU CON BRICIOLE CROCCANTI

Tagliare a pezzetti 1 carota, 1 melanzana, 2 zucchine, 1 peperone e saltali in olio  aggiungendo due pomodori maturi a pezzetti.
Preparare anche della salsa con pomodori maturi spellati olio,sale e pepe,
Lessare per alcuni minuti le sfoglie di pane carasau in acqua bollente salata.
 Cuocerne poche per volta e appena si mostrano morbide scolarle.
 Disporre uno strato in una pirofila imburrata
 Condire lo strato di pane con pomodoro e parmigiano.
 Disporre un nuovo strato di pane.

Coprire con le verdure saltate.

Condire con parmigiano e pezzetti di provola.
Fare un nuovo strato di pane, condire con il pomodoro, il parmigiano e la provola.
 Ultimare con grosse briciole di carasau croccante ed un filo d'olio. Infornare per circa 20' e servire  il pasticcio caldo o tiepido tagliandolo in porzioni.


 Consigli per la frittura:  se utilizzate calamari interi freschi o congelati, pulire i calamari e tagliarli ad anelli(si possono utilizzare anche i calamari surgelati già tagliati ad anelli e fatti decongelare ) . Passarli in poca semola rimacinata e metterli in un colino . Lasciarli infarinati a scolare  per almeno un' ora.
Preparare un mix di farina  di semola rimacinata e 1/4 di farina di riso. Passare nel miscuglio di farine i calamari e friggerli coperti in una casseruola piuttosto piccola e profonda con abbondante olio di semi di arichidi. Quando i calamari appaiono dorati scolare su carta assorbente da cucina , assaggiarli  per aggiustare  di sale e servire.







martedì 11 agosto 2015

Fra le stelle

Afa terribile, temporale, cielo oscurato,   la notte di S. Lorenzo non ci ha permesso di sognare nella scia delle stelle, ma io ho già avuto la mia notte fatata  ed ho osservato le stelle ,anzi ne  ho incrociate ben venti, e di ognuna ho potuto scorgere il desiderio  nascosto. Alcune hanno  brillato di più , altre di meno ma non importa, mi auguro che per ognuna si avveri  il sogno prescelto.
Fra le stelle non esiste stupore, forse solo una ricerca di maggior luce e visibilità.
La fortuna di un breve girotondo tenendo  per mano,  stretta, con dolce intesa, quella che brillerà sopra a tutte, è stata unica quanto inaspettata.
I pensieri occupano il tempo e sono già le 12.20. Eccomi in cucina,  mi metto all'opera con entusiasmo, il caldo non mi disturba  perché l'improvviso desiderio di preparare ciò che ho in mente sembra essere vincente.
 La cucina  di casa non può conquistare ambite stelle ma forse semplicemente per una volta lo stupore di mio marito, dato che nessuno  in famiglia  mostra 
mai  sorpresa per il fattore tempo/qualità/immagine per il quale mi impegno da tanti anni.
Impasto, taglio, cuocio, spadello con insolito brio come se qualcuno mi avesse imposto di andare a velocità stellare. Vapori e sapori si fondono, offuscano le mie sensazioni, sorrido, penso, ricordo.
Alle 13.19 avverto che è pronto sulla tavola apparecchiata per due.
Mio marito si siede e di fronte al primo piatto alza verso di me lo sguardo dicendo;-Ma quando lo hai preparato?
-Adesso!- esclamo vittoriosa.
Appare incredulo, assaggia mi fa i complimenti, ci sono riuscita, ho smosso qualcosa nel sepolcro delle abitudini.
Servo il secondo e colgo un nuovo ma silenzioso stupore, il dire  non serve, le parole rimbalzano afone sul piatto pulito.
Quando arriva il dolce mento spudoratamente , in realtà è pronto dalla sera precedente ma celato alla vista lo spaccio adesso come caduto dal cielo.
Mentre sparecchio la tavola invio foto alle stelle.
Gnocchi  al basilico e piccanti alla curcuma

Ingredienti per 4 persone : 1 kg di patate per gnocchi, 3 hg circa di farina 0, sale, pepe, due cucchiai di salsa cremosa al basilico (ved, Salsa cremosa al basilico), peperoncino in polvere q.q. curcuma q.b, burro chiarificato q.b,1 spicchio d'aglio, 5 pomodori maturi spellati, 1/2 limone, olio extravergine.

