mercoledì 24 gennaio 2018

Grandinina soda

La mia mamma si era appena sposata ed era andata a vivere con  la famiglia di mio padre, composta oltre ai suoceri  dal cognato e dalla cognata.
Lei giovane donna di Gricigliana ,piccolo paese nella  vallata del Bisenzio,  trasferitasi da poco in città a Prato, non aveva ancora  un lavoro, quindi stava a casa mentre tutti gli altri componenti lavoravano .Le spettava il compito di cucinare il pranzo così che i  cinque lavoratori potessero trovare al loro rientro la tavola apparecchiata ed il cibo pronto.
Nella casa paterna non  aveva mai cucinato, né le piaceva; aveva svolto faccende domestiche, ricamato, lavorato a maglia, intrecciato la paglia per borse e cappelli,  ma non aveva nozioni culinarie né sentiva predisposizione per esse.
Giovane e timorosa del giudizio dei suoi nuovi famigliari non aveva avuto il coraggio di porre il problema.
Un giorno doveva fare la grandinina in brodo, pasta di piccolo formato composta da piccolissimi cilindri come se fosse ricavata dal minuscolo taglio di spaghetti.
Quando si avvicinò l'ora del pranzo, Lorenza mise a bollire il brodo e non avendo la minima idea di quanta grandinina fosse necessaria per sfamare i  commensali gettò in pentola la quantità che le sembrava giusta.
Appena la pasta comincio a cuocere i minuscoli granelli all'apparenza innocui iniziarono a gonfiare in modo smisurato come se si moltiplicassero , il brodo scompariva e la massa bianca e pallinosa aumentava in modo esagerato.Mia madre cominciò a togliere con il ramaiolo parte  della grandinina e  per non far scoprire l'errore decise di gettarla dalla finestra del salotto,  nella gora che vi  passava sotto;  dovette ripetere più volte la faccenda finché la densità della minestra le parve accettabile.
 Di lì a poco quando tutti si sedettero  a tavola il commento di mia nonna ignara fu:
-L'hai fatta un po' soda questa grandinina!
La mamma ci rammentava   la sua avventura quando le capitava di  preparare qualcosa in eccesso .
Io sono cresciuta convinta che quel tipo di pasta si chiamasse "grandinina soda"perché  la mamma l'ha chiamata sempre  così,  non so se per burla o per il vivo ricordo dell'esperienza traumatica. 

Nella mia cucina questa volta è toccato alla purea di lenticchie ma non essendoci più a Prato le gore mi sono trovata ad inventare qualcosa per utilizzarla.Dopo averla usata per mantecare una risotto cotto in bianco o diluirla con brodo vegetale per una  crema da servire con crostini croccanti sono andata oltre.
POLPETTE DI LENTICCHIE ROSSE
Ingredienti per 4 persone:  250g  di lenticchie rosse, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 piccola cipolla bionda, 1 spicchio d'aglio, sale, pepe, olio extravergine.

Tritare finemente  sedano, cipolla, aglio e carota.

Mettere trito e lenticchie in olio, salare, coprire con acqua e cuocere molto finché le lenticchie saranno disfatte e ben ritirate, pepare(si può utilizzare la pentola a pressione).

Lasciar raffreddare e conservare in frigo per alcune ore.


Formare delle polpette con la purea di lenticchie.
Passare ogni polpetta nel pangrattato aromatizzato con timo 

Mettere in una teglia l'olio extravergine scaldare e cuocere le polpette   per alcuni minuti su entrambi i lati per renderle croccanti.
Servire.

Avendo avuto la possibilità di provare questo strumento 

Ecco
ARANCINO DI LENTICCHIE ROSSE

Ingredienti: purea di lenticchie,bocconcini di mozzarella , salsa di pomodoro, briciole di pane brioche salato.

