Quando misi il naso fuori dalla Toscana fu il Veneto che mi accolse
nella casa dei miei suoceri.
Era la mia prima esperienza in un
ambiente completamente diverso dentro e fuori le mura di
quell’abitazione, in una famiglia che mi ospitava con le
perplessità dovute ad una forestiera che poteva portar via il loro
secondo figlio non ancora accasato, come poi fu.
Molte cose mi
piacquero altre meno.
Il clima umido, nebbioso in inverno, afoso in
estate non potevo certo apprezzarlo. Ma la vita di quella città del nord mi
parve più godereccia e moderna rispetto a quella provinciale di
Prato che viveva essenzialmente di lavoro.
Mi stupirono i bar
con i loro tavolini all’esterno dove uomini e donne bevevano e
giocavano a carte.
Le vetrine dei negozi più ricche ed eleganti
ed il palazzo a tre piani di Coin dove si trovava di tutto.
Il
dialetto mi confondeva nella mia superba italianità linguistica
toscana.
I miei ventuno anni e le mie scarse esperienze di
vita e viaggi mi misero davanti alla consapevolezza del mondo
ristretto in cui ero vissuta e alla difficoltà di accogliere il
nuovo e diverso con obiettività, anche se l’amore mi aiutava non
bastava per farmi abbandonare il forte legame con la mia terra e la
mia famiglia.
In mio aiuto arrivò il desiderio di quel
giovanotto per fortuna più maturo di me desideroso di uscire dai
fumi di Porto Marghera, per vivere in una regione che gli piaceva
molto per il clima e la natura seguendo la ragazza di cui si era
innamorato, pur mantenendo l’amore per la sua terra, il suo
dialetto e la sua famiglia.
Devo riconoscere che in casa dei
miei suoceri ho conosciuto gusti e abitudini diverse imparando a
confrontarmi e vedere il buono anche altrove abbandonando l’eccessivo
campanilismo.
La pentola a pressione fu una delle “modernità”
che conobbi e che cominciai a sperimentare a casa con mia mamma la
quale ne diventò un’appassionata sostenitrice consigliandola alle
sue amiche.
Mia suocera l’aveva sempre in vista sui fornelli ,
la svuotava, la rigovernava e la riponeva sul fuoco per altre
cotture. Come in una catena di montaggio ci cucinava di tutto,
primi, secondi, contorni.
Fu una delle cose
che misi nella mia lista di nozze partendo già da due dimensioni.
Dopo cinquanta anni di matrimonio ancora funzionano e negli anni ne ho aggiunte
altre tre.
Ho imparato a utilizzarla soprattutto quando lavoravo
e il tempo era poco da dedicare alla cucina, in seguito ne ho capito
il valore non solo per velocizzare e ridurre il calore in casa nel
periodo estivo, con l’esperienza ho capito chesi possono ottenere piatti
gustosi ed alcuni la rendono addirittura indispensabile.
RISOTTO VEGETARIANO IN PENTOLA A PRESSIONE
Ingredienti per 4 persone; 400 g d riso Carnaroli o Vialone nano, 1 litro e ½ di acqua( ogni 100 di riso g 375 g di acqua)o brodo o brodo vegetale( se si userà liquido caldo si raggiungerà prima l’emissione del sibilo), 300/400g di verdura di stagione o mix di verdure, q,b di burro olio o ghee e parmigiano per mantecare, sale , pepe ,a piacere polvere di cipolla o di aglio.
Per il brodo agli asparagi: con le parti più coriacee si potrà preparare il brodo leggermente salato, poi frullando il tutto con minipimer e filtrando o no.
Selezionare le parti più coriacee


Mettere in pentola a pressione a secco il riso, salare e far andare con fiamma fino a che con le mani si sentirà il riso ben caldo.
Calamari su crema di patate all’olio
Ingredienti per 4 persone: 8 o 4 calamari( la quantità dipenderà se vogliamo servire come secondo o antipasto), 1 confezione di pomodorini( circa 250 g), prezzemolo, aglio fresco o polvere o crema d’aglio(facoltativo), olio extravergine , sale , pepe, 4 o 5 patate, vino bianco(facoltativo), limone con scorza edibile.
Scottare qualche minuto i pomodorini, farli raffreddare.
Sbucciarli. L'operazione sarà rapidissima.
Se si vuole preparare la purea in anticipo conservare l'acqua di cottura. Si scalderanno(anche in microonde) purè e acqua mantecando nuovamente con la frusta
Pulire i calamari e tagliarli ad anelli di circa 2 o 3 cm
chiudere e cuocere dal sibilo circa 20’/25'.
Comporre il piatto : mettere la crema di patate con poco prezzemolo, disporre sopra i calamari con i pomodorini , aggiungere scorza di limone grattata, un filo di olio a crudo e una macinata di pepe fresco.
BUDINO AL CAFFÈ
Ingredienti:400
ml di buon caffè(6 o 7 tazzine), 1 cucchiaio raso di cacao amaro( 15
g), 4 uova, 4 cucchiai di zucchero(80 g), aroma vaniglia, 3 o 4
cucchiai di zucchero per il caramello( circa 100 g).
Mettere circa 100 g di zucchero in una padella o nello stampo che andrà in pentola a pressione per la cottura.
Far
fondere lo zucchero poco per volta
a fuoco basso senza mescolare, agitando e roteando ogni tanto il
contenitore per facilitare lo scioglimento dello zucchero.
Tenere sul fuoco fino ad ottenere il caramello liquido di un bel colore ambrato, fare attenzione a non farlo bruciare. Lasciarlo nello stampo o in piccoli stampini mono-porzione finché il fondo sia coperto da un velo.
Sbattere le uova con lo zucchero,
e il caffè freddo o tiepido.
Mescolare
bene e passare da un colino fitto(facoltativo).Versare nello
stampo scelto con lo strato di caramello , o in stampi monoporzione.
Budino condensato http://cucinarestorie.blogspot.it/2015/10/pressione.html
Budino di latte http://cucinarestorie.blogspot.com/2011/10/pane-e-latte.html
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