Nella nuova casa prendemmo
l’abitudine di fare un albero di Natale enorme, che veniva collocato al centro
dell’ampio ingresso quadrato, sul quale si affacciavano tutte le stanze della
casa.
L’abete, che sembrava provenire direttamente
da un’abetaia d’alta montagna, veniva messo in un grande vaso e ben zavorrato, viste
le sue potenti dimensioni; un anno era così alto che si dovette perfino
tagliarne un pezzo. Il perché di tanta grandiosità non me lo so spiegare, se non
pensando che per la mia famiglia erano i primi anni di benessere, oltre a mio
padre, infatti ,avevano preso a lavorare anche le mie sorelle; l’albero era lì
per volontà della maggiore delle due, sempre lei si dedicava ogni anno
all’acquisto di addobbi, ne sceglieva di bellissimi e molto originali. Io mi
divertivo a scartarli delicatamente e ad aprire le scatole con quelli più vecchi
riposti l’anno precedente.
I vetri delicati e sontuosamente decorati
brillavano ogni volta che venivano colpiti dal bagliore delle lucine, ma da
quell’ anno in poi la mia preferita fu la bicicletta, la scoprii avvolta in una
vaporosa carta velina; vari tubicini di vetro dai colori pastello erano
infilati come le pietre di una collana, solo che formavano in modo magico una
bicicletta con ruote, manubrio e pedali, era una cosa da rimanere incantati e
così fu per me; ogni anno la cercavo impaziente e l’appendevo ad un ramo ben
visibile. Forse era l’icona di una bicicletta tanto desiderata e mai posseduta,
infatti avevo dovuto imparare ad andare in bici su una da donna,
con grande difficoltà, innumerevoli cadute e conseguenti croste alle ginocchia,
poi ne avevo ricevuta una di seconda mano da una lontana parente, aveva il
manubrio rugginoso, il babbo la verniciò ma dopo il trattamento fu anche peggio,
si vedeva chiaramente che era stata malamente restaurata.
La prima bicicletta nuova fiammante da passeggio me la regalò mio marito, avevo venticinque anni.
Dopo qualche giorno l’abete cominciava a soffrire, piovevano aghi sul pavimento e ogni mattina si dovevano spazzare; quelle lacrime che l’albero versava ne oscuravano lo splendore, dimostrando la sofferenza di quel povero essere vivente che si spengeva lentamente per mantenere acceso nei nostri cuori lo scintillio del Natale.
La prima bicicletta nuova fiammante da passeggio me la regalò mio marito, avevo venticinque anni.
Dopo qualche giorno l’abete cominciava a soffrire, piovevano aghi sul pavimento e ogni mattina si dovevano spazzare; quelle lacrime che l’albero versava ne oscuravano lo splendore, dimostrando la sofferenza di quel povero essere vivente che si spengeva lentamente per mantenere acceso nei nostri cuori lo scintillio del Natale.
ARROSTO PROFUMATO ALLA SALVIA
Ingredienti per 6 persone: 12 fette alte 2cm/2cm e
½ di filetto di maiale,
12 fette di pancetta stesa, abbondante salvia,
pane secco q.b, 2 o 3 scalogni, olio extravergine, sale e pepe, un pizzico di
noce moscata o di spezie toscane se gradite, 40g di farina bianca, 40g di
farina di riso, olio di arachidi q.b.
Mettere a bagno il pane in acqua finché sarà
ammorbidito.
Strizzarlo bene
Preparare la pastella con le due farine e poca
acqua fredda facendo attenzione a non formare grumi.
Sbucciare e tritare gli scalogni.
Lavare e tritare la salvia, lasciandone 24 foglie intere.
Mettere in una padella gli scalogni tritati e
l’olio, scaldare.
Aggiungere il pane, salare, pepare, profumare con le spezie se gradite,
Aggiungere abbondante salvia tritata, dopo un minuto o due togliere
dal fuoco. Lasciar raffreddare.
Salare e pepare le fette di carne.
Foderare ogni stampino di alluminio con 2 fette di
pancetta disposte a croce.
Coprire la pancetta con un po’ di impasto di pane.
Adagiare sopra una fetta
di filetto.
Coprire la carne con altro pane.
Adagiare sopra l’altra fetta di filetto.
Coprire con altro pane.
Infine chiudere piegando le fette di pancetta e pressare bene la terrina ottenuta.
A questo
punto si possono riporre gli stampini in frigorifero o nel surgelatore pronti
per essere infine cotti.
Cuocere la terrinetta a 180° per circa 20 minuti.