Formare gli arancini riempiendoli con salsa di pomodoro densa e una mozzarellina.
Passare nel pan brioche.
Cuocere in forno ventilato a 180° per far dorare.

lunedì 22 gennaio 2018

Taglia XS

Gisella veste la taglia XS, beata lei; io tre taglie di più.
È una vera amica e non c'è giorno che non ci troviamo o ci sentiamo.
Osserva tutti con gli occhi della sua magrezza, quindi è facile apparirle grassi.
Una pancia leggermente pronunciata diventa una grossa pancia e un giro vita abbondante si rivela da balena.
Non mi ha mai detto che dovrei dimagrire perché mi vuole bene e sa benissimo che non sarebbe un bel dire ad una giovane donna.
A lei piace mangiare, ma ovviamente predilige cose sane, leggere e misurate nella quantità.
Però si getta sul cibo aggredendolo con voracità come se dovesse intraprendere una battaglia.
Sarà perché cucino bene o perché si lascia un po' andare, ma a casa mia mangia più di me; a volte la immagino a scontare l'abbuffata con giorni di triste digiuno.
Quando i nostri mariti si assentano contemporaneamente per lavoro, immancabilmente la invito a mangiare da me, amiamo stare insieme da sole a fare chiacchiere da donne.
Lei accetta sempre senza mai ricambiare perché non le piace chiudersi in cucina, cosa che io adoro.
Anche in questo siamo in piena armonia.
Per lei cucino con piacere anche perché è curiosa , le piace assaggiare tutto, commenta felice i miei piatti che lei dice essere sempre gustosi ma sani, cucinati con cuore e testa. 
Dal primo all'ultimo boccone mangia con grande appetito.
Stasera c'è qualcosa di insolito in lei; quando si alza da tavola i miei occhi cadono sul suo ventre leggermente più rotondo.
Mi dà la notizia:avrà un figlio.
Sulla porta ci salutiamo con il solito affetto ma con più commozione.
Sorrido, dovrà abituarsi ad una bella panciona e giro vita da balena!


GNOCCHETTI IN BRODO DI ZUCCA

Ingredienti per 4 persone.
Per gli gnocchetti: 100 g di farina bianca, 50 g di formaggio grana, 1 uovo e un tuorlo, sale, noce moscata q.b.



In una ciotola porre la farina  le uova , il grana, un pizzico di sale e noce moscata.
Se occorre ammorbidire l'impasto con qualche cucchiaio di brodo, però considerando che deve risultare piuttosto sodo.
Formare dei piccoli gnocchetti oppure utilizzare la saca a poche


Tuffarli direttamente nel brodo( anche di carne).Dal momento che salgono in superficie cuocere 10 minuti circa.


Per il brodo di zucca:1/2 kg di zucca gialla, 1 litro di brodo di carne o vegetale ( si può preparare con i granulati naturali).

Sbucciare la zucca e tagliarla a fettine.

Cuocerla in metà del brodo.
Frullare molto bene con il minipimer.
 Aggiungere il resto del brodo ed aggiustare di sale.
Portare ad ebollizione e lasciar cadere gli gnocchetti cuocendoli per circa 8/10 minuti. 

Portare in tavola con parmigiano grattato. 

INVOLTINI DI CAVOLO NERO E LENTICCHIE ROSSE

Ingredienti per 4 persone: 1 mazzo di cavolo nero(calcolare 2 foglie per involtino), 250g di lenticchie rosse, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 piccola cipolla bionda, 1 spicchio d'aglio, sale, pepe, olio extravergine.

Sfilare il cavolo nero e lavarlo.
Lessare le foglie e scolarle stendendole allargate su un vassoio a raffreddare.
  
Porre le lenticchie in un colino e sciacquarle sotto l'acqua fredda.
Tritare finemente sedano, cipolla, aglio e carota.
Mettere trito e lenticchie in  poco olio, salare, coprire con acqua e cuocere molto finché le lenticchie saranno disfatte e ben ritirate, pepare(si può utilizzare la pentola a pressione).
Lasciar raffreddare e conservare in frigo per alcune ore.

Formare delle polpette con le lenticchie.

Distendere allargandole un poco 2 foglie di cavolo. Mettere ogni polpetta sulle foglie e arrotolare formando un involtino.




 Mettere in una teglia l'olio extravergine scaldare e adagiare gli involtini, salare e cuocere per alcuni minuti su entrambi i lati.
Servire.




