sabato 12 dicembre 2015

Capelli d'angelo a Natale

Potrà sembrare strano cercare ispirazione al supermercato o meglio imbattersi in qualcosa che può ispirare.
Cerco di pensare a qualcosa da poter mettere in tavola a Natale ma i miei pensieri vagano disordinatamente dall'antipasto al dolce soffermandosi ogni volta su pietanze diverse senza convinzione. Intorno a me si intravede già l'atmosfera natalizia, per adesso  in qualche isolato settore, i primi panforti, ricciarelli, torroni .
Io come ogni hanno faccio fatica a far mio il senso del Natale e fino alla vigilia non riesco a pensarci seriamente in modo costruttivo; ma la cucina non può aspettare l'ultimo momento quindi cerco di riportare la mente alla ricerca dell'idea giusta, abbastanza festosa e possibilmente nuova per quanto mi  possa riuscire.
Casualmente entro in uno dei corridoi , intorno a me pasta di ogni formato,  penso che non acquisterò certo, per il tradizionale pranzo, nessuno di quei normali pacchi di pasta quotidiana, poi il mio sguardo si posa su alcune confezioni affusolate nelle quali fanno mostra di sé le classiche matasse  a forma di nido dei capelli d'angelo o barbina come si chiama a casa mia dai tempi della mia infanzia.
La barbina condita con l'olio era il toccasana per ogni imbarazzo di stomaco o disordine intestinale, la cura in genere era seguita da una patata lessa e tale dieta si protraeva fino a guarigione. Io non sopportavo quel grumo di pasta incollato che tiravi su in un unico ammasso sulla forchetta e non sapevi se morderlo o  tentare di dimagrirlo, quindi cominciavo a scuotere la forchetta per far cadere l'eccesso, tutto era inutile e la soluzione era prendere a morsi la barbina; insomma quei sottili capelli da crudi biondi e angelici, cotti diventavano una ammasso di peli di barba arruffata biancastra e appiccicosa; di solito io passavo direttamente alla patata nonostante le insistenze di mia madre che per non buttarla si mangiava quell'informe massa di pasta ormai fredda. 
Come spesso accade i ricordi  animano la mente e sopraggiunge il nuovo, così agguanto il pacco di capelli d'angelo e so già cosa ne farò.
Il loro difetto mi appare pregio per l'idea che mi è balzata in testa , non so se ne uscirà una  prelibatezza ma il pensiero mi diverte, sarà la mia rivincita sulla barbina.
Peccato che Lei manca.

CESTINI DI CAPELLI D'ANGELO CON GAMBERI E PORRI
Ingredienti per 4 persone: 40 g di capelli d'angelo, 1 uovo, 2 cucchiai di parmigiano grattato, sale, pepe, noce moscata, 1 piccolo porro, 250 g di gamberi, 40 grammi di groviera grattugiato, 1/2 bicchierino di cognac, farina maizena q.b,  paprica q.b., olio evo o burro q.b.

Lessare bene i capelli d'angelo in acqua salata.

Scolarli .
Metterli in una ciotola unire l'uovo, il parmigiano, la noce moscata, pepare ed aggiustare di sale; mescolare bene.



 Disporre la pasta  in stampi monoporzione di silicone in modo da coprire il fondo e le pareti così da formare un cestino cavo. 

Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 20 minuti.


 Sformare e disporre su una griglia.

 Si possono utilizzare stampi di qualsiasi forma.
Mettere a marinare i gamberi con olio , sale , pepe e il  cognac.
Lavare il porro e tagliarlo sottile, farlo appassire in poco burro o olio, salare, pepare.

Unire ai porri freddi il groviera e un pizzico di paprika. 
Fuori dal fuoco aggiungere i gamberi a pezzetti, mescolare.Tenerne alcuni interi da parte.
Riempire con il composto le scodelline di pasta. 


Mettere in forno per 10 minuti circa, dovranno leggermente gratinare.Se si desidera mettere sopra un gambero intero.
Spolverizzare di paprica e servire.