Mettere in una teglietta l’olio di arachide,
passare le foglie di salvia nella pastella e friggerle nell’olio caldo.
Sformare la
terrinetta e servire sul piatto decorando con foglie di salvia fritte.
Disporre a fianco della terrinetta il tortino di stagione.
TORTINO DI
STAGIONE
Ingredienti per 6 persone: 8 o 10 carciofi, 8 o 10
patate, olio extravergine, sale e pepe, 2 spicchi d’aglio, nepitella,
prezzemolo o maggiorana.
Mondare i carciofi privandoli delle foglie più
fibrose, spuntarli abbondantemente, dovrà rimanere la parte più tenera del
carciofo, tagliare i gambi, durante questa operazione immergere quelli pronti
in acqua acidulata con succo di limone per evitare che anneriscano.
Affettare abbastanza finemente i carciofi e i
gambi.
Mettere in una padella l’olio e i due spicchi
d’aglio, anche interi, aggiungere i carciofi e saltare cuocendo al dente, insaporire
con sale e pepe e profumare con l’erba aromatica.
Sbucciare le patate tagliarle a tocchetti o a fette ed immergerle in acqua fredda per non farle annerire.
Togliere dalla padella i carciofi, aggiungere olio e mettere in padella le patate aggiungendo poca acqua.
Cuocere le patate coperte in modo cheammorbidiscano piano piano e che si sfaldino.
Lasciar rosolare, mescolando e schiacciando le patate in modo da creare una sorta di rosti morbido e pastoso, aggiustare di sale.
Sbucciare le patate tagliarle a tocchetti o a fette ed immergerle in acqua fredda per non farle annerire.
Togliere dalla padella i carciofi, aggiungere olio e mettere in padella le patate aggiungendo poca acqua.
Cuocere le patate coperte in modo cheammorbidiscano piano piano e che si sfaldino.
Lasciar rosolare, mescolando e schiacciando le patate in modo da creare una sorta di rosti morbido e pastoso, aggiustare di sale.
Formare i tortini individuali utilizzando un coppapasta o un tortino unico da servire in tavola mettendolo in forma in una teglia antiaderente che permetterà di scaldarlo sul gas; fare uno strato di patate.
Mettere sopra i carciofi.
Chiudere con le patate rimaste
Se i tortini individuali sono stati preparati in anticipo prima di servirli scaldare nel microonde.
Il tortino unico si può scaldare anche sul gas, girandolo per ottenere la crosta croccante su entrambe i lati.
Spolverizzare con sale nero di Cipro o pepe, guarnire con un rametto di erbe aromatiche. Contorno perfetto per accompagnare la terrinetta .
Il tortino può essere preparato anche con verdure a piacere si stagione.
Nella foto peperoni, melanzane, zucchine, carote e scalogni.
Per la meringa: albumi, zucchero( il peso dello zucchero
deve essere circa il doppio di quello degli albumi-es: per 5 albumi, circa 160
g, occorrono circa 250g di zucchero
, un pizzico di vaniglia e un pizzico di
sale, circa 150g cioccolato fondente.
Versare gli
albumi, senza alcuna traccia di tuorlo, in una ciotola di acciaio.
Unire
lo zucchero, porre la ciotola a bagnomaria sul gas su un fuoco dolce e, prima
adagio, poi sempre più energicamente, battere gli albumi con il frullino
elettrico, fino a farli diventare lisci, lucidi e densi(circa 25 minuti)(fig.1) Mettere il composto in una tasca. Su due
fogli di carta forno disegnare 2 forme identiche, far scendere il
composto sulle forme tracciate. Infornare nel forno ventilato a 80°-90° o
statico a 50°/ 60° finché la meringa
risulti asciutta, le forme si dovranno staccare dalla carta e apparire secche
ma bianche(fig.2) .Se nei giorni successivi alla cottura dovessero risultare
appiccicose mettere ancora in forno,
meglio se ventilato, finché non siano ben asciutte. Far fondere il cioccolato a
bagnomaria. Spennellare da un lato la
meringa di cioccolato fondente fuso(fig.3).
Per la crema: 1 uovo e 1 tuorlo, 100 g. di zucchero, 10 g. di zucchero vanigliato
o aroma di vaniglia, 3 cucchiai colmi di amido di frumento(frumina), ½ litro di
latte caldo,1 pizzico di sale, mascarpone o panna montata q.b
Montare
le uova con lo zucchero e l’aroma di vaniglia in un tegame che possa andare sul
fuoco, unire il sale e l’amido di frumento, continuando a montare, infine unire
il latte bollente.
