Mitì Vigliero nel suo bloghttp://www.placidasignora.com/2012/08/01/perche-si-dice-agosto-moglie-mia-non-ti-conosco-canicola-e-mettere-le-cornaessere-cornuto/ spiega bene il significato del vecchio proverbio che riporto di seguito.
L'antico proverbio derivava dalla credenza che per gli uomini fosse estremamente dannoso per la salute avere rapporti sessuali con temperature elevate. Ma era cosa difficilina evitarli perché, come scriveva Esiodo, l’astro di Sirio proprio ad agosto accentuava il languore passionale delle donne per colpa della “Canicula” (altro nome di Sirio, stella più grande della costellazione del Cane Maggiore) in agosto “le donne son tutte calore e gli uomini tutti fiacchezza”. Altra spiegazione indubbiamente più logica era quella che, rimanendo gravide in questo mese, le donne avrebbero partorito a maggio, mese inderogabilmente dedicato alla semina e ai lavori nei campi; faticose manovre nelle quali le “braccia” di tutti, anche quelle femminili, erano estremamente necessarie e una partoriente al nono mese o una novella puerpera non avrebbero di sicuro avuto la forza di svolgerli. Nel corso dei secoli, e col variare delle abitudini e dei costumi, il proverbio ha preso un altro significato ancora; poiché le mogli andavano spesso in vacanza da sole coi figli, i mariti rimasti da soli in città a lavorare avevano più occasioni d’intrecciare extraconiugali avventure galanti. Ma in nome della parità dei sessi la cosa era spesso ricambiata, visto che i treni carichi di mariti che arrivavano il venerdì sera dalle città nelle località delle Riviere dove le mogli erano in vacanza, dagli anni ‘20 sino ai ‘70 del secolo scorso venivano affettuosamente chiamati “i treni dei cornuti”.
La mia modifica del proverbio, invece, deriva dall'insolito clima che abbiamo avuto in questo mese, che si è concluso.
Che augurarci?Per chi deve stare in città forse il protrarsi di questa stagione indefinibile, per chi va in ferie finalmente un'estate e per chi si diletta in cucina un po' di sole non guasterebbe per far maturare frutta e verdura, intanto dobbiamo contentarci di melanzane e peperoni non al massimo del loro sapore e con la speranza di poter fare anche quest'anno la casalinga conserva.
Che augurarci?Per chi deve stare in città forse il protrarsi di questa stagione indefinibile, per chi va in ferie finalmente un'estate e per chi si diletta in cucina un po' di sole non guasterebbe per far maturare frutta e verdura, intanto dobbiamo contentarci di melanzane e peperoni non al massimo del loro sapore e con la speranza di poter fare anche quest'anno la casalinga conserva.
Ecco alcuni sughi estivi veloci...sperando che ,visto il cielo di stamani, agosto non si veda dal primo mattino...
Sugo con peperoni e zucchini
Ingredienti per 4 persone: 1 cipolla, 2 peperoni rossi, 4 zucchini,100g di pomodorini, olio extravergine, sale, pepe, 1 peperoncino, origano o nepitella e basilico freschi, .
Affettare la cipolla e farla stufare in acqua e olio, aggiungere un peperoncino fresco stufato.
Lavare le verdure e tagliarle a piccoli dadi, unirle alla cipolla mentre sta stufando, dopo 10 minuti di cottura salare e pepare.
Aggiungere olio, se occorre, e i pomodorini tagliati a metà(o del pomodoro maturo a pezzetti), continuare la cottura facendo attenzione che le verdure restino piuttosto croccanti,qualche minuto prima di ritirare dal fuoco aggiungere le erbe aromatiche tritate.
Aggiustare di sale e pepe e condire la pasta, se il condimento riposa alcune ore migliora di gusto.
Sugo con melanzane e olive
Ingredienti per 4 persone: 1 cipolla, 2 melanzane, 200 g di pomodorini, olio extravergine, olive nere o verdi q,b, sale, pepe, 1 peperoncino, origano e basilico freschi, .
Lavare le melanzane, tagliarle a piccoli dadi, salarle e metterle in un colino per circa un'ora .
Affettare la cipolla e farla stufare in acqua e olio, aggiungere un peperoncino fresco stufato.
Unire alla cipolla mentre sta stufando le melanzane, dopo 10 minuti di cottura salare e pepare.
Aggiungere olio, se occorre, e i pomodorini tagliati a metà(o del pomodoro maturo a pezzetti).
Continuare la cottura, qualche minuto prima di ritirare dal fuoco aggiungere le olive e le erbe aromatiche tritate.
Aggiustare di sale e pepe e condire la pasta, se il condimento riposa alcune ore migliora di gusto.
Anche se il basilico è un po' rattrappito per il freddo ...
Ravioli grettati alla crema di basilico
Per il ripieno ingredienti per 4 persone: 300 g di ricotta di pecora, 5
o 6 patate, 80 g burro, 200 g di funghi anche di coltura(o del tartufo), 50 g parmigiano, noce moscata, sale, pepe.
Pulire i funghi, affettarli e farli stufare in poco olio o burro, con uno spicchio d'aglio intero(che sarà eliminato), salare e pepare, nel caso si utilizzi il tartufo scaldarlo leggermente in poco burro.
Lessare
le patate e schiacciarle.
Unire alle patate calde il burro, la ricotta, i funghi o il tartufo e il parmigiano, insaporire bene con noce moscata, sale e pepe, il ripieno dovrà essere piuttosto salato perché durante la cottura della pasta cede sapore all’acqua.
Far
freddare il ripieno.
Per la pasta fresca dose per 4 persone: 150 g di farina di semola- 150 g di farina bianca 0, 3 uova intere, sale q,b.
Per la pasta fresca dose per 4 persone: 150 g di farina di semola- 150 g di farina bianca 0, 3 uova intere, sale q,b.
Lavorare
a lungo gli ingredienti nel robot fino ad ottenere un impasto sodo e
liscio. Metterlo in un sacchetto per alimenti e lasciar riposare qualche ora.
Procedere
alla lavorazione della pasta in sfoglie.
Tagliare in dischi poi
procedere al riempimento.
Chiudere i ravioli schiacciando il bordo e formando piccole pieghe.
In una padella far fondere il burro senza soffriggere, aggiungere la salsa cremosa al basilico, la maizena e il latte poco per volta, far sobbollire, se la salsa fosse troppo densa aggiungere ancora latte. Cuocere i ravioli ed irrorare con la salsa calda.
Spolverizzare di parmigiano.
ma che meraviglia ivana! peccato che il tempo per cucinare sia sempre meno!!Vorrei sperimentare tutte le ricette!
RispondiEliminaBuone vacanze!
Ucaro saluto
Martina
Carissima buone vacanze a te!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ivana
Tutta la prima parte di questo post, quella sulla canicola, è stata copiata di sana pianta dal mio articolo http://www.placidasignora.com/2012/08/01/perche-si-dice-agosto-moglie-mia-non-ti-conosco-canicola-e-mettere-le-cornaessere-cornuto/ protetto da copyright. Prego di segnalare la fonte con il link, oppure di cancellarlo. Grazie.
RispondiEliminaMi dispiace non intendevo appropriarmi del testo mi aveva solo incuriosito la spiegazione.Spero vada bene così.Sono a sua disposizione per ulteriori modifiche.Saluti Ivana
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