Sbollentare e pelare dei pomodori , tagliarli a pezzetti e farli saltare in olio e aglio a fuoco molto vivace  in modo che si insaporiscano senza perdere  del tutto il sapore di fresco e crudo.
Aggiungere il succo di mezzo limone, salare e pepare.
Eliminare l'aglio.
Lavare le patate, spazzolare bene per togliere ogni residuo di terra.
Lessare a vapore con la buccia.
La cottura sarà più veloce utilizzando la pentola a pressione, cuocere le patate nel cestello.
Sbucciare le patate e schiacciarle  calde  utilizzando lo schiacciapatate.
Far cadere direttamente sulla spianatoia, sul piano di marmo o sul tappetino di silicone il composto di patate passate.
Salare, lasciar intiepidire.Dividere in due parti. Aggiungere ad una parte la salsa cremosa al basilico.
Aggiungere metà farina e lavorare l’impasto.
 Iniziare subito la preparazione degli gnocchi.
Prendere l’impasto a piccole porzioni, fare dei cilindri aiutandosi se occorre con un po’ di farina e tagliare a piccoli pezzi con la lama di un coltello.
Adagiare gli gnocchi sul piano leggermente infarinato. 
Aggiungere all'altra metà di patate il peperoncino.
e la curcuma
Aggiungere metà farina e lavorare l’impasto.
Prendere l’impasto a piccole porzioni, fare dei cilindri aiutandosi se occorre con un po’ di farina e tagliare a piccoli pezzi con la lama di un coltello.
Mettere al fuoco una pentola con l’acqua per la cottura degli gnocchi.
Salare l’acqua della pentola per la cottura degli gnocchi e quando bolle gettarli pochi per volta, fare attenzione a non appiccicarli fra di loro, appena vengono a galla sono cotti.     

Scolarli bene con una ramina.
Adagiarli in padella e saltarli nel burro chiarificato.

Servire con la salsa di pomodori.


Filetto  in crema di latte
Ingredienti per 4 persone: 1 filetto di maiale o filetto di manzo(8 fette alte circa 2 cm), 250/300 g di funghi (champignon o misto funghi anche surgelati), 1 cucchiaio raso  di farina bianca più q.b per infarinare la carne, 1 bicchiere di latte, sale, pepe, olio extravergine, 1 spicchio d'aglio.


Saltare i funghi in olio con lo spicchio d'aglio intero che si eliminerà a fine cottura

Infarinare leggermente le fette di filetto.
Sigillare la carne ina padella ben calda con un filo d'olio
su entrambe i lati
Adagiare sopra le fette di carne i funghi.
Stemprare la farina con il latte freddo facendo attenzione a non formare grumi perciò aggiungere il latte lentamente
Versare la crema ottenuta intorno alla carne senza toccare i funghi.
Far sobbollire la crema finché mescolandosi con i succhi della  carne assumerà un  leggero colore ambrato
Servire il filetto con la salsa e i funghi.

 Torta bacio
Ingredienti per 6 persone :250 g di zucchero(si può usare anche lo zucchero di canna), 125 g di cioccolato, 30 g di cacao amaro in polvere, 125 g di burro, 100 g di farina, 2 uova, 1 cucchiaino di essenza di vaniglia, un pizzico di sale, 80 g  circa di nocciole tostate e tritate grossolanamente si possono utilizzare anche noci  anche quelle americane dette ”pecan”).

Fare sciogliere a bagnomaria il burro con il cioccolato tagliuzzato mescolando di tanto in tanto.Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire.
In una ciotola capiente lavorare con una frusta elettrica le uova,con il sale, lo zucchero e la vaniglia, ricavando un composto montato e omogeneo.


Incorporare il composto di cioccolato fuso.


A parte setacciare la farina e il cacao, amalgamarli evitando di lavorare eccessivamente l’impasto.

Unire le nocciole tritate grossolanamente lasciandone un po' per la copertura.




Foderare una teglia di circa 20x20 con carta forno (oppure imburrare e infarinare).
 Decorare a piacere con un po' delle nocciole tritate o nocciole intere.

Cuocere in forno a 170°/ 180° per circa 40 minuti, finché l’impasto non si sarà gonfiato e risulterà compatto al tatto. 
Lasciare raffreddare.

 La torta avrà  la crosta croccante  ma  l’interno umido.