Quando nel 1963 iniziai la scuola media era stata riformata quell'anno: "media unificata o unica", non sapevo perché avessero scelto quel nome in realtà fu un cambiamento importante tra cui il rafforzamento dell’uguaglianza delle opportunità di accesso, assicurando a ragazze e ragazzi diritti fino a quel momento negati. La riforma cercava di mettere in pratica ciò che sanciva la Costituzione “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”. Mi fermo a queste importanti considerazioni senza entrare in merito alle materie scolastiche o altre indicazioni didattiche. Nel corso della mia professione ho vissuto molte riforme nella scuola non sempre migliorative ma questa della quale ero inconsapevole è stata fondamentale per la società.
Inaugurai la riforma e anche la scuola del mio quartiere, una scuola
prefabbricata che crebbe in pochi mesi, di colore verde, con grandi finestre,
un ampio giardino ed una grande palestra. L'edificio si presentava moderno,
luminoso, accogliente ed io ero molto emozionata, dentro di me pensavo che
era un passo verso l'essere adulti.
La scuola esiste ancora e siccome dopo una breve assenza dal quartiere ci sono
tornata a vivere e ci vivo tutt' oggi, anche i miei figli hanno frequentato la
stessa scuola media, un po' mal ridotta ma ancora funzionante.
Le classi erano finalmente miste, escluso nell' ora di applicazioni tecniche in
cui maschi e femmine venivano separati. I maschietti esercitavano i muscoli con seghetto e
compensato, il professore faceva loro progettare e costruire cose che mi parevano divertenti, mentre noi
femmine guidate da una professoressa, ci dedicavamo, al ricamo, lavoretti
decorativi per la casa, cose che io
odiavo; però ero affascinata dall' insegnante, una signora fiorentina ,
elegante , distinta, sempre ben vestita e curata che si ornava con gioielli ,
molto diversa dalle donne che conoscevo.
Non distoglievo gli occhi dalle sue mani, unghie ben curate, anelli vistosi, tanto diverse da quelle di mia madre
che erano mani da lavoro sia in casa che al telaio. Una donna nuova
che mi incuriosiva, parlava sistemando
le labbra sempre rosso fuoco. Non le stavo simpatica perché ero una
piccola contestatrice e mostravo chiaramente che le attività proposte proprio non mi andavano a
genio.
Un giorno arrivò dicendo:-Oggi si cucina!
Ci mise al lavoro, aveva portato degli ingredienti per preparare dei pomodori
freddi ripieni. Forse vide un lampo di interesse nei miei occhi, dovuto al fatto che quell'esperienza a scuola era nuova, un' alternativa più
moderna, non che avessi già la passione per la cucina almeno che fosse, senza consapevolezza, latente già
allora, ma mi dedicai con interesse ed entusiasmo, del resto le novità ancora mi appassionano; il mio pomodoro fu tra i
migliori sia come presentazione che come sapore .
A casa ripetei la ricetta che piacque molto e per un po' feci fare la cura dei
pomodori ripieni, anche perché mia madre non vedeva l'ora di passare il
mestolo, poi qualcuno si ribellò. Non ho
mai dimenticato la preparazione.
Per anni non ho utilizzato la ricetta ma
nell'occasione di presentare tutti piatti a base di pomodoro per una trasmissione televisiva l'ho
rispolverata.
A proposito la professoressa da quel giorno mostrò di aver compreso qualcosa di
me, del mio carattere, delle mie esigenze e il seghetto comparve anche tra noi.
Realizzai un quadretto in legno compensato, rivestito di velluto rosso scuro contornato da un cordoncino in oro, al centro del quale
attaccai una rosa di ceramica, una delle tante bomboniere che la mamma
conservava, nella vetrina. Alla
professoressa l'idea piacque e mi aiutò
a realizzarla, fu il primo regalo per la mamma fatto con le mie mani, è
rimasto appeso in casa per tanti anni poi fu spostato nella casa in collina.
Non so che fine abbia fatto ma nella mia memoria è saldamente appeso.
POMODORI FREDDI RIPIENI
Ingredienti: 3 pomodori canestrini, la mollica di un fetta di pane, 1 o 2 acciughe salate diliscate, 1 cucchiaio di capperi sott'olio o sottaceto, 1 cucchiaio di aceto balsamico o di mele, sale , pepe, un ciuffo di basilico, 150 g di tonno sott'olio, 1 cucchiaio di maionese.
Conservare al fresco, poi tenere per circa 10 minuti a temperatura ambiente fino al momento di servire.