AGRUMI IN GELATINA DI AGRUMI

Ingredienti:300 ml di succo di agrumi( arance, limoni, mandarini, mandaranci), 100 ml d'acqua, zucchero o miele a piacere, 2 cucchiai di maizena, 1 cucchiaino di crema di  soia o mascarpone(facoltativo), 2 arance e due mandaranci pelati a vivo.

Spremere gli agrumi  filtrare il succo e zuccherarlo a piacere.
Stemprare la maizena in poco succo.
 Mettere in una casseruola tutti gli ingredienti a freddo.

Mescolare bene con una frusta e cuocere a fiamma bassa

 fino ad ottenere una consistenza gelatinosa.
 Raffreddare o mescolando spesso o mettendo la pellicola a contatto. 

Mettere al fresco.
 Pelare a vivo le arance e i mandaranci, staccare a coltello gli spicchi.



 Mettere la gelatina nelle coppe ed immergere gli spicchi di agrumi pelati a vivo.

La frutta va inserita poco prima di servire perché rilasciando il succo modificherebbe l'aspetto della crema di gelatina. 

Si possono inserire anche qualche lampone o mirtillo.Decorare con foglie di menta.

giovedì 4 gennaio 2018

BUON 2018!


Per la base
250 g di farina 00, 100 g. di zucchero semolato o a velo, 1 uovo e 1 tuorlo, 80 g di burro morbido, 1/4  di bustina di lievito, un pizzico di sale.
Mettere la farina a fontana con il lievito, porre all’interno il burro e sbriciolare il tutto con le mani, unire lo zucchero, le uova, il sale .
Impastare finché gli ingredienti non stanno insieme, non lavorare troppo la pasta.
Avvolgerlarla nella pellicola e far riposare.

Si può conservare in frigo per vari giorni. Si può congelare.
Imburrare e infarinare la tortiera. 
 Stendere la pasta fra due fogli di carta forno
  Far aderire sul fondo e sui bordi dello stampo.

Per il ripieno 
100 g di crema di formaggio,100 g di ricotta, 200 g di zucchero, 3 uova, 250 g di mascarpone, 250 ml di panna fresca, 3 cucchiai di farina, profumo di vaniglia, 1 cucchiaio di succo di limone ( un po’ di scorza grattugiata, se gradita), un pizzico di sale.


In una terrina lavorare la crema di formaggio  e la ricotta con lo zucchero.
 Aggiungere i tuorli uno per volta.



 La farina.
Montare a neve gli albumi con un pizzico do sale ed unire alla crema di formaggio e uova. 
Aggiungere la panna montata leggermente con il mascarpone.
Il succo di limone e la scorsa se gradita.

Amalgamare bene e versare sulla base preparata nella tortiera.

Cuocere in forno a 180° per un’ora (se colora troppo coprire con un foglio di alluminio), spegnere e lasciare per 15 minuti nel forno con lo sportello aperto.
Lasciar raffreddare il dolce, finchè la crema all’interno si è un po’addensata, sformare su un vassoio. Prepararla con un giorno di anticipo, conservare al fresco.
Una volta fredda la torta può essere decorata.


Per la gelatina di frutta

250 g  di lamponi, 250 g di more o mirtilli, 2 cucchiai di zucchero, polvere di gelatina o agar agar.



Frullare 100 g di lamponi e 50 g di more o mirtilli( il resto della frutta si userà per la decorazione), passare da un colino per togliere i semi, condire con lo zucchero, unire la polvere per gelatina (per le dosi e la preparazione della gelatina seguire le indicazioni indicate per il gelidificante utilizzato).

Mescolare la gelatina di frutta e appena tiepida,  addensata ma ancora fluida versarla sul cheesecake. 

Per la meringa

100g albumi, 200 g zucchero 

Montare gli albumi con lo zucchero a bagnomaria fino ad ottenere una meringa fermissima occorreranno circa 20 minuti di cottura e montatura. 



Per la decorazione
 Con un sac a poche e la bocchetta spizzata fare ciuffi di meringa lungo il bordo, fiammeggiare la meringa con il cannello.Mettere intorno i lamponi e scrivere la data con le more o con i mirtilli.