Mi alzo con calma gustando questi giorni di ferie, poi mi dico che siamo già a metà luglio e che
il tempo sembra correre su mezzi supersonici, infine rifletto che poco importa perché la
mia vacanza quest'anno si protrarrà e ne potrò godere davvero anche quando vedrò passare gli zaini in spalla.
Un caldo cappuccino mi fa prendere consapevolezza della mia pigrizia mattutina che assaporo senza fretta, facendola scivolare perfino nei miei pensieri e nonostante tutti cerchino di trovarmi una qualche occupazione, io godo al pensiero del dolce far niente, finalmente nullafacente! Improvvisamente sento un buco allo stomaco e automaticamente mi chiedo se la depressione post- pensione possa cominciare con tale sintomo, poi realizzo che la causa sono solo le ore del digiuno notturno e tale certezza mi distoglie da qualsiasi timore; sorrido... forse mi sto suggestionando ...non fanno che ripetermi come farò senza la scuola che ho tanto amato e tanto mi ha impegnato e che temono per me un vuoto pericoloso... ma gli ignari non sanno quanto fosse il troppo pieno della mia vita; poi ci sono gli iettatori quelli che ti raccontano tutti i casi di morte e malattia di molti neo pensionati elencando nome, cognome e tragedie; in quei momenti vorrei essere un uomo... solo per una tastatina...
Comunque, pensieri a parte, cerco di placare la fame, apro un vasetto di confettura di albicocche fatta ieri, profumatissima; sono perfino riuscita ad etichettare i vasetti che ammiro con soddisfazione.
Adesso la fetta biscottata fragrante è d'obbligo, quindi prendo il mio nuovo porta dolci dall'aspetto romantico e rendo corposa la mia colazione.Un caldo cappuccino mi fa prendere consapevolezza della mia pigrizia mattutina che assaporo senza fretta, facendola scivolare perfino nei miei pensieri e nonostante tutti cerchino di trovarmi una qualche occupazione, io godo al pensiero del dolce far niente, finalmente nullafacente! Improvvisamente sento un buco allo stomaco e automaticamente mi chiedo se la depressione post- pensione possa cominciare con tale sintomo, poi realizzo che la causa sono solo le ore del digiuno notturno e tale certezza mi distoglie da qualsiasi timore; sorrido... forse mi sto suggestionando ...non fanno che ripetermi come farò senza la scuola che ho tanto amato e tanto mi ha impegnato e che temono per me un vuoto pericoloso... ma gli ignari non sanno quanto fosse il troppo pieno della mia vita; poi ci sono gli iettatori quelli che ti raccontano tutti i casi di morte e malattia di molti neo pensionati elencando nome, cognome e tragedie; in quei momenti vorrei essere un uomo... solo per una tastatina...
Comunque, pensieri a parte, cerco di placare la fame, apro un vasetto di confettura di albicocche fatta ieri, profumatissima; sono perfino riuscita ad etichettare i vasetti che ammiro con soddisfazione.
Sotto le fette biscottate intravedo le parole che da circa un mese mi trovo davanti al mattino e, seppure le pensi al momento sincere, mi chiedo se davvero i piccoli giovani cuori riusciranno a serbare il ricordo di me.
Io sicuramente posso leggere nei miei ricordi tanti e tanti altri nomi e so di avere davvero nel mio cuore da tempo e per sempre tanti e tanti piccoli volti.
FETTE
BISCOTTATE ALL'ORZO
Ho
provato questa nuova ricetta di fette biscottate, forse sono un po' più magre ma più laboriose rispetto all'altra che si trova nell'indice delle ricette Fette biscottate , ma se vi va di provarle...l'orzo, secondo me, ha solo
funzione decorativa quindi potete fare solo l'impasto bianco.
Ingredienti:
470 g di farina 0 o 00, 115 g d'acqua, 115 g di latte, 150 g di pasta madre rinfrescata meglio se rinfrescata 2 volte (1° rinfresco:50 g di madre+15 g acqua+ 15 g farina-2°rinfresco: il 1° rinfresco +35 g acqua e+35 g farina)o 1/2 cubetto
di lievito di birra, 80/100g di zucchero, 5 g di sale, 30 g di olio di riso o di
strutto, 2 cucchiai rasi di orzo
solubile,1 cucchiaio di malto d'orzo, 1 cucchiaino raso di malto diastasico (facoltativo).
Mettere la pasta madre in una ciotola, aggiungere
acqua e latte (tenerne da parte 2 cucchiai per emulsionare l'olio) a temperatura
ambiente, mescolare finché il lievito sia sciolto.
Aggiungere farina e zucchero, lavorare a mano o nell'impastatrice, aggiungere
il sale e l'olio emulsionato
Far lievitare per 3 ore, separatamente i due impasti coprendo i contenitori con la pellicola.
Cuocere in forno statico a 160° per 40/50 minuti. Far raffreddare i pani su una griglia almeno
12 ore.
Lavorare ancora finché risulti liscio ed
omogeneo.
Mettere l'impasto sul piano di lavoro, prenderne 1/3 a cui si aggiungerà l'orzo
e lavorare a mano o nell'impastatrice.Far lievitare per 3 ore, separatamente i due impasti coprendo i contenitori con la pellicola.
Dopo la lievitazione sgonfiare gli impasti in modo da ottenere
due rettangoli ai quali faremo le pieghe di rinforzo cioè piegare uno sull'altro
i due lati del rettangolo
Girare di 90° e ripetere l'operazione di piegatura lasciar lievitare gli impasti un'ora nei loro contenitori sempre coperti con pellicola.
Infine stendere l'impasto bianco in un rettangolo di circa 30x50 la pasta risulterà molto elastica e l'operazione si potrà fare facilmente con le mani.
Così pure per quello d'orzo che andrà sovrapposto a quello bianco. |
Quindi arrotolare
partendo dal lato più lungo.
Rullare con il palmo delle mani il rotolo ottenuto.
Con un tarocco tagliare il rotolo a metà in
lunghezza.
Adagiare in due stampi da plumcake imburrati e infarinati;coprire
con pellicola trasparente o con un canovaccio umido ancora meglio se l'impasto dovesse lievitare molto non si appiccicherà alla stoffa; lasciar lievitare
per circa 2 o 3 ore se si sarà usato il lievito di birra.
Naturalmente il tempo di lievitazione dipende dalla temperatura esterna se si usa lievito madre la lievitazione sarà molto più lenta, occorreranno circa 12 ore, comunque l'impasto deve arrivare a circa 3 cm dal bordo dello stampo (fig.3).
Cuocere a 180° per 25/30 minuti circa, se in cottura la pasta si colorisce troppo coprire con un foglio di carta di alluminio.
Affettarli a fette di circa 1 centimetro.
Adagiare le fette su carta da forno disposta su teglie e far tostare in forno ventilato a 140° finché non risulteranno croccanti e a 150° gli ultimi 5/10 minuti per la doratura.
Ideali per la colazione o per uno spuntino le fette si conservano a lungo in sacchetti per biscotti o in contenitori di vetro o di latta.
Un regalo delizioso e "pensato" alla cara e paziente maestra. Sono felice che tu te lo stia già godendo e non ascoltare i richiami dei doveri e degli oneri familiari...ora RIPOSA! Luciana
RispondiEliminaSpero!!!!!
EliminaIvana
Una ricetta che racconta una storia o..viceversa! brava, non solo per la ricetta che proverò sicuramente, ma belle sopratutto le riflessioni :-)
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaIvana