sabato 27 febbraio 2021

IL BAGNO MARTA

Per alcuni anni non avevo  visto il mare.
Alcune vicende famigliari avevano interrotto la consuetudine del mese estivo che passavamo sul litorale pisano.
La malattia mentale della  nonna, quella fisica di mamma e la nascita della figlia di mia sorella diciannovenne avevano cambiato molte cose nella mia vita , vivendo una profonda esperienza di abbandono e diventando zia bambina ; da piccola di casa  ero retrocessa in una posizione meno gratificante e addirittura scomoda di baby sitter, in erba,  per forza.
Dopo alcuni anni  la situazione migliorò e con la voglia di riprendere la normalità  fu prenotata una casetta nel bagno Marta a Marina di Pisa. Ormai mi trovavo nel pieno dell'adolescenza, colma di rabbia e senza sapere che persona sarei voluta diventare.
Mi stavo antipatica da sola.
Mettevo a dura prova tutti ma soprattutto mia madre, in una sorta di silenziosa vendetta e rancore per l'abbandono subito.  Per fortuna mamma ne era consapevole e forse poveretta viveva un assurdo senso di colpa anche se  si era allontanata da casa non per propria volontà.
Il bagno Marta era piuttosto carino , messo a nuovo quell'anno, migliore di quelli dove avevamo alloggiato precedentemente.
Le casette erano in muratura con verande e piccoli giardini.
C'era una terrazza vista mare sulla quale si affacciava il ristorante.
La spiaggia privata era ben tenuta.
Ero partita da casa con in valigia due tesori:  un bichini di spugna leggera a righe bianche e rosa pallido con un top leggermente imbottito che migliorava le dimensioni del mio piccolo seno, e un vestito color crema con dei profili marroni, ma la cosa stupenda erano due lembi che si annodavano in mezzo al seno e chiudevano un' apertura a goccia che scendeva verso il ventre  facendo intravedere l'ombelico, insomma un abito  precursore di una moda che sarebbe esplosa molti anni dopo.
Una tragica mattina mi alzai e il mio splendido bichini era appeso, bagnato, ad asciugare, mamma  aveva approfittato del mio sonno sperando di farmene indossare un altro; restai a letto finché  potei indossarlo anche se  umido; per tutto il mese fu  solo quello.
In una splendida giornata scoprii che potevo piacere a qualcuno, nonostante il piccolo seno.
Fu una strana estate acerba e matura, di sole e di scoperte.
Imparai ad apprezzare la frittura di pesce, infatti al ristorante Marta, in una sala da pranzo con grandi vetrate che la  inondavano di sole, scoprii la bontà di quel piatto.
L'unico pesce che cucinava  mamma a casa era il baccalà e io allora  lo detestavo, mentre trovai delizioso il sapore e la consistenza di quel pesce che si presentava croccante e poi si scioglieva in bocca  con la dolcezza dei gamberi e la tenace delicatezza degli anelli di  calamaro.

Quando i piatti vivono nel ricordo è difficile replicarli.
Per molto tempo ho cercato di riprodurre quella frittura, merito sicuramente  dell'ottimo pesce e di un' abile cuoca,
Ho finalmente il modo di comprare dell'ottimo pesce e credo di aver trovato il sistema  per rendere di nuovo reale il ricordo... e il baccala? Che dire è diventato uno dei miei piatti preferiti.
 

FRITTURA DI CALAMARI

Ingredienti per 4 persone :8 calamari, 4 cucchiai di farina di riso, semola rimacinata q.b, olio di semi di arachidi.

Mettere la farina di riso in una ciotola e mescolando  diluire con acqua in modo da ottenere una pastella piuttosto fluida.

Pulire i calamari e tagliare le sacche ad anelli
Immergere i calamari nella pastella
Lasciarli immersi per alcuni minuti.
Scolare bene i calamari dalla pastella.

Passarli nella semola rimacinata scuotendo il contenitore come mostra il video.
In modo che un leggero strato di semola aderisca al pesce.
Friggere in olio di semi di arachide coperti io ho utilizzato il mio nuovo coperchio magic cooker..

Scolare il fritto su carta assorbente da cucina

Con questo sistema friggo anche  gamberi e seppie.

Baccalà con i porri in vasocottura

Ingredienti per 2 persone: 4 tranci di baccalà dissalato, 2 porri escluse le foglie più dure, peperoncino, olio extravergine, sale.

Lavare bene i porri e tagliarli a fettine sottili, condire con sale, e peperoncino a pezzetti.

Sistemare 1/4 dei porri per ognuno dei due vasi da vasocottura

Posizionare i due tranci di baccalà conditi con un filo d'olio.
Aggiungere il resto dei porri
Chiudere i vasetti posizionando guarnizioni, tappi e ganci
Cuocere nel microonde a 800W per 10 minuti
A fine cottura i porri dovranno essere notevolmente ridotti e molto più chiari assumendo l'aspetto di cottura avvenuta
 Far raffreddare il contenuto prima di togliere tappo o ganci e aprire il vasetto. Le pietanze cotte in vaso cottura possono essere lasciate nel vaso ma mantenute in frigorifero ,dove si conservano fino a  circa 10  giorni mantenendo  inalterato il sapore.
La ricetta del baccalà con i porri in versione classica