Naturalmente il ripieno di questi cestini di pasta può variare eccone uno ripieno di funghi.
Con lo stesso composto si possono fare delle piccole basi in padella da usare per un  crostino caldo o da farcire e sovrapporre per formare una piccola tortina salata.
Aiutarsi con un coppa pasta per dare forma al composto dentro una padella antiaderente calda.
Cuocere sui due lati fino a leggera doratura.


TORTINE DI GRISSINI CON BROCCOLI, TOPINAMBUR E SALMONE
Ingredienti per 4 persone: 35 g di nocciole tostate , 35 g di mandorle, 180 g di grissini sottili torinesi, 95 g di burro, 2 o 3 cucchiai di latte, 1 broccolo, 1 patata,  4 topinambur, maizena q.b, olio extravergine o burro , 1 arancia, 100g di quark, sale, pepe, 2 spicchi d'aglio, mentuccia  o  maggiorana q.b., 200g di salmone affumicato.

Tritare nocciole e mandorle.
Tritare i grissini. 
Amalgamare il burro morbido con il trito di frutta secca e quello di grissini aggiungendo il latte. 
Formare 16 dischetti spessi circa 8 mm, compattando il composto all'interno di un anello di circa 7 cm di diametro, su carta forno, mettere in frigorifero per almeno un 'ora.



Lavare il broccolo, dividerlo in cimette, sbucciare ed affettare la patata,   cuocere  le verdure a vapore.
Frullare il broccolo e la patata con il minipimer aggiungendo olio, sale e pepe.

Sbucciare i topinambur e d affettarli. 
Far stufare in padella i topinambur con olio o burro,  spolverizzare con la maizena, salare e pepare.
 Frullare con il minipimer ed aggiungere la mentuccia,
Frullare il salmone con poco succo d'arancia. 
Aggiungere il quark ed amalgamare. 
Mettere le tre creme in tre saccapoches. 
Comporre le tortine aiutandosi con un coppa pasta dello stesso diametro della base di grissini o con dei fogli di acetato, disporre sopra al biscotto uno strato di crema di broccoli, uno di salmone ed uno di crema di topinambur. 






Se si vuole dare un po' più di colore alla crema di topinambur basta aggiungere in cottura qualche pezzetto di carota



Coprire con un biscotto di grissini. 
Tagliare le scorze d'arancia a julienne saltarle in padella con pochissimo olio miele e sale.



 Decorare le tortine. 

 


PERLE DI RICOTTA CON  SALSA  DI SPINACI E MANDORLE
Ingredienti per 4 persone per le perle di ricotta: 300 g di ricotta di pecora o di mucca, sale , pepe, noce moscata, 40 g di parmigiano grattato, 1 tuorlo d'uovo o 1 uovo intero a seconda dell'umidità della ricotta, 20 g di farina bianca, farina di semola q.b.


 Mescolare con una forchetta la ricotta con l'uovo, il parmigiano e la farina bianca, aggiungere la noce moscata, salare e pepare.

Coprire il fondo di un contenitore che si possa chiudere con un coperchio(in mancanza usare la pellicola) con la farina di semola (circa 1 cm di spessore).
Formare con il composto di ricotta palline del peso di circa 15/20 g l'una.
Disporre le sfere sulla  semola leggermente distanziate
 Coprire bene con altra semola. Chiudere il contenitore e riporre in frigorifero per almeno 8/ 10 ore. 
Tirare fuori dalla semola le palline mettendole poche per volta in un setaccio per scuoterle ed eliminare quindi la semola in eccesso.

 Cuocere in acqua salata , quando vengono in superficie  cuocere ancora qualche minuto
 ( per circa 7 minuti).
Scolare e condire
 Salsa di spinaci al burro:200 g di foglie di spinaci, 50 g di burro, mandorle in lamelle q.b, sale q.b.
Lavare le foglie di spinaci, tagliarle a  chiffonade, metterle in padella con una noce di burro, salare. Far ammorbidire il restante burro a temperatura ambiente. Appena gli spinaci sono appassiti metterli nel bicchiere del minipimer e frullare con il burro e, se necessario,con poca acqua di cottura. Tostare le lamelle di mandorle. Servire le perle di ricotta con la salsa di spinaci e le lamelle di mandorle tostate.

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