domenica 2 maggio 2010

La laurea

Francesca era stata calma tutta la settimana, in casa cercavano di nascondere la crescente agitazione per non contagiarla, ma con scarso successo.
Acquistare il vestito adatto, mettersi davanti allo specchio e cronometrare la sua relazione, cercava di tenersi impegnata in qualcosa per evitare di pensare.
I suoi genitori la osservavano pronti a sostenere qualsiasi suo cedimento, ma lei ragazza dai nervi saldi ed equilibrata, come il suo segno zodiacale le imponeva, fino al giorno prefissato era stata perfetta, ma quella mattina tutto era iniziato male…
Una notte agitata aveva lasciato due preoccupanti solchi sotto gli occhi che non si sarebbero dileguati con facilità, tuttavia confidava nel passare del tempo, la seduta dal parrucchiere era stata snervante, i suoi ricci ribelli non volevano distendersi sotto i colpi del phon, la prova dell’abito non l’aveva affatto rassicurata, le stava a pennello ma adesso le sembrava troppo aggressivo per l’occasione, temeva di sembrare una segretaria in cerca del primo impiego, il suo ragazzo l’aveva chiamata e le sue parole affettuose le erano state momentaneamente di conforto ma dopo il clic si era trovata di nuovo davanti allo specchio.
Non poteva farsi stressare da queste superficialità, doveva concentrarsi, trovare qualche motivo di orgoglio per sé stessa, aveva un’ottima media e il professore le aveva fatto più volte i complimenti per il buon lavoro della tesi.
Fra alti e bassi arrivò l’ora di pranzo, a tavola non riuscì a toccare cibo e gli sguardi di suo padre e di sua madre che si incrociavano attraversando il suo piatto pieno, non contribuivano a sciogliere quel nodo che improvvisamente si era impadronito del suo stomaco, in genere a tavola sempre ben disposto.
Si stese sul letto, cercò di pensare alla festa che avrebbe organizzato per gli amici nella casa al mare, si dedicò a scribacchiare il menù, crostini vari, lasagne, tortelli di patate e millefoglie, poi tutti in discoteca e il giorno dopo in spiaggia per il primo bagno della stagione….comunque restava solo qualche ora prima che ricevesse l’ambito titolo di studio, era tempo di prepararsi.
Dopo che sentì pronunciare il suo voto le sembrò che avessero girato un film senza di lei, tanto si era sentita, in quegli ultimi momenti, fuori dal suo corpo, concentrata solo sulle cose da dire , come sempre accade ai protagonisti di un evento, l’emozione produce una sorta di stordimento che offusca le sensazioni, mentre chi assiste senza un diretto coinvolgimento ne potrà conservare veramente un chiaro ricordo.

Sogni ed aspirazioni siano per te una fonte dalla quale tu non smetta mai di dissetarti.
Congratulazioni!


e tortelli di patate from Cucinare Storie



e tortelli di patate from Cucinare Storie
 Consigli e varianti
Schiacciare le patate calde con la buccia così si evita di ustionarsi le mani, la buccia resterà nel passa patate e  non avremo più gli incubi da patata bollente.
Si può evitare il ragù nel ripieno.
Si possono aggiungere erbette aromatiche o per un gusto più deciso aglio e prezzemolo leggermente scaldati in olio e poco brodo.

PASTORIZZAZIONE: è’ molto utile pastorizzare la pasta ripiena perché così può essere preparata con grande anticipo e una volta pastorizzata si conserva in frigorifero per vari giorni e si può congelare mettendola nei sacchetti senza temere che si attacchi o si rompa.Per pastorizzare mettere una pentola di acqua al fuoco, far raggiungere l’ebollizione,mettere nell’acqua un cucchiaio d’ olio di oliva e buttare poca per volta la pasta, girare con un mestolo di legno e appena la pasta affiora prenderla con un colino a maglie larghe, scolare bene, mettere su una tovaglia, procedere cuocendo tutta la pasta. Infine asciugare bene da tutti i lati con un ventilatore ad aria fredda va bene anche un phon per capelli occorrerà solo un po' più di tempo e pazienza .


Spolverizzare la pasta con farina di riso e mettere nei sacchetti per congelarla, altrimenti conservare in frigo fino alla cottura, non si appiccica, si mantiene perfetta come appena fatta.Procedere alla normale cottura in acqua salata come  pasta appena fatta.

2 commenti:

  1. Con questi tortelli, mi hai riportato di colpo in Val Pusteria, dove ho sempre apprezzato gli Schlutzkrapfen, agnolotti ripieni anche di patate e conditi con burro fuso ed erba cipollina tritata fresca. Le tue variazioni però sono fantastiche come sempre. Ciao fata dei fornelli! ...Luciana

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  2. Grazie per gli apprezzamenti, in cucina è facile fare magie , purtroppo in altre cose della vita reale no.
    Ivana

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