venerdì 18 giugno 2010

Trekking per caso

Perché si fosse iscritta ad un gruppo trekking non avrebbe mai saputo definirlo con precisione. A quasi cinquant’anni non hai tanta scelta per divertirti in compagnia, la discoteca ti fa sentire fuori luogo, la sala da ballo eccessivamente popolare, il cinema ed il teatro troppo esclusivi, infine emerge l’aspetto salutista, la ricerca di uno stile di vita migliore…. anche il contatto con la natura non è da sottovalutare…. insomma ecco dunque che il camminare, in compagnia, in uno scenario naturale diventa la scelta perfetta ….o quasi.
Il gruppo che aveva scelto era formato da coppie, più o meno della sua età, con qualche eccezione per alcuni membri resi solitari da varie circostanze della vita, proprio come lei.
La prima uscita fu piacevole, una camminata nel verde, verso un antico eremo, luogo di pace e contemplazione.
Non era una donna bellissima ma i suoi lineamenti distesi davano l’idea di un porto di quiete per i sentimenti, i capelli raccolti nel cappellino le conferivano un’aria sbarazzina ringiovanendola di qualche anno.
Al suo corpo slanciato donava quell’abbigliamento sportivo, così quel giorno si sentiva soddisfatta della sua scelta e pregustava le prossime uscite cercando di mostrarsi cordiale, anche se per indole era piuttosto riservata.
Soprattutto le donne, via via durante la camminata, la affiancavano, cercando di fare conoscenza, qualche domanda, qualche complimento, in particolare una si mostrò cordiale con lei indicandole anche il marito che le seguiva a poca distanza.
In realtà aveva subito notato quell’uomo dagli occhi assorti, un po’ tristi, e ogni tanto si era sentita addosso quello sguardo, ma aveva pensato che tutto rientrasse in una normale curiosità del primo momento.
Sara si presentò, suo maritò allungò il passo avvicinandosi e le tese la mano:
- Piacere, Luciano.
- Piacere, Anna.
Continuarono a parlare gradevolmente a tre voci, scambiandosi alcune informazioni, gusti musicali e culinari, hobbies, lavoro, indirizzo…nessuno toccò la soglia delle vere confidenze e ciò le piacque.
Al momento del pranzo si interessarono ai suoi profumati spiedini di pollo e zucchine alla menta e ne chiesero la ricetta.
La settimana per Anna iniziò come sempre, ma il mercoledì tutto cambiò.
Appena uscita dalla palestra s’imbattè proprio in Luciano, si salutarono cordialmente, pensò che tutto fosse casuale, l’aperitivo, la passeggiata verso casa sua….ad un certo punto si sentì spingere dolcemente dentro un vecchio portone, lui la baciò intensamente e lei ricambiò senza porsi tanti perché, subito dopo l’uomo si allontanò senza dire una parola, con il solito sguardo triste e assorto.
Non sapeva se essere più furiosa con lui o con sé stessa, si erano comportati come due quindicenni.
Pensò a Sara e all’imbarazzo che avrebbe provato nell’incontrarla, che assurdità..., per lei Luciano non rappresentava niente, eppure l’aveva baciato con un trasporto che aveva dimenticato, aveva toccato una corda tesa e la consapevolezza del suo primo sguardo su di lei affiorò, suonando una musica che non ricordava da tempo.
Fu così che in quel gruppo trekking una donna perse il suo uomo ed un'altra lo trovò.

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