sabato 27 settembre 2025

Gusto in velocità

Quando misi il naso fuori dalla Toscana fu il Veneto che mi accolse nella casa dei miei suoceri.
Era la mia prima esperienza in un ambiente completamente diverso dentro e fuori le mura di quell’abitazione, in una famiglia che mi ospitava con le perplessità dovute ad una forestiera che poteva portar via il loro secondo figlio non ancora accasato, come poi fu.
Molte cose mi piacquero altre meno.
Il clima umido, nebbioso in inverno, afoso in estate non potevo certo apprezzarlo. Ma la vita di quella  città del nord mi parve più godereccia e moderna rispetto a quella provinciale di Prato che viveva essenzialmente di lavoro.
Mi stupirono i bar con i loro tavolini all’esterno dove uomini e donne bevevano e giocavano a carte.
Le vetrine dei negozi più ricche ed eleganti ed il palazzo a tre piani di Coin dove si trovava di tutto.
Il dialetto mi confondeva nella mia superba italianità linguistica toscana.
I miei ventuno anni e le mie scarse esperienze di vita e viaggi mi misero davanti alla consapevolezza del mondo ristretto in cui ero vissuta e alla difficoltà di accogliere il nuovo e diverso con obiettività, anche se l’amore mi aiutava non bastava per farmi abbandonare il forte legame con la mia terra e la mia famiglia.
In mio aiuto arrivò il desiderio di quel giovanotto per fortuna più maturo di me desideroso di uscire dai fumi di Porto Marghera, per vivere in una regione che gli piaceva molto per il clima e la natura seguendo la ragazza di cui si era innamorato, pur mantenendo l’amore per la sua terra, il suo dialetto e la sua famiglia.
Devo riconoscere che in casa dei miei suoceri ho conosciuto gusti e abitudini diverse imparando a confrontarmi e vedere il buono anche altrove abbandonando l’eccessivo campanilismo.
La pentola a pressione fu una delle “modernità” che conobbi e che cominciai a sperimentare a casa con mia mamma la quale ne diventò un’appassionata sostenitrice consigliandola alle sue amiche.
Mia suocera l’aveva sempre in vista sui fornelli , la svuotava, la rigovernava e la riponeva sul fuoco per altre cotture. Come in una catena di montaggio ci cucinava di tutto, primi, secondi, contorni.
Fu una delle cose che misi nella mia lista di nozze partendo già da due dimensioni. Dopo cinquanta anni di matrimonio ancora funzionano e negli anni ne ho aggiunte altre tre.
Ho imparato a utilizzarla soprattutto quando lavoravo e il tempo era poco da dedicare alla cucina, in seguito ne ho capito il valore non solo per velocizzare e ridurre il calore in casa nel periodo estivo, con l’esperienza ho capito chesi possono ottenere piatti gustosi ed alcuni la rendono addirittura indispensabile.

RISOTTO VEGETARIANO IN PENTOLA A PRESSIONE

Ingredienti per 4 persone; 400 g d riso Carnaroli o Vialone nano, 1 litro e ½ di acqua( ogni 100 di riso g 375 g di acqua)o brodo o brodo vegetale( se si userà liquido caldo si raggiungerà prima l’emissione del sibilo), 300/400g di verdura di stagione o mix di verdure, q,b di burro olio o ghee e parmigiano per mantecare, sale , pepe ,a piacere polvere di cipolla o di aglio.

Per il brodo agli asparagi: con le parti più coriacee si potrà preparare il brodo leggermente salato, poi frullando il tutto con minipimer e filtrando o no.

Selezionare le parti più coriacee


Lessarle in acqua leggermente salata
Frullare con un frullino ad immersione     
 Il brodo ottenuto si potrà utilizzare per la cottura del risotto filtrato o no secondo i gusti      
Tagliare la parte tenera degli asparagi a pezzetti. 
Se si ha tempo e voglia saltare alcune punte in padella per decorare il piatto.

Mettere in pentola a pressione a secco il riso, salare e far andare con fiamma fino a che con le mani si sentirà il riso ben caldo.
 Aggiungere gli asparagi e il brodo a piacere un filo d’olio soprattutto se non si vuole usare burro in mantecatura.
Assaggiare per dosare il sale, pepare. Chiudere la pentola a pressione e calcolare 8 minuti dal sibilo.
 Raffreddare in acqua velocemente per eliminare il vapore, aprire la pentola( nel caso il risotto fosse troppo umido alzare la fiamma e far asciugare mescolando), mantecare con burro e parmigiano saltando bene il risotto cosa fondamentale per renderlo all'onda, prima di servire attendere qualche minuto.