Mettere
sul fuoco moderato e mescolare con una frusta finchè la crema non raggiunga
l’ebollizione. Lasciar cuocere cinque minuti continuando a mescolare(fig.4).
Togliere
dal fuoco e lasciar intiepidire
mescolando ogni tanto.
Mettere
un foglio di pellicola da cucina a contatto con la superficie della crema e far
raffreddare(fig.5). Si consiglia di preparare la crema con un giorno d’anticipo
conservandola in frigo. Prima di utilizzarla montare per qualche minuto con il
frullino elettrico poi aggiungere qualche cucchiaiata di mascarpone o panna montata e frullare.
La crema deve risultare consistente per reggere la forma(fig,6).
Per la bagna all’ananas e agrumi:150 g di purea di ananas e ½ bicchiere succo di
agrumi, 2 cucchiai di zucchero , 1
bicchierino di maraschino o liquore all’arancia.
Preparare la bagna
mescolando insieme la purea di ananas colata, lo zucchero. Far bollire il tutto
per alcuni minuti, aggiungere il liquore
e far raffreddare(fig7).
Per il
pandispagna: 3 uova, 175g di zucchero, 150 g di farina 00,
50 g fecola di patate, 6 cucchiai d’acqua bollente, 1 presa di sale, 1
cucchiaino scarso di lievito per dolci(a piacere scorza di arancia o di limone
grattata o succo).
Montare
i tuorli con l’acqua bollente. Aggiungere 130 g di zucchero e montare
benissimo, finché il composto non risulta spumoso (è indispensabile il frullino
elettrico). Mescolare le farine e il lievito nel setaccio. Montare le chiare a
neve densa con la presa di sale e il restante zucchero. Passare le farine dal
setaccio unendo delicatamente, poco per volta, alla spuma d’uovo con l’aiuto di
una frusta, alternare con un po’ di chiare montate e finito di amalgamare la
farina unire tutte le chiare montate facendo attenzione a non smontare il
composto. Imburrare e infarinare una teglia da forno della grandezza e della
forma utilizzata per la meringa. Versare l’impasto e cuocere in forno a 180°
per 30- 35 minuti. Sfornare, lasciare qualche minuto ancora nello stampo poi
sformare su una gratella per far asciugare. È meglio preparare il pandispagna
in anticipo anche di 2 giorni. Una volta freddo si può congelare. Per
utilizzarlo fare scongelare a temperatura ambiente(fig.8)ved. indice delle ricette-sezione dolci.
Per la
gelatina di ananas e agrumi:1
ananas , circa 1/2 bicchiere di succo di agrumi, zucchero q.b, 2 cucchiaini di kuzu
o agaragar, un pizzico di curcuma.
Ridurre
a pezzetti la polpa dell’ananas, mettere in una casseruola con il succo degli
agrumi(tenerne da parte qualche cucchiaio per sciogliere l’addensante)(fig.9) e la
curcuma(fig,10), cuocere per circa 15 minuti. Frullare(fig.11) e colare(fig.12). Aggiungere lo zucchero
e l’addensante sciolto nel succo, far bollire finché si ottiene una crema lucida e gelatinosa(fig.13). Far raffreddare in
frigorifero(fig14).
Per montare la torta :sul vassoio di servizio(in alternativa per tenere
il dolce alcune ore in forma si può utilizzare la teglia di cottura del
pandispagna foderata con pellicola) mettere una delle forme di meringa con il
lato di cioccolato verso l'alto(fig.15), ricoprire con la crema(fig.16) e sopra mettere lo
strato di pandispagna( leggermente più piccolo rispetto
alla meringa)(fig.17)inzuppato con la bagna(fig.18), ricoprire con uno strato di crema(fig.19) e con
l’altra forma di meringa (il lato con il cioccolato deve essere rivolto verso
il basso).
Per decorare:
frutta fresca o sciroppata
mista, alchechengi inzuppati nel cioccolato fuso, fette d’arancia, 1 carambola tagliata a fette, da fette di
ananas, di kiwi e mango si ricaveranno stelle, alberelli o altro con gli stampi
natalizi da biscotti(fig.20), per dare colore usare acini d’uva, lamponi, more o ribes,
Decorare
con archetti e ciuffi di panna montata i lati e la superficie della torta lasciando
un incavo al centro(fig,21). Riempire il centro della
superficie con la gelatina di ananas e agrumi, al centro, sopra la gelatina,
formare una composizione di frutta con i frutti indicati(fig.22). Disporre delle meringhe lungo i lati(fig.22).La torta va servita a temperatura ambiente(fig.23).
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