venerdì 4 maggio 2012

Mare


Sono stata fra i bambini fortunati del mio tempo perché i miei genitori riuscivano a fare economia per portarci al mare in estate.
L’aria di mare era ritenuta la cura ideale per tenere lontani i malanni invernali tipici dell’infanzia.
Il babbo restava a lavorare, mentre la mamma portava noi tre figlie ed una schiera di nipoti a Marina di Pisa.
Prendevamo in affitto uno chalet sulla spiaggia, che noi chiamavamo “la casina”, una piccola cucina, un minuscolo bagno con solo  water e lavandino ed un’unica camera dormitorio in cui i letti erano tutti attaccati.
 Io le ricordo come le vacanze più belle.
La vita si svolgeva all’aria aperta, compresi i pasti che venivano consumati sotto una veranda, seduti su un muretto, con i piedi affondati nella sabbia, mentre  il bagno serale ci vedeva tutti in fila insaponati e sciacquati con il getto di una gomma di quelle per annaffiare.
Ogni mattina alle sei c’era la sveglia per una spedizione di caccia alle conchiglie, ero la più piccola del folto gruppo e mi avrebbero lasciata volentieri a letto, ma io aprivo gli occhi per  prima,  mi mettevo a piagnucolare finché la mamma esausta non ordinava ai più grandi di portarmi e badare a me.
Saltellavo davanti a tutti sul bagnasciuga, facevamo chilometri in cerca di esemplari di conchiglie rare e la scelta era accuratamente selezionata ; al ritorno assaltavamo letteralmente il furgoncino del fornaio ed i suoi caldi bomboloni alla crema; la mamma ogni giorno doveva acquistarne qualcuno in più perché la fame andava aumentando per l’effetto del clima marino e del consumo di calorie dovuto al continuo movimento.
Le passeggiate in pineta o sulla spiaggia si alternavano ai bagni e ai giochi.
I pescatori di cozze sulla porta delle loro baracche di legno ci chiamavano, aprivano con un coltello le nere valve, strizzavano del limone su quelle esistenze mollicce e ce le porgevano, cacciavamo in bocca il viscido boccone e poi via di corsa dietro la baracca a sputare e a ridere;  loro convinti che avessimo gradito, ogni giorno ci offrivano quelle mucosità , nessuno aveva il coraggio di rifiutare quel boccone, finché io stanca di quel gioco lo sputai immediatamente  lì ai loro piedi.
Ogni sera , prima di cena, strappavamo alla mamma la promessa di un babyluna, gelato in voga in quegli anni e in vendita al vicino bagno Arcobaleno, ma  dopo l’ultimo morso della cena, le testoline ciondolavano sulla tavola per la stanchezza e il sonno coglieva tutti; leccare un babyluna risultò in quelle estati l’impresa più difficile.
Pappa di mare
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PAPPA DI MARE
Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di polpa di pomodoro fresca, circa 200g di pane toscano raffermo, 2 spicchi d’ aglio, poco peperoncino, brodo vegetale q.b., olio EVO, 1kg di cozze, 500 grammi di vongole, prezzemolo tritato, sale, 8 code di gambero facoltative.

Aprire i frutti di mare in una larga padella con pochissimo olio a fuoco vivace, sgusciarli lasciandone una parte con il guscio per la decorazione(fig.1), raccogliere il loro liquido e filtrarlo per eliminare eventuali residui di sabbia(fig.2).

In un tegame largo, scaldare leggermente, l'aglio spremuto o schiacciato, il prezzemolo, il peperoncino, il prezzemolo e/o il basilico. 
Unire la polpa di pomodoro, il pane tagliato a dadi e far insaporire(fig.3).
Aggiungere un mestolo abbondante di brodo vegetale e l'acqua dei frutti di mare. Cuocere fino a che il pane non risulta sbriciolato(pappa) aggiungendo se occorre  altro brodo vegetale o acqua.Prima della fine della cottura aggiungere i frutti di mare(fig.4). Servire nelle fondine, guarnire con prezzemolo tritato e/o basilico, decorare con alcuni frutti di mare con il guscio, condire con un filo di olio evo(fig.5). e ,volendoporre al centro,  due code di gambero, saltate in padella .
La pappa di mare può essere servita come antipasto o come primo.
Dopo un'oretta o addirittura l'indomani la pappa è ancora più buona.
Si può fare la sera prima per il giorno dopo, è buona sia tiepida che a temperatura ambiente.
 Variante:
Si inizia facendo soffriggere in olio extravergine aglio, cipolla, sedano carota e la metà del basilico e facendo stufare per 10/15 minuti, poi si aggiunge il pomodoro e si procede con il pane e la sua cottura.
Oltre ai frutti di mare si possono aggiungere, seppie, polpo, calamari e code di gambero cotti prima a parte e sfumati con un po’ di vino bianco.