Calamari su crema di patate all’olio

Ingredienti per 4 persone: 8 o 4 calamari( la quantità dipenderà se vogliamo servire come secondo o antipasto), 1 confezione di pomodorini( circa 250 g), prezzemolo, aglio fresco o polvere o crema d’aglio(facoltativo), olio extravergine , sale , pepe, 4 o 5 patate, vino bianco(facoltativo), limone con scorza edibile.

Scegliere dei pomodorini sodi e maturi.

 Scottare qualche minuto i pomodorini, farli raffreddare.
 Sbucciarli. L'operazione sarà rapidissima.

Adagiarli su carta forno e farli asciugare in forno ventilato per far perdere parte dell’acqua, a questo punto si possono congelare e utilizzare per sughi o condimenti in questa ricetta caso si aggiungeranno ai calamari.

Sbucciare le patate , tagliarle a fette o cubetti mettere acqua in pentola a pressione senza farle oltrepassare il cestello, adagiare le patate sul cestello tagliate, salare, chiudere e al sibilo abbassare la fiamma e calcolare 5 /10minuti di cottura il tempo dipenderà dalla grandezza del  taglio.
Raffreddare la pentola, estrarre le patate e conservare liquido di cottura .
Passare le patate calde al passaverdura.

Mantecare le patate con una frusta aggiungendo olio extravergine
e poco liquido caldo di cottura

 per ottenere una purea liscia e setosa, aggiungere polvere di aglio o aglio fresco, se graditi, aggiustare di sale e pepe.
Se si vuole preparare la purea in anticipo conservare l'acqua di cottura. Si scalderanno(anche in microonde)  purè e acqua mantecando nuovamente con la frusta

Pulire i calamari e tagliarli ad anelli di circa 2 o 3 cm


Metterli in pentola a pressione, con i tentacoli e uno spicchio di aglio intero anche in camicia,
 aggiungere qualche cucchiaio di olio e ½ bicchiere di acqua di cui se gradito 1 /3 di vino bianco,
 chiudere e cuocere dal sibilo circa 20’/25'.

Lasciare chiusa la pentola in modo che il vapore si esaurisca o raffreddare in acqua, aprire aggiungere i pomodorini , aggiustare di sale e far ritirare l’eventuale acqua in eccesso mentre i pomodorini cuoceranno un poco.

 

Spegnere ed aggiungere 1 cucchiaio o meno di succo di limone.
Tritare il prezzemolo.

Comporre il piatto : mettere la crema di patate con poco prezzemolo, disporre sopra i calamari con i pomodorini , aggiungere scorza di limone grattata, un filo di olio a crudo e una macinata di pepe fresco.

BUDINO AL CAFFÈ


Ingredienti:400 ml di buon caffè(6 o 7 tazzine), 1 cucchiaio raso di cacao amaro( 15 g), 4 uova, 4 cucchiai di zucchero(80 g), aroma vaniglia, 3 o 4 cucchiai di zucchero per il caramello( circa 100 g).


Mettere circa 100 g di zucchero in una padella o nello stampo che andrà in pentola a pressione per la cottura.

Far fondere lo zucchero poco per volta a fuoco basso senza mescolare, agitando e roteando ogni tanto il contenitore per facilitare lo scioglimento dello zucchero. 

Quando è quasi sciolto del tutto, si potrà mescolare per aiutare eventuali pezzetti duri a sciogliersi.

Tenere sul fuoco fino ad ottenere il caramello liquido di un bel colore ambrato, fare attenzione a non farlo bruciare. Lasciarlo nello stampo o in piccoli stampini mono-porzione finché il fondo sia coperto da un velo.

Sbattere le uova con lo zucchero, 


Aggiungere il cacao, la vaniglia ( se gradita)


e il caffè freddo o tiepido.

Mescolare bene e passare da un colino fitto(facoltativo).Versare nello stampo scelto con lo strato di caramello , o in stampi monoporzione.

Coprire con coperchio o carta alluminio e introdurre in pentola a pressione con acqua su griglia, cestello o triangolo distanziatore a fuoco vivace.Al fischio ridurre la fiamma al minimo e calcolare 18 minuti di cottura.Far raffreddare prima di sformare



Nell’indice del blog sezione” dolci al cucchiaio” trovate le seguenti ricette da cuocere in pentola a pressione con gli stessi tempi.

Budino condensato http://cucinarestorie.blogspot.it/2015/10/pressione.html

Budino di latte http://cucinarestorie.blogspot.com/2011/10/pane-e-latte.html