Bianca
era una donna fiduciosa nei confronti delle persone e del mondo. Dal sorriso luminoso traspariva la speranza che
nutriva per il futuro.
Gli amici la canzonavano per l'eccessiva dose di fatalismo con cui leggeva la vita. Creatività ed immaginazione scaturivano dai suoi pensieri e dalle sue scelte così nessuno si era meravigliato quando dopo aver frequentato il liceo artistico si era incamminata verso il mondo gastronomico, del resto lei era da sempre spinta verso il cambiamento.
Si lasciava avvolgere dalla luce che qualsiasi idea di vita le offrisse e ne riceveva stimoli per nuove inclinazioni e aspettative.
La propensione alla fiducia l'aveva spinta a cadere nella facile illusione del mondo della cucina peccando forse di ingenuità.
Quando aveva incontrato Nerio era stato veramente come incontrare il suo opposto e si era sentita al sicuro: lui pragmatico e razionale non amava lasciare al caso o al fato le redini della propria vita. All'inizio aveva pensato che le loro diversità potessero arricchirli, ma purtroppo Nerio, spesso troppo fermo nelle sue posizioni, non amava lasciare spazio alla sua immaginazione e sovente confondeva la sua sensibilità d'animo per debolezza.
La loro collaborazione lavorativa nel piccolo ristorante che avevano deciso di aprire li portò a soventi scambi di opinioni non del tutto pacifici.
Nerio non amava le novità e forse era stato un errore di valutazione da parte di Bianca pensare che potesse reggere a così bruschi cambiamenti nella sua vita:lei e la loro attività, comparsi entrambe nel giro di poco tempo.
I due compagni di vita e di lavoro nonostante tutto avevano in comune l'amore per la cucina e la donna pensava bastasse.
Bianca non si arrendeva facilmente ma neppure accettava di vivere con fastidiose sensazioni di pesantezza, da Nerio si sentiva tirare con oppressione verso il basso da aspettative pesanti, avendo immaginato invece di vivere con leggerezza attraverso la loro comune passione.
Si sentiva sempre più lontana dal compagno, il quale cominciò a percepire la sua freddezza e se per lui era sempre stata un libro aperto iniziò a non comprendere la sua improvvisa rigidità, però il perfezionismo gli impediva di essere critico in modo obiettivo nei confronti delle loro problematiche così iniziò il distacco.
Bianca prese in mano da sola l'attività dando subito una connotazione positiva all'ulteriore cambiamento, l'improvviso senso di libertà sciolse le tensioni vissute infondendole il desiderio di semplicità e con la lievità finalmente ritrovata si mosse verso un processo di crescita interiore e lavorativa.
Riprese a sognare, ritrovò sé stessa, fu per questo che iniziò a mettere in ogni sua ricetta qualcosa di bianco:bianco per schiarire, bianco per rinfrescare, bianco per spumeggiare, bianco per incoraggiare e ripulire la sua vita.
Gli amici la canzonavano per l'eccessiva dose di fatalismo con cui leggeva la vita. Creatività ed immaginazione scaturivano dai suoi pensieri e dalle sue scelte così nessuno si era meravigliato quando dopo aver frequentato il liceo artistico si era incamminata verso il mondo gastronomico, del resto lei era da sempre spinta verso il cambiamento.
Si lasciava avvolgere dalla luce che qualsiasi idea di vita le offrisse e ne riceveva stimoli per nuove inclinazioni e aspettative.
La propensione alla fiducia l'aveva spinta a cadere nella facile illusione del mondo della cucina peccando forse di ingenuità.
Quando aveva incontrato Nerio era stato veramente come incontrare il suo opposto e si era sentita al sicuro: lui pragmatico e razionale non amava lasciare al caso o al fato le redini della propria vita. All'inizio aveva pensato che le loro diversità potessero arricchirli, ma purtroppo Nerio, spesso troppo fermo nelle sue posizioni, non amava lasciare spazio alla sua immaginazione e sovente confondeva la sua sensibilità d'animo per debolezza.
La loro collaborazione lavorativa nel piccolo ristorante che avevano deciso di aprire li portò a soventi scambi di opinioni non del tutto pacifici.
Nerio non amava le novità e forse era stato un errore di valutazione da parte di Bianca pensare che potesse reggere a così bruschi cambiamenti nella sua vita:lei e la loro attività, comparsi entrambe nel giro di poco tempo.
I due compagni di vita e di lavoro nonostante tutto avevano in comune l'amore per la cucina e la donna pensava bastasse.
Bianca non si arrendeva facilmente ma neppure accettava di vivere con fastidiose sensazioni di pesantezza, da Nerio si sentiva tirare con oppressione verso il basso da aspettative pesanti, avendo immaginato invece di vivere con leggerezza attraverso la loro comune passione.
Si sentiva sempre più lontana dal compagno, il quale cominciò a percepire la sua freddezza e se per lui era sempre stata un libro aperto iniziò a non comprendere la sua improvvisa rigidità, però il perfezionismo gli impediva di essere critico in modo obiettivo nei confronti delle loro problematiche così iniziò il distacco.
Bianca prese in mano da sola l'attività dando subito una connotazione positiva all'ulteriore cambiamento, l'improvviso senso di libertà sciolse le tensioni vissute infondendole il desiderio di semplicità e con la lievità finalmente ritrovata si mosse verso un processo di crescita interiore e lavorativa.
Riprese a sognare, ritrovò sé stessa, fu per questo che iniziò a mettere in ogni sua ricetta qualcosa di bianco:bianco per schiarire, bianco per rinfrescare, bianco per spumeggiare, bianco per incoraggiare e ripulire la sua vita.
Rigatoni cacio e pepe a modo mio
Fiocchi di neve
Torta alla ricotta per single
errata corrige:100 g di farina 00
Eliminando il gusto del limone si può optare per l'aggiunta di gocce di cioccolato ma anche uvetta o frutta secca a piacere.
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