GAMBERI SAGANAKI

Ingredienti per 4 persone: 500g di gamberi, 125g di feta, olio extravergine, 4 pomodori maturi o una scatola di pelati, 1 peperone (facoltativo), 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, prezzemolo tritato, sale, pepe, paprica

Pelare i pomodori e farli a pezzetti.
In un tegame scaldare l’olio, soffriggere la cipolla
tritata finemente, unire l’aglio spremuto o intero 

e il peperone a pezzettini.
Unire i pomodori, condire con sale e pepe .
Lasciar cuocer un po’ la salsa.
Unire i gamberi e cuocere qualche minuto.

Cospargere di prezzemolo, unire la feta 
a dadini e un pizzico di paprica .
 Servire in tavola la salsa di gamberi accompagnata
 da crostini di pane arrostito in modo che ogni
 commensale possa servirsi a piacere.

Con questa ricetta partecipo al concorso




 SGROPPINO
Lo sgroppino viene servito a metà pasto ma può essere anche gustato a fine pasto come dessert o digestivo. Esistono diversi modi per prepararlo, che si differenziano per il contenuto alcolico o per altre sfumature di gusto, ma  quasi tutti hanno prevalentemente come protagonista il gelato al limone.
Lo sgroppino è sicuramente uno dei dessert preferiti in occasione di grandi pranzi o cene, come
 intermezzo per preparare il palato al gusto di nuove portate a base di pesce o carne. Lo sgroppino  è originario del Veneto, per definizione 'sgropin'.
Servire lo sgroppino appena fatto nei flute, il cui   gambo allungato permette di tenere in mano il bicchiere senza riscaldarne il contenuto, risulta  una soluzione eccellente  per la degustazione dello sgroppino.
                                 Sgroppino al limone
Ingredienti per 4 persone: circa 300g di gelato al limone, circa 60g di wodka anche  ai gusti fruttati, a piacere scorza di lime e/o di limone grattata.

Frullare il gelato di limone con gli altri ingredienti, servire subito decorando il bicchieri con una fettina di lime o con piccoli cubetti di frutta fresca  acidula come fragole , kiwi, ananas.
                           Sgroppino alla fragola
Ingredienti per 4 persone: circa 200g di gelato al limone, circa 100g di gelato alla fragola  circa 60g di wodka  ai frutti di bosco, facoltativo un cucchiaio di granatina Toschi.
Sgroppino al prosecco e limone
1 o due calici di prosecco, 1 bicchierino di vodka al limone oppure normale più un bicchierino di limoncello, 400 grammi di gelato al limone.

Sgroppino al prosecco e fragola
1 o due calici di prosecco, 1 bicchierino di cointreau, 400 grammi di gelato alla fragola.
facoltativo un cucchiaio di granatina Toschi.

GELATO DI LIMONE
Ingredienti per  circa 500g di gelato: circa 150g di succo di limone, 150g di zucchero, 300g di latte (oppure 400g di latte eliminando la panna), 100g di panna fresca, 1 cucchiaio di albume montato.
Spremere i limoni e frullare il succo con lo zucchero. Unire latte e panna. Versare nella gelatiera e preparare il gelato secondo le istruzioni previste per ciascuna macchina. Quando il gelato appare soffice aggiungere il cucchiaio di albume ben montato.
                                            

SORBETTO DI FRAGOLE
Frullare 400g di fragole con 150g di zucchero e il succo di un limone.
Versare nella gelatiera e preparare il gelato secondo le istruzioni previste per ciascuna macchina.

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