La famiglia Busiate viveva alla periferia di Trapani in
un'antica villa circondata da un giardino con all'interno una cappella privata.
Un tempo i Busiate erano conosciuti ed ossequiati ma le nuove generazioni ne
conoscevano a mala pena l'esistenza e se non fosse stato per quella villa, anche
se ormai piuttosto decadente, non si sarebbe parlato più della vecchia
famiglia.
Le ultime discendenti erano tre figlie femmine , non si erano sposate ,
non facevano vita sociale , si mostravano pochissimo. Il ramo della famiglia si era essiccato in
modo naturale e le tre donne alte, magre, bionde ed austere avevano allontanato
nel tempo le lingue delle comari.
Il vecchio parroco, amico di famiglia, andava a dire messa nella loro cappella
in cambio di un pranzo o di un tè nel periodo invernale.
L'unica delle tre che aveva tentato un approccio con la società era la minore
delle sorelle, era maestra, e si era dedicata all'insegnamento finché le era
stato fatto capire che era meglio abbandonasse la scuola.
In classe aveva un leggio e la foto del re d'Italia poiché la sua famiglia da
sempre era stata fedele alla monarchia.
In aula vestiva un grembiule nero come
quello dei suoi alunni e teneva i capelli biondi raccolti in un oscinnion.
Alta con un corpo ben proporzionato e
longilineo, se non avesse indossato quell'aria rigorosa si sarebbe potuta
definire una donna gradevole, anche nei lineamenti, ma i suoi modi gelidi
contribuivano a renderla fisicamente rigida e a dare inespressività al suo
volto .
Gli alunni la temevano ed in classe c'era sempre un silenzio pesante.
Insegnava in modo tradizionale; i genitori la accettavano sopportando anche la cartolina di auguri che inviava con gli alunni al re in esilio per Natale e per il compleanno; tutto ciò prima che iniziasse intorno a lei una sorta di rivoluzione didattica ed educativa che l'avrebbe costretta ad abbandonare l'insegnamento. Quando avvenne anche Anna, la maestra, si rintanò nella villa e fu vista sempre meno in paese. Entrò in completa simbiosi con le sorelle.
Insegnava in modo tradizionale; i genitori la accettavano sopportando anche la cartolina di auguri che inviava con gli alunni al re in esilio per Natale e per il compleanno; tutto ciò prima che iniziasse intorno a lei una sorta di rivoluzione didattica ed educativa che l'avrebbe costretta ad abbandonare l'insegnamento. Quando avvenne anche Anna, la maestra, si rintanò nella villa e fu vista sempre meno in paese. Entrò in completa simbiosi con le sorelle.
Nel mese di maggio, in onore della Madonna le tre sorelle invitavano un coro a
cantare messa nella loro cappella. In tale occasione venivano invitati pochi intimi,
forse lontani parenti, e le tre donne preparavano il pranzo per gli invitati e
i membri del coro.
Si dedicavano come un rito alla preparazione del semplice ma abbondante pranzo
ed il giorno precedente preparavano la pasta a mano , attorcigliandola intorno a
steli di giunco, le Busiate erano brave a fare questa pasta tradizionale del
loro territorio.
Busiate di Tumminia con olio emulsionato al pomodoro petali di pomodoro laccati e parmigiano alla curcuma e pepe
Ingredienti per 4 persone:400 g di busiate, 500g di pomodori pachino o ciliegino, olio extravergine sale, pepe, parmigiano q b, curcuma in polvere q.b, zucchero di canna q.b.
Petali di pomodoro
Lavare i pomodorini, tagliarli a metà e farli leggermente asciugare al naturale in forno ventilato(120°) o in essiccatore.Quando si potrà togliere facilmente la pelle procedere a spellare tutti i polmodorini.
Condire i pomodorini spellati con poco olio e cercare di eliminare buona parte dei semi.
Mettere di nuovo i pomodori in forno ventilato(100°) o in essiccatore per far sciugare ulteriormente mantenedo la polpa morbida e flessibile.
Eliminare ulteriormente i semi.
Mettere i pomodori ben distesi e spennellare con olio extravergine emulsionato con un pizzico di zucchero di canna facendo asciugare all'aria .
Assaggiandone uno si sentirà una consistenza leggermente candita ed un gusto intenso.
Questi petali si potranno utilizzare non solo per insaporire sughi per la pasta ma anche per crostini, piatti di carne o pesce e varie decorazioni. Si possono consevare per alcuni giorni in frigorifero o congelare.
Questi petali si potranno utilizzare non solo per insaporire sughi per la pasta ma anche per crostini, piatti di carne o pesce e varie decorazioni. Si possono consevare per alcuni giorni in frigorifero o congelare.
Conservare le bucce.
Emulsione di olio al pomodoro
Essiccare le bucce dei pomodori sempre utilizzando forno ventilato o essiccatore.
Essiccare le bucce dei pomodori sempre utilizzando forno ventilato o essiccatore.
Frullare le bucce con olio in modo da avere un' emulsione.
Questo olio è ottimo anche per insaporire primi, verdure , pesce o carne.
Cuocere le busiate al dente in acqua salata.
Condire con l'olio emulsionato al pomodoro.
Con i petali di pomodoro si potranno creare nel piatto dei fiore che avranno come polline il parmigianoa alla curcuma.
Grattare il parmigiano non troppo finemente , mescolare con la polvere di curcuma.
Aggiungere il pepe
Servire le busiate con petali di pomodoro.
Cospargere con il parmigiano alla curcuma.
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