giovedì 2 novembre 2017

Ognissanti

Come era consuetudine si era vestita bene per quella festa che sempre la intristiva un po'. La mamma ci teneva che mettesse cura nel prepararsi, indossava l'abito nuovo di lana blu leggera con il colletto alla marinara e la gonna  leggermente increspata, come la moda voleva. Si era raccolta i capelli dietro la nuca in una crocchia, ma i ricci più corti scappavano ribelli,  così aveva bagnato il pettine e l'umidità li aveva momentaneamente domati per il tempo necessario a specchiarsi .
La madre con l'abito austero l'attendeva con in mano il solito mazzo che poteva variare nel genere  ma non nel colore ,erano sempre bianchi. Si dirigevano lentamente verso il piccolo cimitero vicino alla chiesa. Si sentiva sempre a disagio, quella visita non le era mai piaciuta e soprattutto quella piccola tomba che celava il ricordo del fratellino mai conosciuto ma che aveva il privilegio delle lacrime di cui si bagnavano gli occhi di sua madre. Ne era sempre stata gelosa anche se la sua presenza era definita solo da un'unica foto che la mamma teneva in camera sul comodino.
Quel bimbo era  fra loro ;talvolta  si era scoperta alla ricerca di qualche lacrima versata  per lei.
La mamma le concedeva sorrisi , mai lacrime, forse l'amava di meno , un sorriso pesava più di una lacrima o  forse no?
Era assurda la sua gelosia, lui non aveva avuto niente a parte i fiori bianchi; lei gli abbracci, i baci, le premure, la vita.
La madre le porse un fiore, lei lo tenne leggero fra le mani, lo odorò e un flebile profumo le invase le narici mentre un rossore il volto per aver avuto così sciocchi e dubbiosi 
pensieri .La donna la guardava con occhi sì umidi ma anche pieni d'amore. Le loro mani si cercarono sulla via del ritorno in una stretta che il piccolo assente forse non aveva mai conosciuto. Era fortunata.
Scacciò i pensieri tristi e pensò che giunte a casa la madre avrebbe tirato fuori dalla credenza il profumato pane in cui erano annegate noci, uva passa e fichi secchi. Avrebbero trovato il babbo intento vicino al camino a preparare le caldarroste con la padella forata legata saldamente al lungo manico di legno. In fondo era una festa.


PAN DE' SANTI O PANE DEI MORTI
Ricetta di Laura
Il pan de'santi è un pane dolce tradizionale  che si prepara per Ognissanti e nei mesi autunnali a Siena e provincia. Questa ricetta me l'ha passata la mia amica Laura, che  è cetonese, dopo avermi fatto assaggiare" il suo pane dei morti "come si chiama  a Cetona.  

Ingredienti:500 g di farina 00, 20 g di lievito di birra(è possibile utilizzare 150 g di lievito madre rinfrescato almeno 2 volte), 1/2 bicchiere di acqua tiepida, 100/125 g di uvetta, vino rosso o vinsanto q.b, 75/80 g di noci, 1/2 cucchiaio di miele, 100 g di fichi secchi, 2 e 1/2 cucchiai di olio extravergine, 50 g di burro, 125/150 g di zucchero, 1 uovo intero, un pizzico di sale.


Mettere l'uva passa ad ammollare per circa un'ora in vino rosso o vinsanto.
 Sciogliere nell'acqua tiepida il lievito, impastare aggiungendo la farina setacciata, lo zucchero, un uovo, l'olio, un pizzico di sale. Unire il miele ed il burro morbido. Lavorare finché l'impasto sarà liscio ed omogeneo. L'impasto può essere fatto in planetaria o a mano in quanto non occorre  lunga lavorazione.
Infine completare con l'uvetta , le noci ed i fichi spezzettati.

Imburrare ed infarinare uno stampo con i bordi abbastanza alti ed il diametro di circa 20/22 cm.
Formare con il composto una palla e metterla nello stampo a lievitare coperta con un canovaccio umido, si usava un panno di lana.
 Dovrà lievitare 
fino  a raddoppiare il suo volume.
Quindi spennellare con tuorlo d'uovo(questa operazione non è indispensabile).
Effettuare sulla superficie un taglio a croce con una lama ben affilata.

 Infornare in forno statico a 165°/170°. Se colorisce troppo coprire con carta stagnola. Sfornare dopo circa 55 /60 minuti. Qualche minuto prima dello scadere del tempo previsto per la cottura fare la prova stecchino o sonda al cuore a 93°.

Far raffreddare su una gratella.











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